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UpGrade Mobile Summit2017: lo scenario digitale del nuovo comsumatore

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Milano, 9 novembre 2017 – UpGrade Mobile Summit 2017 Domenico Susca, Sensemakers – comScore Italia –  ha presentato i dati comScore del mese di settembre 2017   I dati comScore presentati in occasione dell’evento, mostrano una consistente crescita negli anni delle componenti Multi-Platform (+13%) e Mobile Only (+24%)  nella Total Digital Population Italiana. Il tempo speso online, è prevalentemente speso su mobile Oggi il 64% del tempo speso online in Italia viene speso su dispositivi mobili. Il dato italiano si allinea a quanto registrato a livello internazionale: dall’analisi effettuata globalmente su 13 mercati il mobile rappresenta più della metà dei minuti complessivi spesi online, come per esempio Stati Uniti (67%), Regno Unito (70%), Spagna (71%), con quote che superano il 75% in Messico, India e Indonesia. In maniera analoga, è trasversale ai diversi mercati internazionali anche il monopolio delle app: in Italia l’88% del tempo speso su internet attraverso i device mobili viene infatti trascorso all’interno di applicazioni (si attesta sull’87% ngeli Stati Uniti, 82% nel Regno Unito, 89% in Spagna), con un forte grado di concentrazione sulle app di maggior successo e penetrazione.   Fonte: comScore MMX Multiplatform e Mobile Metrix, Settembre 2017, Italia Le modalità di accesso alle singole categorie di contenuto Da un lato categorie come News, Sport e Lifestyles vedono una forte presenza di utenti che accedono esclusivamente da mobile, con percentuali superiori o vicine al 50%. Dall’altro lato, nelle categorie come Retail e Business, in cui è forte l’elemento transattivo, la componente Desktop-Only ricopre ancora un ruolo importante (oltre il 30% per entrambe). In mezzo, categorie di contenuti come Entertainment, Social Media e le stesse News, presentano reach elevate e, di conseguenza, un’alta concentrazione di utenti multi-piattaforma. In Italia, il confronto rispetto al dato di settembre 2016 evidenzia che l’aumento dell’audience mobile-only riguarda trasversalmente tutte le principali categorie di contenuto. Le maggiori crescite in punti percentuali si registrano per News (passata dal 28% al 44%), Sport (passata dal 41% al 53%), e Retail (dal 22% al 33%).   La smartphone audience italiana è più propensa al mobile shopping. Gli italiani si mostrano inclini al mobile shopping, anche rispetto ad altri Paesi europei, la cui penetrazione sulla smartphone audience si aggira intorno al 20% (Germania al 23%, Spagna al 19%, Francia al 18%). I Mobile Shopper italiani sono maggiormente concentrati nelle fasce di età tra i 18 e i 44 anni, soprattutto quelli che acquistano a frequenza maggiore, e preferiscono comprare tramite smartphone capi di abbigliamento (acquistati dal 40% dei Mobile Shopper, in crescita di 5 punti percentuali rispetto allo scorso anno), seguito dal comparto libri (30%), e consumer electronics e elettrodomestici (30%, in leggera contrazione rispetto allo scorso anno). Nonostante la crescita, esiste ancora un gap per il Mobile Commerce. Secondo un approfondimento sul Mobile Commerce condotto negli Stati Uniti (che solitamente anticipano le dinamiche digitali globali) si evidenzia come il mobile sconti ancora un ritardo nel rapporto tra il tempo trascorso sulla singola piattaforma (a vantaggio del mobile) e la spesa complessiva effettuata (a vantaggio del desktop).   Per approfondimenti SCARICA LA PRESENTAZIONE COMPLETA  

Sensemakers ricerca una nuova figura da inserire nel proprio team

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Area:  Marketing e Comunicazione Posizione: Client Service Analyst Descrizione attività:  La figura fornirà supporto agli editori e società clienti nel mondo dei media attraverso l’erogazione di dati di digital marketing, l’interpretazione del loro valore in relazione all’attività del cliente, la preparazione e l’invio di report e analisi. La figura fornirà supporto a tali aziende attraverso tempestive ed esaurienti risposte alle domande del cliente e attraverso sessioni di training sui prodotti, e dimostrerà sensibilità agli obiettivi di business del cliente guidato dal proprio manager. Inoltre, la figura prenderà parte all’analisi dei dati di digital marketing nell’ambito dell’attività consulenziale strategica rivolta a tali clienti. Altri requisiti (lingue, ICT, etc…): capacità di lettura e interpretazione dei dati, utilizzo software proprietari e di uso comune (excel), capacità di interazione in lingua inglese, capacità di realizzazione di reportistica e analisi Per inviare la propria candidatura, scrivere a: domenico.susca@sensemakers.it oppure a: info@sensemakers.it  

ASI 2017 International Television & Video Conference

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ASI 2017 International Television & Video Conference Fabrizio Angelini e Antonio Pepe, rispettivamente CEO e COO di Sensemakers – ComScore Italia, parteciperanno all’evento in programma a Nizza nei giorni 8-9-10 Novembre La conferenza sarà organizzata come segue: Mercoledì 8 Novembre: Joint Session for Radio & Audio and Television & Video (15.50 – 17.30) Giovedì 9 Novembre: Innovation (9.30 – 13), The video advertising challenge (14.15 – 17.30) Venerdì 10 Novembre: The measurement challenge (9 – 12.30), A Total Video currency (13.45 – 16.30) Il programma completo qui.

IAB Forum 2017 – BORN DIGITAL

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L’edizione 2017 di IAB Forum, dal tema “BORN DIGITAL” è prevista per i giorni mercoledì 29 e giovedì 30 novembre 2017, presso MiCo Ala Nord, Milano. Tra i vari interventi previsti per le due giornate in sala silver , ci sarà quello di Gian Fulgoni (CEO e Co-Fondatore comScore). L’intervento, a tema “The New Cross-platform Measurement” è previsto per il giorno mercoledì 29 novembre alle ore 9.55. Disponibile qui l’agenda completa del “Convegno Istituzionale – Sala Silver”.   IAB FORUM 2017 -BORN DIGITAL- MiCo Ala Nord Milano  

19 ottobre 2017 – Presentato il libro di Pier Luigi Celli

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Notturni inquieti: l’insonnia della ragione genera manager Pier Luigi Celli Milano 19 ottobre 2017   L’ultimo lavoro editoriale di Pier Luigi Celli (presidente di Sensemakers), dal titolo “Notturni Inquieti: l’insonnia della ragione genera manager”, è stato presentato il giorno 19 ottobre 2017 a milano presso la sala Buzzati. Sono intervenuti come relatori: Monica Maggioni (Presidente di RAI), Francesco Caio (consigliere per lo sviluppo delle reti MiSe), Francesco Soda (Dean di SDA Bocconi Schoool of Management) moderati da Nadio Delai (Presidente Ermeneia). Presenti più di 200 ospiti all’evento.  

Upgrade Mobile Summit 2017: “Il Nuovo Darwinismo Digitale”

Il Nuovo Darwinismo Digitale

Il team di Sensemakers sarà presente  all’evento Upgrade Mobile Summit 2017: “Il Nuovo Darwinismo Digitale”, dove Domenico Susca (Senior consultant & client insight per  Sensemakers e comScore Italia), parlerà in rappresentanza di comScore. “L’utente digitale svelato: chi è, cosa fa davvero, il nuovo consumatore” il tema dell’intervento di Domenico Susca. Il tema del summit del 9 novembre 2017 sarà quello delle nuove tecnologie digitali (payment, gestione dei dati, audio e video advertising) con un focus particolare sul mobile e dalle opportunità da esso offerte.  L’evento si svolgerà mercoledì 9 novembre a Milano,presso l’auditorium Gaber – Grattacielo Pirelli , piazza Duca D’Aosta, 3, Milano.   Maggiori informazioni sull’evento qui    

19 ottobre 2017, Milano – Presentazione libro “Notturni inquieti”

Presentazione Libro Notturni Inquieti Pier Luigi Celli Sensemakers

Pier Luigi Celli, presidente di Sensemakers presenterà il suo ultimo lavoro “Notturni inquieti – L’insonnia della ragione genera manager“, libro sui rapporti umani e manageriali in azienda. In questa occasione ne discuteranno: Pier Luigi Celli, presidente di Sensemakers Francesco Caio, Consigliere per lo Sviluppo Delle reti del MISE Giuseppe Soda, Dean in SDA Bocconi School of Management Monica Maggioni, Presidente Rai. Modera: Nadio Delai, presidente ermeneia L’evento si svolgerà giovedì 19 ottobre a Milano,presso la sala Buzzati , via Eugenio Balzan 3, Milano    

Engage Conference: “The New Video Experience”

The New Video Experience

Il team di Sensemakers sarà presente  all’evento Engage Conference su “The New Video Experience”, dove Fabrizio Angelini (CEO Sensemakers e Conutry Manager per comScore Italia) parlerà in rappresentaza di comScore. Il tema della conferenza dell’11 ottobre 2017 sarà quello dell’impatto e dell’evoluzione del video nella comunicazione pubblicitaria digitale e multimediale.  L’evento si svolgerà mercoledì 11 ottobre a Milano,presso Auditorium IULM , via Carlo Bo’ 7, Milano   Maggiori informazioni dell’evento qui    

comScore – Al dmexco presentato il “Global Mobile Report”

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Ben Martin presenta al dmexco il “comScore Global Mobile Report”    In data 14 settembre 2017 è stato presentato, presso il dmexco il “Global Mobile Report” di comScore da Ben Martin (Global Marketing Insights Director in comScore). Webinar – Martedì 3 ottobre 2017 (ore 15) In questa occasione la presentazione vertirà su alcuni temi quali: Panoramica dell’ecosistema Mobile in 14 mercati Lo stato del consumo/utilizzo di applicazioni Come gli utenti “Mobile Only” cambiano i modelli di consumo digitale Le implicazioni del mobile su comportamenti e categorie di consumo Le categorie dominanti in termini di tempo speso per ognuna di esse Atteggiamenti nel download delle app e le aree di crescita all’interno del consumo di app Sfide e opportunità per la crescita mobile   Possibilità di iscriversi al Webinar  

dmexco 2017 – Digital Marketing EXposition COnference

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Il team di Sensemakers sarà presente all’evento dmexco 2017 – “The Global Business and Innovation Platform”. DMEXCO (Digital Marketing EXposition COnference) è una esposizione internazionale per l’industria digitale che si svolge ogni anno a Colonia. Nata nel 2009, rappresenta oggi uno dei più importanti punti di incontro per le aziende digitali, e concentra tutti i più importanti attori del settore, dai “top player” alle nuove start-up. Combina una sezione fieristica, che ospita oltre un migliaio di espositori (tra cui tutti i principali brand del digital), e un programma di conferenze internazionali (con oltre 500 speaker distribuiti su due giorni), per dare la possibilità ai professionisti del settore di scoprire le tendenze emergenti e i potenziali business del futuro nel mondo del digitale. Nel 2016 hanno partecipato 50.700 visitatori, con una crescita del +343% rispetto al 2009, e la presenza di 1013 espositori in oltre 90.000 mq di spazio espositivo. Secondo le stime degli organizzatori, tra gli espositori le categorie più rappresentate sono Brand di vendita al dettaglio/mail (16%), Media/Informazione/Editori (15%), Elettronica ICT/Consumer (13%), Servizi finanziari / Assicurazioni / Consulenza (9%). La sezione congressuale ha visto intervenire in 7 sale (saranno 9 nell’edizione 2017) più di 570 top manager delle principali aziende digital, per un totale di 250 ore di programma. L’edizione 2017 si svolgerà il 13 e 14 settembre a Colonia.     Tutti i dettagli su: dmexco.com    

Huawei sfida Samsung e Apple: 3/4 utenti smartphone scelgono Android

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I dati di giugno 2017 mostrano che il Samsung Galaxy S8 è lo smartphone più acquistato negli ultimi 30 giorni, ma Huawei è presente con 5 differenti modelli nella top 10 dei nuovi device. Sistema operativo, disponibilità di applicazioni, funzionalità multimediali e social i motivi principali che guidano la scelta di acquisto. Minor importanza per i costi.   Milano, 31 agosto 2017. Nel mercato degli smartphone, Huawei è il brand che registra la maggiore crescita in termini di utenti (+413% in due anni) e lancia la sfida ai leader di mercato Samsung (al 37,5% della smartphone audience italiana) e Apple (18,7%). Tra i fattori critici di successo per i brand, la capacità di dotare gli utenti di dispositivi performanti che permettano di svolgere attività social e multimediali, in crescita costante rispetto all’anno scorso. Questa la fotografia scattata da Mobilens di comScore, in occasione di IFA, in merito all’acquisto di dispositivi mobili di nuova generazione relativa al mese di giugno 2017. Smartphone e sistemi operativi in Italia In Italia, a giugno 2017 il 74,4% dei possessori di telefoni cellulari possiede uno smartphone, dato questo che ha registrato una crescita progressiva se si osserva il medesimo nello stesso mese del 2015 (60%) e dello scorso anno (70%). Considerando la sola smartphone audience italiana, composta da 34 milioni di utenti, Android mantiene la leadership con il 73,5% (era al 69,7% nello stesso mese del 2016), seguito da Apple/iOS con una quota di mercato pari al 18,7% (nel 2016 al 17,9%). Il calo di Microsoft al 6,9% (era al 10,5% un anno fa) e la lenta scomparsa di altri sistemi operativi (tra cui BlackBerry), complessivamente intorno all’1%, bene illustrano la posizione di forza dei due leader del mercato, in particolare Android, che può anche beneficiare di una crescente fidelizzazione: degli utenti Android che intendono cambiare dispositivo solo l’11% ha dichiarato di voler passare a piattaforma iOS (erano 13,5% a giugno 2016), a fronte del 19.6% di utenti iOS pronti a fare il percorso inverso (contro il 15,3% di un anno fa). Dall’altro lato, la stessa Android si prepara ad accogliere gli utenti con dispositivi di vecchia generazione prossimi ad un upgrade, che nel 75% dei casi sceglierebbero proprio il sistema operativo di casa Google. Quote di mercato dei brand: Samsung ancora leader, Apple stabile e Huawei in crescita a tripla cifra Prendendo in considerazione la ripartizione delle quote di mercato dei singoli brand sulla smartphone audience italiana, Samsung detiene ancora il primato con il 37,5% (ma in calo rispetto al 41,9% di giugno 2016), seguito da Apple (18,7%), e Huawei con il 16,3% che raddoppia il numero di utenti dell’anno scorso, e registra un +413% su scala biennale. Seguono Nokia (che perde 3,6 punti percentuali in un anno), LG, Wiko e Asus, che raggiungono complessivamente il 14,5% della quota di mercato.   Smartphone acquistati negli ultimi 30 giorni: Android il sistema operativo più scelto, Samsung e Huawei i brand più acquistati A giugno 2017 risultano 1,7 milioni gli utenti che dichiarano di aver acquistato un nuovo smartphone negli ultimi 30 giorni. Tra questi il 79% sceglie un dispositivo con sistema operativo Android, mentre il 18,6% sceglie un dispositivo Apple/iOS, con Microsoft ferma al 2,2%. I brand più acquistati sono ancora Samsung (32,1%), Huawei (20,7%) e Apple (18,6%). Top ten dei modelli acquistati negli ultimi 30 giorni: Samsung Galaxy S8 il più acquistato, Huawei con 5 modelli tra i primi dieci Da un lato Samsung dà una prova di forza con il Samsung Galaxy S8, modello più acquistato a giugno 2017 (4,1% sul totale dei nuovi dispositivi), e altri due dispositivi, Galaxy J5 (3,7%) e Galaxy S7 (2,6%) tra i primi quattro modelli. Dall’altro lato è Huawei a lanciare la sfida, piazzando nella top 10 dei device più acquistati 5 differenti modelli (dal P9 Lite, secondo con il 3,8%, ai fortunati P8 Lite, anche in versione 2017, passando per i più recenti P10 Lite e P10 Plus). Primo dei due modelli Apple presenti nella top 10 è l’iPhone 5s 16GB, che con il 2,5% si posiziona al quinto posto, davanti al più recente iPhone 7 32GB al 2,1%. Il dato sugli ultimi 30 giorni conferma quindi la preferenza degli italiani per i brand leader di mercato, e ancora la forte crescita della casa cinese. Analizzando il costo dei nuovi smartphone, oltre un quinto degli acquirenti ha speso più di 400 €, mentre il per 17% degli utenti il costo del nuovo dispositivo era compreso nella fascia tra i 170 € e i 249 €. A seguire, con il 15,2%, la fascia tra i 125 € e i 169 €. Tra i criteri decisivi nel processo di acquisto di un nuovo smartphone, il sistema operativo rappresenta il principale driver che guida la scelta (49%), mentre al secondo posto per importanza attribuita (43,8%) si posiziona la disponibilità di App presenti per il modello desiderato (in crescita rispetto al 41,8% dello scorso anno). Le considerazioni legate ai costi rivestono invece un minor peso per gli intervistati, che in percentuale minore rispetto allo scorso anno attribuiscono un alto grado d’importanza a costo specifico del piano dati (36,6% a giugno 2017 vs 43,6% di giugno 2016), prezzo del dispositivo (32,9% vs 36,7%) e costo mensile complessivo del servizio (30,6% vs 34,8%). Caratteristiche degli smartphone in Italia: schermi da 5” in su, crescita della risoluzione delle fotocamere, in particolare le frontali Gli smartphone acquistati negli ultimi 30 giorni, hanno dimensioni dello schermo comprese tra i 5’’ e i 5,5’’ per il 43,7% dei casi, e superiori ai 5,5’’ nel 27,9% dei casi. La tendenza a schermi sempre più grandi viene confermata prendendo in considerazione l’intera smartphone audience italiana, che fa registrare le maggiori crescite in termini di utenti per gli schermi oltre i 5,5” (+69%), e per quelli compresi tra i 5’’ e i 5,5’’ (+57% rispetto a giugno 2016), che rappresentano ormai la gran parte degli smartphone (utilizzati dal 40,1% degli utenti). In calo del 3% invece il numero di chi possiede un dispositivo con dimensioni dello schermo tra

Le dieci sfide nel digitale secondo Comscore

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Milano, 29 agosto 2017. comScore ha pubblicato il proprio report “Top Ten Burning Issues in Digital”. Reso disponibile al pubblico attraverso un download gratuito, il report fornisce il punto di vista di comScore sui temi, sulle problematiche e sulle tendenze più importanti che stanno influenzando le valutazioni sul digitale da parte di chi vende e compra spazi pubblicitari nell’ambito del più ampio ecosistema media a livello globale. È possibile scaricare una copia del report “Top Ten Burning Issues in Digital” qui: www.comscore.com Sebbene il report presenti dati relativi agli Stati Uniti, i temi e le sfide descritti hanno rilevanza per tutti i mercati internazionali. Colmare il divario tra TV e Digitale. La pianificazione cross-piattaforma ha bisogno di utilizzare per TV e Digitale metriche coerenti e comparabili, e che siano basate sul medesimo standard in termini di opportunity-to-see (OTS). Snodo cruciale è il video digitale, che da un lato estende la reach dei contenuti televisivi, dall’altro introduce nuove forme native digitali. Ma la comparazione cross-mediale introduce un elemento di complessità per il digitale, in particolare a causa dell’incidenza di non-viewable impressions e Traffico Non Valido (IVT), che impattano sullo standard dell’OTS. Perché la pubblicità digitale possa competere con quella televisiva, sarà necessario rendere la sua supply-chain più trasparente. L’utilizzo di segmenti di audience avanzati. La pianificazione media sta andando oltre i semplici età e genere per definire i target di riferimento, introducendo segmentazioni basate su dati comportamentali. Questo avviene già da diverso tempo nel mondo digitale e, grazie ai big data e all’evoluzione tecnologica, assistiamo ad uno spostamento verso la stessa modalità di acquisto delle audience anche nel settore televisivo e cross-piattaforma. Tale pianificazione apre la strada all’utilizzo dei segmenti di audience avanzati come base per ogni tipo di schermo. La monetizzazione su mobile. Al mobile oggi corrispondono i due terzi del tempo speso sui media digitali, ma per i publisher è ancora complicato monetizzarli, soprattutto per via della frammentazione dei media e delle complessità di misurazione tipiche dell’ambiente mobile. Affrontare le sfide nella misurazione del mobile con una maggiore standardizzazione nelle implementazioni (su cui anche IAB si è mossa) darà da un lato maggior peso nella contrattazione ai media digitali. Dall’altro garantirà agli inserzionisti dati migliori per pianificazioni più efficienti. La misurazione delle audience deduplicate. Oltre a includere gli utenti di siti e mobile app sui diversi device, la misurazione delle audience deduplicate di un editore deve tenere conto anche dei suoi contenuti distribuiti su social media e piattaforme di distribuzione di video e news. comScore lavora a stretto contatto con queste piattaforme per poter attribuire correttamente agli editori il traffico erogato, e permettere loro di dimostrare il proprio valore agli inserzionisti. Marketing cross-device Nell’ottica di un approccio multi-piattaforma nell’interazione con il consumatore finale, diventa sempre più importante una visione olistica del consumo mediatico delle persone. Fino a oggi questo è stato ostacolato dalla presenza di fonti dati differenti e dalle diverse metodologie di unificazione cross-device. Facendo luce su questi elementi, i marketer potranno integrare con successo i dati a livello di persona all’interno del proprio business. Le sfide del Programmatic Il programmatic sta affrontando sfide inattese: utenti sovra-targetizzati, a spese di audience più ampie necessarie per far crescere il brand. Oppure problemi legati alla qualità dell’inventory in termini di Brand Safety o Traffico Non Valido. Dall’altra parte, per gli editori la distribuzione di inventory a prezzi troppo bassi può produrre una pressione complessiva sul prezzo dell’inventory premium. Aumenta però la propensione degli inserzionisti a pagare un sovrapprezzo per apparire in un ambiente di qualità, beneficiando così di un “effetto alone”. È necessario quindi un utilizzo disciplinato degli strumenti di controllo in fase pre-bid e della verifica post-bid, come comScore validated Campaign Essentials, per assicurarsi che inserzionisti ed editori ottengano il massimo valore dai propri investimenti. Andare oltre la viewability Nella valutazione di una campagna digitale la viewability rappresenta l’elemento iniziale da tenere in considerazione per comprendere se una impression ha avuto l’opportunità di essere vista. Ma per comprendere se una campagna ha la possibilità di conseguire un impatto, è necessario focalizzare l’attenzione su metriche come la reach e frequency delle campagne, e l’impatto su attitudini e comportamenti dei consumatori. Traffico Non Valido La presenza di grandi botnets mina la fiducia nell’intero ecosistema dell’advertising digitale, soprattutto nel caso di Traffico Non Valido (IVT) sofisticato, più difficile da identificare. La situazione peggiora per le inventory dal valore più elevato, poiché l’IVT tende a concentrarsi in prossimità dei CPM più elevati, come nel caso delle inventory video. Dal momento che gli indici d’ascolto televisivi si stanno evolvendo per includere le inventory video digitali, l’incapacità di identificare e rimuovere l’IVT da questa inventory può condurre a significativi errori nel calcolo degli indici d’ascolto. Da qui emerge la necessità di metodologie avanzate per la rilevazione e la rimozione del Traffico Non Valido. Il valore dell’attenzione L’utilizzo del concetto di “attenzione” e del tempo speso in prossimità del contenuto è un tema caro agli editori premium. Gli inserzionisti che si accontentano di cercare le impressions ed i click al CPM più basso si espongono a impression di scarsa qualità, siti dalla bassa capacità di coinvolgimento, e ambienti potenzialmente non in linea con i valori che il brand intende esprimere. Le metriche di attenzione possono e devono venire prese in considerazione nella valutazione dell’inventory, e si deve tornare a guardare alla qualità degli ambienti mediatici. I modelli di attribuzione L’attribuzione del valore ai singoli elementi di un piano marketing è una componente sempre più significativa nella misurazione dell’efficacia di una campagna, e intende superare gli approcci semplicistici del “first-click” o “last-click”. L’adozione di sofisticati modelli multi-touch può indicare ciò che realmente funziona e permettere ai marketers di allocare in modo più efficiente il proprio budget, per di più effettuando ottimizzazioni in-flight con strumenti di attribuzione predittiva.

IAB Seminar Programmatic: “Data, Transparency and Quality”

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Il team di Sensemakers sarà presente al completo allo IAB Seminar su Programmatic e Marketing Automation. Il Programmatic Advertising si conferma nel 2016 uno dei principali driver di crescita della pubblicità online: grazie a un sapiente utilizzo di dati, creatività e tecnologia, permette di massimizzare l’efficienza delle campagne coinvolgendo gli utenti giusti con messaggi rilevanti, ovunque essi siano, su qualsiasi canale, al prezzo ideale. La Marketing Automation, in rapida evoluzione grazie al ruolo sempre più importante dei dati, aiuta le aziende a convertire i contatti in clienti e a gestire in modo efficiente la relazione con gli stessi e con i prospect. Tanti i trend e le best practice che verranno approfonditi con approccio didattico e formativo – con l’obiettivo di fornire a tutti gli advertiser uno scenario esaustivo sulle enormi opportunità offerte da questo segmento di mercato. Maggiori informazioni e l’agenda dell’evento qui L’evento si svolgerà martedì 4 luglio a Milano, dalle 9.45 alle 16.10 presso MiCo Ala Nord, via Gattamelata 5, Milano  

Class CNBC: Marketing Media and Money – Rilevazione dati e ad blocking

Fabrizio Angelini

Sul lato del consumo digitale aumentano gli utenti che accedono a internet tramite mobile e che visualizzano video online. Ma lo spostamento delle audience porta anche a una concentrazione del traffico e degli investimenti pubblicitari. In merito alle tendenze sull’advertising online, la raccolta sul digitale è in crescita. Le misurazioni facilitano una maggiore trasparenza nel rapporto tra inserzionista ed editore, e soprattutto consentono a chi gestisce la campagna un controllo real-time. Il settore deve prendere consapevolezza delle metriche fondamentali per misurare l’erogazione della campagna, e imparare a gestirle in maniera organica, senza lasciarsi trasportare dall’emergenza di turno.  

Sensemakers lancia in Italia AdClarity

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Milano, 26 giugno 2017. Sensemakers – società specializzata nella consulenza su audience, comportamenti di consumo e investimenti digitali – grazie alla partnership siglata con l’azienda israeliana BiScience lancia in Italia AdClarity. AdClarity è una piattaforma di analisi competitiva degli investimenti pubblicitari on-line leader a livello mondiale attualmente operativa in 20 paesi con una copertura di oltre 500.000 editori e 750.000 investitori. La piattaforma di AdClarity fornisce la più ampia panoramica oggi disponibile sul mercato sulle strategie di investimento on-line con specifico dettaglio su formati: video e display; canali: mobile e desktop; e modalità di negoziazione: diretta e in programmatic con evidenza dei singoli mediatori. La soluzione di AdClarity è utilizzata da oltre 300 clienti nel mondo per analisi competitive volte ad individuare nuovi editori e investitori con cui lavorare per estendere la propria reach o la propria base clienti e per ricevere alert in tempo reale sulle nuove campagne in partenza. Il servizio viene fornito sia attraverso l’accesso ad una piattaforma che riporta con frequenza giornaliera raw data granulari integrabili mediante API nei sistemi di analytics dei clienti, sia attraverso un set di Dashboard personalizzabili che descrivono l’andamento e le caratteristiche di una determinata industry con evidenza dei singoli competitor. Maggiori informazini sono presenti al seguente link: https://www.sensemakers.it/adclarity “Siamo molto felici di portare sul mercato Italiano una soluzione che soddisfa un bisogno molto forte degli operatori del settore e al tempo stesso completa le nostre capacità di analisi degli investimenti pubblicitari on-line” commenta Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers. Antonio Pepe COO di Sensemakers dichiara: “Dopo circa sei mesi di sviluppo e localizzazione della soluzione sul nostro mercato, siamo confidenti che AdClarity rappresenti la migliore piattaforma di competitive intelligence in termini di copertura dei formati e degli editori misurati”

Osservatorio Internet Media: “È ora di misurarsi!”

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Il Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2016/17 dell’Osservatorio Internet Media mostrerà come, per la prima volta dopo anni di contrazione, il mercato dei Media – che include Tv, Stampa, Radio e Internet – chiuda nel 2016 in crescita (+3%) raggiungendo quota 15,8 miliardi di euro. Gli Internet Media, ossia la pubblicità online e la spesa degli utenti per contenuti Media fruiti su Pc, Smartphone, Tablet e Smart Tv connesse, crescono dell’11%. L’Internet advertising nel 2016 si conferma essere il secondo mezzo pubblicitario italiano con una quota pari al 30% del mercato, alle spalle della Tv (50%). A trainare la crescita del 2016 sono i Video, che superano abbondantemente i 500 milioni di raccolta e crescono del 41% rispetto al 2015; crescita che continuerà nel 2017 nell’intorno del +35%. Il mercato dell’advertising online risulta inoltre sempre più concentrato: gli Over The Top coprono ora il 67% degli investimenti pubblicitari online e si stima che varranno nell’intorno del 75% già nel 2017. Cambiano anche le modalità di fruizione dei contenuti: la maggior parte dei Millennials preferisce ricercare contenuti specifici, indifferentemente da dove vengano trasmessi, mentre la maggioranza degli over55 è ancora legata al palinsesto televisivo. Il Convegno si svolgerà mercoledì 14 giugno a Milano, dalle 9.15 alle 13.30 presso l’aula Carassa-Dadda, edificio BL.28, via Lambruschini 4, campus Bovisa – 20156 Milano.    

L’audience mobile in Italia aumenta di 2,5 milioni includendo nelle misurazioni gli adolescenti

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L’audience mobile in Italia aumenta di 2,5 milioni includendo nelle misurazioni gli adolescenti   Per la prima volta in Italia vengono riportati i dati sul consumo di Internet da device mobili nella fascia di età 13-17* sulle entità che abbiano implementato il tag di comScore. Gli adolescenti costituiscono una reach incrementale del 9% rispetto alla Mobile Audience maggiorenne. Milano, 22 maggio 2017 – A seguito del potenziamento metodologico e di processo che a partire da gennaio 2017 ha interessato la suite di prodotti di Audience (Mobile Metrix in particolare), comScore ha rilasciato in Italia i dati sul segmento demografico della fascia di età 13-17*, i cui comportamenti di navigazione su mobile vengono ora riportati per i siti e le app che abbiano implementato il tag di comScore. L’espansione dell’universo riportato su mobile per la prima volta evidenzia le abitudini degli utenti tra i 13 e i 17 anni che a marzo hanno navigato da mobile. A marzo 2017 sono 2,5 milioni gli utenti 13-17 anni ad accedere a Internet tramite smartphone o tablet, tali da portare l’audience mobile italiana a 30,8 milioni di utenti, costituendo una reach incrementale del 9% rispetto all’audience mobile maggiorenne. Riportando la popolazione mobile 13+ sulle entità taggate, Yahoo Answers registra il maggior numero di visitatori fra i 13 e i 17 anni (1,8 milioni di utenti, pari al 71% del segmento), davanti ai domini di Corriere (1,4 milioni) e Repubblica (1,3 milioni), che nel mese hanno raggiunto oltre metà degli adolescenti italiani su mobile. A seguire, Skuola.net e Focusjunior.it, entrambi con 1 milione di utenti 13-17 su mobile, e primi tra i siti dedicati ai giovanissimi. “Siamo particolarmente contenti di rilasciare i primi dati sulla fruizione da mobile degli adolescenti che non solo sono molto interessanti per gli investitori, ma spesso con i propri comportamenti definiscono nuovi trend che poi vengono adottati da fasce più ampie di popolazione”,  dichiara Fabrizio Angelini CEO di Sensemakers che rappresenta in esclusiva comScore in Italia. “Ancora una volta grazie alla nostra tecnologia censuaria e alla collaborazione degli editori che appongono il Tag comScore è possibile superare i limiti delle misurazioni basate sui Panel”.   * comScore non intervista né misura minorenni. L’analisi dei dati censuari anonimi di comScore viene tracciata e suddivisa in segmenti censuari per sesso ed età, e una porzione di questi dati anonimi viene attribuita al segmento demografico di età 13-17.

A marzo 2017 gli utenti Mobile-Only superano per la prima volta gli utenti Desktop-Only

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A marzo 2017 gli utenti Mobile-Only superano per la prima volta gli utenti Desktop-Only News e Lifestyles le categorie con le più alte quote di audience mobile   Le maggiori crescite in punti percentuali dell’Audience esclusivamente mobile si registrano nelle categorie News e Retail. Milano, 15 maggio 2017 – A marzo 2017, per la prima volta nella Total Digital Population italiana (37,3 milioni di visitatori unici Desktop e Mobile), si registra il sorpasso degli utenti che accedono a Internet esclusivamente tramite device mobili (9,3 milioni, pari al 25% del totale) sugli utenti che accedono solo da desktop (9,1 milioni, pari al 24%). Gli utenti multi-piattaforma rappresentano la metà della popolazione digitale italiana (51%), in crescita di 4 punti percentuali rispetto al 47% registrato a settembre 2016. Il confronto tra il dato di marzo 2017 e quello di settembre 2016 evidenzia che l’aumento dell’audience mobile-only riguarda tutte le principali categorie di contenuto. Le maggiori crescite in punti percentuali si registrano nelle categorie News (passata dal 28% al 40%), Retail (dal 22% al 33%) e Sports (dal 41% al 51%). Le singole categorie mostrano peculiarità che ne determinano le modalità di accesso ai contenuti. Da un lato categorie come News e Lifestyles raggiungono ormai l’80% della propria audience complessiva su dispositivi mobili (utenti esclusivi mobile e utenti multipiattaforma). Dall’altro lato, nelle categorie come Retail e Business, in cui è forte l’elemento transattivo, gli utenti mobile sono pari al 65% dell’audience totale, evidenziando come la componente Desktop-Only ricopra ancora un ruolo importante.  

comScore introduce la viewability gratis per rafforzare la fiducia nel mercato globale della pubblicità digitale

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comScore introduce la viewability gratis per rafforzare la fiducia nel mercato globale della pubblicità digitale   Il nuovo servizio metterà a disposizione metriche chiave per le campagne display e video erogate su piattaforme Mobile e Desktop. RESTON, VA, Stati Uniti, 26 aprile 2017 – Oggi comScore ha annunciato che intende offrire misurazioni gratuite sulla viewability ai propri clienti dei mercati globali. comScore Viewability è un’offerta di base lanciata per consentire ai compratori e ai venditori di spazi pubblicitari digitali di misurare i tassi di viewability per le rispettive inventory display, video e mobile. Si tratta di un’iniziativa elaborata per promuovere la fiducia e la trasparenza nel campo della pubblicità digitale, nonché per migliorare la comparabilità a livello cross-media. La viewability è un aspetto che ricopre un’importanza crescente nel processo di verifica delle campagne, al punto che talvolta erode i budget di misurazione a discapito di altre metriche fondamentali. La tendenza diffusa è dunque di affidarsi esclusivamente alla viewability per valutare l’efficacia delle iniziative pubblicitarie, sebbene tali metriche non siano affatto utili a determinare l’impatto complessivo delle campagne ma possono semplicemente indicare se queste siano state visualizzate o meno. Permettendo a compratori e venditori di misurare la viewability a costo zero, comScore Viewability consente ai clienti di rivolgere maggiore attenzione a metriche di performance più approfondite, quali la reach a livello di target geografico e demografico e l’impatto in termini di brand awareness, intenzione di acquisto, visite e vendite del prodotto. “La viewability è certamente cruciale, ma ha monopolizzato per troppo tempo i dibattiti di settore a spese di altre metriche altrettanto importanti,” ha commentato Dan Hess, Executive VP Products di comScore. “Crediamo sia giunto il momento di trasformare la viewability in uno standard acquisito per la pubblicità digitale e spingere il mercato a concentrarsi su un intero universo di metriche ancora più significative, al fine di ottenere misurazioni cross-platform efficaci.” comScore Viewability sarà disponibile gratuitamente a partire da questa estate sotto forma di servizio self-service comprensivo di metriche di reporting di base, erogate mediante un’interfaccia utente interamente riprogettata. Le opinioni degli esponenti del settore “La viewability è un aspetto cruciale per la creazione di un mercato interamente basato su video ad che consenta ai compratori di elaborare pianificazioni su più piattaforme per raggiungere gli obiettivi pubblicitari, poiché contribuisce a colmare il divario esistente tra digitale e TV. Questa nuova soluzione aiuterà ad ampliare l’accesso e l’utilizzo delle metriche di viewability, consentendo all’industria di destinare altrove le proprie risorse per massimizzare l’impatto delle campagne.” Lyle Schwartz, President of Investment, North America presso GroupM “IAB plaude ai continui sforzi compiuti da comScore per migliorare gli standard di viewability della pubblicità digitale. È fondamentale che il settore abbandoni gli inutili dibattiti su quali standard adottare e inizi a investire più tempo sugli aspetti realmente importanti, ovvero sulle strategie, le idee e le iniziative tese a massimizzare l’impatto delle campagne sui comportamenti di consumo. Lo standard MRC per le impression visualizzabili, dopo essere stato concordato, è stato oggetto di miglioramenti continui promossi da una partecipazione che ha coinvolto più settori. È ora che l’intero ecosistema marketing-media accetti tale realtà e inizi a concentrarsi su innovazioni più produttive, aprendo la strada ad accordi sulle modalità di misurazione delle audience e dell’engagement cross-media.” Randall Rothenberg, CEO Presso Interactive Advertising Bureau (IAB) “Trasformare la viewability in uno standard di base è di un’importanza critica per l’evoluzione della pubblicità digitale – aiuta a diminuire ulteriormente il gap tra il digitale e la TV. L’allineamento degli standard tra le diverse piattaforme permette agli advertiser di concentrarsi su metriche significative, come reach e frequency.” Alison Fennah, executive business advisor presso Interactive Advertising Bureau (IAB) Europe “Offrire al mercato l’accesso gratuito alle metriche di viewability è un passaggio fondamentale per favorire il progresso della pubblicità digitale. Ci congratuliamo con comScore per essersi fatta carico di una tale iniziativa finalizzata a promuovere la fiducia e la trasparenza nell’ambito della pubblicità digitale, col fine ultimo di ridurre il divario tra quest’ultima e le campagne televisive.” Blaise D’Sylva, Vicepresidente Media Presso Dr. Pepper Snapple Group “AOL si impegna da sempre ad aiutare investitori ed editori a costruire brand amati dalla gente e azioni dettate da metriche autentiche su più schermi. La pubblicità digitale necessita senza dubbio di più trasparenza e fiducia per centrare questi obiettivi. Siamo incoraggiati nel vedere gli sforzi intrapresi da comScore per aumentare questa trasparenza, attraverso l’accesso alla viewability per tutti. Questa iniziativa offre maggior controllo ai clienti e attira maggiori investimenti nel digitale” Tim Mahlman, President Presso AOL Platforms “La viewability è diventata lo standard sul quale si basa la compravendita digitale. In Yahoo, siamo impegnati nel fornire agli esperti di marketing un ambiente aperto e trasparente, dove possono essere in controllo nel misurare la viewability per display ad, video e native advertising. Plaudiamo comScore per aver preso l’iniziativa di rendere le misurazioni di viewability accessibili gratuitamente sulla sua piattaforma. È un passo avanti importante per tutto il settore, che aiuterà a rafforzare la fiducia degli advertiser assicurando ROI, brand safety e ad effectiveness” Tom Schmidt, Vice President of Advertising Products Presso Yahoo “Siamo lieti di vedere gli sforzi di comScore nel portare più trasparenza e responsabilità nella pubblicità digitale. Nel rendere le misurazioni di viewability accessibili a tutti, la comunità degli editori può meglio dimostrare il reale valore aggiunto che apporta ai media buyer e ai loro brand.” Kirk McDonald, President Presso PubMatic Per saperne di più su comScore Viewability Il servizio sfrutta la medesima tecnologia e tag di misurazione adoperati da comScore validated Campaign Essentials™ (vCE®), il che significa che le metriche messe a disposizione da comScore Viewability saranno allineate con i dati rilevati da vCE. vCE è accreditata dal Media Rating Council (MRC) per la viewability relativa alle impression display e video in ambienti desktop e mobile, e comprende sistemi per filtrare il traffico non valido (IVT) di tipo generale e sofisticato. comScore Viewability non è al momento accreditata. Per ricevere aggiornamenti su comScore Viewability e per saperne di più su questo prodotto, che sarà disponibile

comScore diffonde il nuovo report “La Piramide dei bisogni del Mobile”

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comScore diffonde il nuovo report “La Piramide dei bisogni del Mobile” rivelando importanti evidenze sui mobile trend globali   Dal report emerge come il Mobile rappresenti oltre il 60% dei “minuti digitali” sui mercati a livello mondiale Londra, UK, 19 aprile 2017 – comScore ha diffuso oggi il report internazionale sul mobile per il 2017 ‘La Piramide dei bisogni del Mobile’. Questo nuovo report traccia l’evoluzione globale di smartphone e tablet fino a diventare lo strumento digitale primario, rivelando comportamenti specifici per i quali queste piattaforme sono diventati importanti per la vita quotidiana dei consumatori. Il rapporto utilizza dati mobile e multi-piattaforma da 9 mercati internazionali (USA, Canada, Regno Unito, Spagna, Italia, Brasile, Messico, Cina e Indonesia) per dimostrare tendenze di pubblico e di consumo, insieme a differenze locali nel panorama digitale. Per scaricare una copia del rapporto, si prega di visitare: www.comscore.com/mobile-hierarchy “La quota dominante del tempo digitale rappresentato dal mobile a livello globale evidenzia la necessità di una misurazione in grado di catturare tutte le forme di attività su questi dispositivi,” dichiara Will Hodgman, vice president of international di comScore. “Questo report sottolinea l’importanza della demografia, del consumo di app e delle tendenze comportamentali specifiche per paese che gli editori, gli inserzionisti e le agenzie necessitano di valutare in modo efficace per l’audience mobile in un mondo multi-piattaforma. Siamo entusiasti di espandere questa precisa misura per Mobile su un numero ancora maggiore di mercati durante il 2017”. Il report, basato su dati provenienti dalla suite di soluzioni mobile e multi-piattaforma di comScore, copre le tendenze chiave del Mobile, tra le quali l’utilizzo di app, la demografia e l’accesso multi-piattaforma su categorie come – tra le altre – Social Media, Dating, Retail, Banking e Travel. Alcune delle evidenze chiave contenute in “La Piramide dei bisogni del Mobile” I dispositivi mobili rappresentano oltre il 60% di tutti i minuti digitali in tutti i 9 mercati studiati, e fino al 91% del totale in Indonesia. Le App dominano il tempo speso per smartphone e tablet, rappresentando oltre l’80% dei minuti via mobile in tutti i mercati studiati. La quota di consumatori che abbandonano il desktop varia sensibilmente a seconda del luogo: dal solo 7% del Regno Unito, fino al 70% dell’Indonesia. Il pubblico Mobile-Only comprende sorprendentemente utenti appartenenti a tutte le fasce demografiche. Il comportamento sui Social Media si è spostato verso i contenuti. In Spagna, la condivisione di link a siti web è cresciuta dell’11% nel 2016, rispetto ad un calo del 3% nella pubblicazione di status personali. La comodità del Mobile ha fatto sì che le audience per le categorie ad alto valore – come quelle Banking e Travel – abbiano superato i problemi di sicurezza fino a sorpassare il desktop in molti mercati. La classifica delle Top App è dominata da grandi player internazionali, ma le differenze locali hanno un impatto. App di messaggistica come WhatsApp, Facebook Messenger, Wechat, QQ, Instant Messenger e Line, rappresentano quasi 1 minuto su 7 per alcuni mercati non statunitensi, e hanno portato a un calo della messaggistica SMS standard. Per scaricare il report “La Piramide dei bisogni del Mobile”, si prega di visitare il sito www.comscore.com/mobile-hierarchy. Per ulteriori informazioni su come comScore può aiutare ad avere successo in un mondo mobile-first, contatta l’indirizzo www.comscore.com/contact o visita www.comscore.com/mobile.