Sensemakers

Comscore: Engage Conference 2018

preview

  Milano, Italia, 11 ottobre 2018 – Engage Conference 2018: Content is King!: Fabrizio Angelini (CEO Sensemakers – comScore Italia) presenta i dati di comScore sullo scenario internet odierno in termini di audience, tempo speso e modalità di accesso alla rete. Principali evidenze delle rilevazioni   L’audience   A Luglio 2018 sono 13 le properties in italia che raggiungono il 50% in termini di utenti unici. GEDI e Mondadori i primi 2 gruppi editoriali italiani. La modalità di accesso alla rete evidenzia, negli anni una crescita delle compomenti multi-piattaforma e mobile only.     La modalità di accesso alla rete evidenzia, negli anni una crescita delle compomenti multi-piattaforma e mobile only.     Il tempo speso   In termini di tempo speso su mobile viene speso il 68% del tempo totale online: di cui il 60% in App. Analizzando il pempo speso su browsing sulle differenti categorie di contenuto, il desktop è la piattaforma attraverso la quale viene speso più tempo rispetto al mobile.     Intrattenimento e Video   Aumentano gli utenti che, tramite smarphone guardano video. In particolare la tipologia di video che registra la maggior crescita in termini di utenti sono i TV/Video a pagamento (+24%).     Scarica la presentazione  

La fruizione di internet in Italia, Marzo 2018

preview

A Marzo sono stati 37,8 milioni gli italiani che hanno navigato in Internet di cui oltre 10 milioni accedono alla rete solo attraverso device mobili. In termini di tempo speso il traffico mobile rappresenta il 71% del traffico totale. Il 50% del tempo speso on line attraverso device mobili viene trascorso sulle properties di Google e Facebook cui appartengono le prime 10 app per numero di utilizzatori mensili. A gennaio sulla sola piattaforma di Youtube sono stati visualizzati oltre 9,3 miliardi di video. Milano, Italia, 15 maggio 2018 – comScore, Inc. presenta oggi importanti sviluppi delle soluzioni di misurazione delle Audience digitali multi-piattaforma, mobile e video In Italia. Viene lanciato il Panel iOS (2.500 individui maggiorenni attivi), i quali si aggiungono al già presente Panel Android di 3.200 persone. Si tratta di uno dei più grandi “panel mobile” esistenti in Italia che consente la rilevazione delle versioni più aggiornate dei due sistemi operativi. Si potenzia quindi l’offerta Mobile Metrix che già permette l’attribuzione agli editori taggati delle audience mobili provenienti dal traffico in-browsing effettuato su app di terze parti e sulle piattaforme di distribuzione di contenuti come Facebook Instant Articles e Google AMP. Grazie all’estensione del Panel Mobile sarà possibile effettuare analisi di Reach&Frequency dedicata ai centri media e di sovrapposizione delle audience su Mobile e Total Digital Population in aggiunta a quella già disponibile sul Desktop. Editori, centri media e investitori potranno calcolare gli utenti deduplicati ed effettuare analisi di affinità tra gli oltre 2,5 milioni di domini ed entità riportati globalmente da comScore.   La misurazione sui device mobili vede poi un altro importante sviluppo nel lancio di Video-Metrix Multi-Platform che introduce, per gli editori taggati, la rilevazione del consumo di video sui dispositivi mobili e la stima della reach cross-piattaforma mensile complessiva della propria audience video. Video-Metrix Multi-Platform mantiene poi le sue caratteristiche distintive, ossia la suddivisione tra video editoriali e pubblicitari e la misurazione di YouTube nel suo complesso e dei canali dei suoi Partner. “Grazie al continuo sviluppo e al lancio delle ultime innovazioni riteniamo che le nostre piattaforme di analisi delle audience forniscano la visione più completa e affidabile dei comportamenti di utilizzo di Internet in Italia” afferma Fabrizio Angelini Ceo di Sensemakers che rappresenta in esclusiva comScore in Italia. “I dati di fruizione evidenziano un potenziale di crescita ancora significativo mentre si vanno accentuando i fenomeni di concentrazione del traffico – soprattutto mobile in ambiente App – e di utilizzo della Rete per finalità di intrattenimento legate al consumo di video on-line”.   I prodotti MMX Multi-Platform, Mobile Metrix e Video-Metrix di comScore combinano dati provenienti dai panel desktop e mobile con i dati del network censuario di comScore, che intercetta globalmente oltre 1,8 trilioni di interazioni digitali al mese e il 94% dei dispositivi connessi a internet in Italia, al fine di fornire una vista unificata del comportamento delle audience digitali cross-device. Principali evidenze delle rilevazioni L’audience La Total Digital Population ha raggiunto in Italia i 37,8 milioni di visitatori a marzo 2018; la penetrazione dell’utilizzo di internet della sola popolazione maggiorenne è pari al 67%, dato da cui emerge ancora un potenziale di crescita del 10-20% rispetto agli altri Paesi occidentali digitalmente più evoluti. Gli accessi da device mobili continuano a trainare la crescita nella fruizione di internet; nell’ultimo anno gli italiani che accedono ad internet esclusivamente tramite device mobili sono cresciuti del 12% e ormai superano quota 10 milioni. Analizzando la distribuzione delle Audience su base mensile si evidenzia come 6 properties raggiungano una quota superiore al 70% della popolazione on-line e 15 una quota superiore al 40%. Dall’analisi a livello giornaliero emerge invece una forte polarizzazione con le due properties principali (Facebook e Google) che raggiungono un’audience decisamente superiore a quella di tutti gli altri player di mercato.   L’ampia diffusione delle mobile App dei due principali OTT svolge un ruolo determinante nel garantire ampiezza dei volumi e continuità degli accessi tanto che, a livello mensile, le 10 prime app per numero di utilizzatori appartengono tutte a Google e Facebook. Il tempo speso   Lo spostamento del traffico sui device mobili e i fenomeni di concentrazione sono ancora più evidenti quando si analizza il tempo passato in Internet. Nel mese di marzo gli italiani maggiorenni hanno mediamente trascorso on-line 81 ore; rispetto al tempo totale il 71% è speso su device mobili (63% in app e 8% in browser). Complessivamente considerate le categorie di contenuto Messaggistica; Social Media; Intrattenimento e Gaming rappresentano il 75% del tempo totale, mentre le properties di Google e Facebook raggiungono insieme il 50% del tempo speso sui device mobili. Rielaborando la classifica delle prime 10 properties per tempo speso, subito dopo i due OTT, si posizionano diversi brand che offrono soprattutto servizi di intrattenimento molti dei quali legati alla  diffusione di video-on-line. In termini di tempo speso, 2 minuti su 3 (il 74% per la fascia d’età 18-24) sono trascorsi da mobile di cui l’88% tramite App. Le top 5 Mobile App per tempo speso nel mese di dicembre 2017 (WhatsApp, Facebook, YouTube, Google Search e Instagram), rappresentano complessivamente il 68% della quota di tempo speso sul totale delle top 100 App. I Video On-line su Youtube   Dall’analisi di YouTube si evince che nel mese di gennaio 2018 sono stati visualizzati in Italia ben 9,3 miliardi di video sulla piattaforma di cui l’82% attraverso un dispositivo mobile.   La fascia d’età 18-24 anni trascorre su Youtube 25 ore al mese soprattutto da mobile visualizzando in media oltre 490 video al mese. Tali valori diminuiscono progressivamente all’aumentare dell’età con gli Over 55 che trascorrono 5,3 ore al mese visualizzando in media 111 video sulla piattaforma.   Scarica la presentazione  

Sensemakers – AdClarity

Rubrica DailyNetV2

Rubriche AdClarity market review: Volkswagen domina l’automotive. A marzo 41 campagne su 2200 editori. Nella seconda puntata della rubrica dedicata all’analisi delle campagne adv, il focus è stato sulle attività della industry automobilistica. Il mese scorso, in Italia, 33 brand hanno attivato 442 campagne digitali, ma le strategie adottate sono state molto diverse. Nel mese di febbraio oltre 46.000 advertiser hanno pro­dotto 216.311 campagne che sono finite su 3.316 editori digi­tali. Il mobile è stato la destina­zione privilegiata degli investi­menti display dei brand, mentre per il formato video è stato lar­gamente preferito il desktop. Lo scenario disegnato dai dati di AdClarity, la piattaforma di BiScience, di cui Sensemakers è rivenditore esclusivo per l’Ita­lia, restituisce un’idea delle at­tività pubblicitarie digitali a livello mensile, ma i diversi set­tori merceologici che forma­no questa visione d’insieme agiscono in modo peculiare. Diventa interessante dunque spacchettare gli uni dagli altri, così da interpretare le strategie specifiche di ogni industry. In questa seconda puntata della rubrica di AdClarity, il focus è sul settore dell’automotive. Brande formati All’interno della industry auto­mobilistica, 33 brand hanno at­tivato 442 campagne digitali. L’attività più intensa è stata pro­fusa da Volkswagen (41 campa­gne), Volvocars (33) e FIAT (32), con strategie leggermente dif­ferenti. Volvocars e Volkswagen hanno diversificato l’acquisto dei formati, mantenendo però una forte concentrazione sulla display rispetto ai video. In ge­nerale, il formato più acquista­to è stato il rich media (65%), in netto predominio su ban­ner (11%), testuale (2%) e vi­deo (22%, diviso in 74% pre-roll, 19% post-roll e 7% mid-roll). Strategie La produzione di campagne di Volkswagen si è spiegata su oltre 2200 property editoriali, e solo FIAT è apparsa su più publisher (circa 2300). Volvo, sebbene sia nella top 3 per quantità di cam­pagne attive, ha concentrato la sua presenza su circa 300 editori. Nonostante la maggior parte dei brand abbiano acquistato spa­zi su meno di 700 editori, sono ben 9 i brand che hanno sfrutta­to le inventory di oltre 1000 pu­blisher, con 6 di questi che han­no attinto agli slot di oltre 1500 destinazioni online. Le 3 cam­pagne di Abarth, per esempio, hanno colpito oltre 1700 testate editoriali, le 8 di Alfa Romeo ol­tre 1600. Una grande percentua­le di brand ha scelto di produrre meno di 10 campagne e conte­nerle in meno di 400 destinazioni editoriali, altri marchi (Lancia e Abarth) invece hanno attivato meno di 5 adv, distribuendole però tra oltre 1000 editori. Si nota poi una grossa spaccatura tra i brand che hanno pianificato su meno di 700 publisher (24 su 33) e quelli che ne hanno scelti più di 1500 (6 su 33). Nello spazio “di mezzo” si sono posizionati solo 3 marchi. Publisher e distribuzione In questa mole di editori coinvolti dalle strategie pubblicitarie dei brand dell’automotive, è Youtube ad assorbire più campagne. Escludendo la piattaforma di Google, che ormai fa storia a sé, non salta all’occhio la predominanza di un particolare verticale di riferimento, con i siti di motori che si alternano a quelle di lifestyle, di cinema, di sport, di tec-nologia e generalisti. In molte destinazioni lo share of voice è quasi esclusiva di un solo brand, ma c’è forte competizione sui portali che più strizzano l’occhio al b2c, come calciomercato.com, repubblica.it, e su alcuni verticali, come ve-raclasse.it, infomotori.com, kijiji.it e quattroruote.it. Volkswagen ha dimostrato di tenere alta l’intensità delle sue campagne con uno share of voice medio – per le 15 destinazioni con rilevante sov in cui è presente – del 39%.   Link articolo ufficiale DailyNet (9 aprile 2018)

L’utilizzo di Internet in Italia nel 2017: l’analisi di comScore

preview

  L’utilizzo di Internet in Italia nel 2017: l’analisi di comScore   Sono 38,6 milioni con una crescita del 3% gli Italiani che si collegano alla rete. Oltre la metà degli stessi si connette sia tramite Desktop che tramite Smartphone mentre il 30% utilizza solamente dispositivi mobili. Sono 8 le properties che raggiungono oltre la metà della popolazione on-line: dietro agli Over The Top, Mondadori e L’espresso i primi gruppi italiani per penetrazione Due minuti su tre sono trascorsi sulla Rete da Mobile   Milano, 12 febbraio 2017 A dicembre 2017 sono stati 38,6 milioni gli italiani che hanno effettuato l’accesso a Internet, in crescita del 3% rispetto al mese di dicembre 2016 grazie soprattutto agli accessi da device mobili (31 milioni di visitatori Unici), che superano coloro che accedono tramite desktop (27 milioni). Il 51% – pari a 19,7 milioni – ha effettuato l’accesso a Internet sia tramite desktop sia tramite mobile, facendo registrare alla componente multi-piattaforma un crescita del 10% rispetto a dicembre 2016. In forte calo coloro che accedono solamente attraverso il Desktop (-27%), mentre sempre più numerose sono le persone che accedono ad internet esclusivamente attraverso device mobili (11,4 milioni di utenti, con una crescita del 25% rispetto allo scorso anno) che rappresentano il 30% della total digital population (numero che sale al 37% nella fascia d’età 18-24 anni). Sono 8 le properties che vantano una reach superiore al 50%; Gruppo Mondadori è il primo gruppo editoriale italiano con 26 milioni di utenti unici mensili (+10%) mentre Mediaset, tra le top 8, fa registrare  la maggiore crescita (+22%) in termini di Total Digital Population rispetto a dicembre 2016 (trainata + 34% dagli accessi mobile). Il Gruppo Editoriale Espresso e Oath sono tra le top properties quelle con la componente Mobile Only più alta (15,6 milioni di utenti Mobile Only Gruppo Editoriale Espresso e 15,3 milioni di utenti Mobile Only la property Oath) I segmenti di età più giovani, tendono a ridurre fortemente l’uso del desktop. Infatti per i segmenti di età 18-24 e 25-34 le quote di utenti che accedono solamente da mobile sono rispettivamente 37% e 34%. La quota di utenti mobile only per il segmento 55+ è invece pari al 29%.  Dati di traffico Dall’analisi del totale del tempo speso per tipologia di contenuto emerge che le categorie Messaggistica/Servizi (31%), Social Media (27%) ed Entertainment (ovvero servizi di video e musica online, 18%) rappresentano ormai il 76% del totale. Le categorie Retail, Search/Navigation e Games raggiungono ognuna il 4%, News/Information e Technology ognuna il 2% mentre Business/Finance, Lifestyles e Sports sono sotto tale soglia. La crescita più significativa +24% anno su anno si è registrata sulla categoria Entertainment che assorbe il 33% del tempo trascorso in rete dalla fascia d’età 18-24. In termini di tempo speso, 2 minuti su 3 (il 74% per la fascia d’età 18-24) sono trascorsi da mobile di cui l’88% tramite App. Le top 5 Mobile App per tempo speso nel mese di dicembre 2017 (WhatsApp, Facebook, YouTube, Google Search e Instagram), rappresentano complessivamente il 68% della quota di tempo speso sul totale delle top 100 App. “I dati di fine anno confermano la tendenza ad un utilizzo sempre più maturo ed evoluto della rete  – commenta Fabrizio Angelini CEO di Sensemakers – comScore Italia. La progressiva concentrazione del traffico – soprattutto in app – e la crescita della fruizione di contenuti di intrattenimento – molte forte sulle nuove generazioni e trainata dal consumo di video on-line – sono i fenomeni che meritano particolare attenzione”.  

Monitoring di campagne e strategie

adclarity

  La meticolosità non è mai abbastanza quando in ballo ci sono gli investimenti che fanno le fortune delle aziende. Le misurazioni sono lo strumento per valutare l’efficacia di una campagna pubblicitaria online, ma non sempre bastano. Per questo motivo alcune aziende si sono predisposte di piattaforme in grado di analizzare l’attività pubblicitaria digitale dei publisher per estrarne report utili a studiare le azioni proprie e dei competitor. L’esempio è AdClarity di Biscience, capace di monitorare l’attività digitale di piu’ di 500.000 advertiser, visitando giornalmente circa 300.000 publisher in oltre 20 country e raccogliere i dati dei principali player del mercato distinguendo informazioni su mediatori coinvolti, creatività utilizzate e campagne lanciate. Una soluzione, quella dell’azienda israeliana, che Sensemakers ha reso disponibile in Italia lo scorso giugno e che Alessandra Balice, senior business development executive, ha spiegato a DailyNet durante lo scorso IAB Forum.  Qual è lo scopo di AdClarity? Il nostro obiettivo è rendere trasparenti e facilmente analizzabili le strategie di marketing in un mercato che incontra alcune difficoltà su questi punti. I dati vengono forniti attraverso una dashboard evoluta capace di restituire un’ampia panoramica sul mercato arrivando anche a stimare impression e investimenti. Come avviene l’analisi delle campagne? Analizziamo le attività pubblicitarie sui siti attraverso modelli statistici avanzati, motori di analisi semantica e crawler in grado di dire in quale slot sono apparse le creatività di qualunque tipo: da banner a video, da rich text a file html, e così via. Tutto con la massima granularità e scalabilità. Riusciamo a monitorare sia mobile sia desktop, è già disponibile anche Youtube e stiamo lavorando anche al monitoring in-app. Le informazioni che raccogliamo riguardano editori, brand, mediatori, campagne, creatività e landing page. Teniamo molto in conto i feedback che provengono dai nostri clienti e dagli attori del mercato per evolvere il prodotto e per focalizzare l’attenzione della piattaforma all’interno delle differenti country. Qual è il valore aggiunto che restituite ai vostri clienti? Aiutiamo gli advertiser e le media agency ad allocare budget sulle strategie degli stessi brand e dei clienti dei centri media, e diamo la possibilità di colmare il gap tra brand ed editori che nel programmatic sono separati di un percorso nebuloso, andando a dare informazioni sugli investimenti e sui mediatori coinvolti. Il programmatic serving occupa circa il 70% de vari step tra advertiser e publisher, e può essere molto utile sapere cosa succede all’interno di questo processo. Gli editori sono invece principalmente interessati a ricevere alert tempestivi su nuove campagne lanciate su siti competitor in particolare per i formati ad alto impatto e venduti in modalità tradizionale o programmatic direct. Che ruolo ricopre l’Italia tra le country in cui operate? L’Italia è uno dei nostri paesi di punta ed è una delle nostre country pilota insieme a India, Stati Uniti, Francia e Inghilterra quando lanciamo nuove funzionalità. Per avere una idea della nostra capacità di analisi del mercato italiano ti posso citare qualche numero relativo agli ultimi sei mesi, in questo periodo abbiamo intercettato circa 700.000 campagne associate a 160.000 brand che hanno erogato piu’ di 3 milioni di creativita’ pubblicitarie diverse. Con Sensemakers abbiamo avviato una partnership strategica per potenziare ulteriormente la nostra presenza sul mercato nei prossimi anni.   di Francesco Lattanzio 360.com (5 dicembre 2017) DailyNet (12 dicembre 2017)

IAB Forum 2017: The New Cross-platform Measurement

IAB Forum 17 comScore Angelini

Milano, 29 novembre 2017 – IAB Forum 2017 Fabrizio Angelini, CEO Sensemakers – comScore Italia –  ha presentato i dati comScore del mese di settembre sullo scenario odierno del mercato digitale 2017   In occasione dell’evento IAB Forum 2017 Fabrizio Angelini, country manager di comScore Italia ha presentato una serie di dati relativi all’attuale scenario digitale mettendo a confronto Italia e altri paesi nel mondo. Lo scenario  italiano in particolare,mostra un importante crescita Y/Y del Mobile (+17%), con una dominanza della fruizione Multi-Platform.     Il tempo speso sulle diverse piattaforme cambia a seconda delle “generazioni” I millennials (18 – 34) spendono la maggior parte del tempo totale sulle piattaforme digitali a discapito della Live TV, al contrario i baby boomers (55+), sono ancora più legati alla TV tradizionale rispetto ai dispositivi digitali.      

UpGrade Mobile Summit2017: lo scenario digitale del nuovo comsumatore

comScore

Milano, 9 novembre 2017 – UpGrade Mobile Summit 2017 Domenico Susca, Sensemakers – comScore Italia –  ha presentato i dati comScore del mese di settembre 2017   I dati comScore presentati in occasione dell’evento, mostrano una consistente crescita negli anni delle componenti Multi-Platform (+13%) e Mobile Only (+24%)  nella Total Digital Population Italiana. Il tempo speso online, è prevalentemente speso su mobile Oggi il 64% del tempo speso online in Italia viene speso su dispositivi mobili. Il dato italiano si allinea a quanto registrato a livello internazionale: dall’analisi effettuata globalmente su 13 mercati il mobile rappresenta più della metà dei minuti complessivi spesi online, come per esempio Stati Uniti (67%), Regno Unito (70%), Spagna (71%), con quote che superano il 75% in Messico, India e Indonesia. In maniera analoga, è trasversale ai diversi mercati internazionali anche il monopolio delle app: in Italia l’88% del tempo speso su internet attraverso i device mobili viene infatti trascorso all’interno di applicazioni (si attesta sull’87% ngeli Stati Uniti, 82% nel Regno Unito, 89% in Spagna), con un forte grado di concentrazione sulle app di maggior successo e penetrazione.   Fonte: comScore MMX Multiplatform e Mobile Metrix, Settembre 2017, Italia Le modalità di accesso alle singole categorie di contenuto Da un lato categorie come News, Sport e Lifestyles vedono una forte presenza di utenti che accedono esclusivamente da mobile, con percentuali superiori o vicine al 50%. Dall’altro lato, nelle categorie come Retail e Business, in cui è forte l’elemento transattivo, la componente Desktop-Only ricopre ancora un ruolo importante (oltre il 30% per entrambe). In mezzo, categorie di contenuti come Entertainment, Social Media e le stesse News, presentano reach elevate e, di conseguenza, un’alta concentrazione di utenti multi-piattaforma. In Italia, il confronto rispetto al dato di settembre 2016 evidenzia che l’aumento dell’audience mobile-only riguarda trasversalmente tutte le principali categorie di contenuto. Le maggiori crescite in punti percentuali si registrano per News (passata dal 28% al 44%), Sport (passata dal 41% al 53%), e Retail (dal 22% al 33%).   La smartphone audience italiana è più propensa al mobile shopping. Gli italiani si mostrano inclini al mobile shopping, anche rispetto ad altri Paesi europei, la cui penetrazione sulla smartphone audience si aggira intorno al 20% (Germania al 23%, Spagna al 19%, Francia al 18%). I Mobile Shopper italiani sono maggiormente concentrati nelle fasce di età tra i 18 e i 44 anni, soprattutto quelli che acquistano a frequenza maggiore, e preferiscono comprare tramite smartphone capi di abbigliamento (acquistati dal 40% dei Mobile Shopper, in crescita di 5 punti percentuali rispetto allo scorso anno), seguito dal comparto libri (30%), e consumer electronics e elettrodomestici (30%, in leggera contrazione rispetto allo scorso anno). Nonostante la crescita, esiste ancora un gap per il Mobile Commerce. Secondo un approfondimento sul Mobile Commerce condotto negli Stati Uniti (che solitamente anticipano le dinamiche digitali globali) si evidenzia come il mobile sconti ancora un ritardo nel rapporto tra il tempo trascorso sulla singola piattaforma (a vantaggio del mobile) e la spesa complessiva effettuata (a vantaggio del desktop).   Per approfondimenti SCARICA LA PRESENTAZIONE COMPLETA  

Sensemakers ricerca una nuova figura da inserire nel proprio team

sensemakers

Area:  Marketing e Comunicazione Posizione: Client Service Analyst Descrizione attività:  La figura fornirà supporto agli editori e società clienti nel mondo dei media attraverso l’erogazione di dati di digital marketing, l’interpretazione del loro valore in relazione all’attività del cliente, la preparazione e l’invio di report e analisi. La figura fornirà supporto a tali aziende attraverso tempestive ed esaurienti risposte alle domande del cliente e attraverso sessioni di training sui prodotti, e dimostrerà sensibilità agli obiettivi di business del cliente guidato dal proprio manager. Inoltre, la figura prenderà parte all’analisi dei dati di digital marketing nell’ambito dell’attività consulenziale strategica rivolta a tali clienti. Altri requisiti (lingue, ICT, etc…): capacità di lettura e interpretazione dei dati, utilizzo software proprietari e di uso comune (excel), capacità di interazione in lingua inglese, capacità di realizzazione di reportistica e analisi Per inviare la propria candidatura, scrivere a: domenico.susca@sensemakers.it oppure a: info@sensemakers.it  

ASI 2017 International Television & Video Conference

asi

ASI 2017 International Television & Video Conference Fabrizio Angelini e Antonio Pepe, rispettivamente CEO e COO di Sensemakers – ComScore Italia, parteciperanno all’evento in programma a Nizza nei giorni 8-9-10 Novembre La conferenza sarà organizzata come segue: Mercoledì 8 Novembre: Joint Session for Radio & Audio and Television & Video (15.50 – 17.30) Giovedì 9 Novembre: Innovation (9.30 – 13), The video advertising challenge (14.15 – 17.30) Venerdì 10 Novembre: The measurement challenge (9 – 12.30), A Total Video currency (13.45 – 16.30) Il programma completo qui.

IAB Forum 2017 – BORN DIGITAL

iab

L’edizione 2017 di IAB Forum, dal tema “BORN DIGITAL” è prevista per i giorni mercoledì 29 e giovedì 30 novembre 2017, presso MiCo Ala Nord, Milano. Tra i vari interventi previsti per le due giornate in sala silver , ci sarà quello di Gian Fulgoni (CEO e Co-Fondatore comScore). L’intervento, a tema “The New Cross-platform Measurement” è previsto per il giorno mercoledì 29 novembre alle ore 9.55. Disponibile qui l’agenda completa del “Convegno Istituzionale – Sala Silver”.   IAB FORUM 2017 -BORN DIGITAL- MiCo Ala Nord Milano  

19 ottobre 2017 – Presentato il libro di Pier Luigi Celli

presentazione libro

Notturni inquieti: l’insonnia della ragione genera manager Pier Luigi Celli Milano 19 ottobre 2017   L’ultimo lavoro editoriale di Pier Luigi Celli (presidente di Sensemakers), dal titolo “Notturni Inquieti: l’insonnia della ragione genera manager”, è stato presentato il giorno 19 ottobre 2017 a milano presso la sala Buzzati. Sono intervenuti come relatori: Monica Maggioni (Presidente di RAI), Francesco Caio (consigliere per lo sviluppo delle reti MiSe), Francesco Soda (Dean di SDA Bocconi Schoool of Management) moderati da Nadio Delai (Presidente Ermeneia). Presenti più di 200 ospiti all’evento.  

Upgrade Mobile Summit 2017: “Il Nuovo Darwinismo Digitale”

Il Nuovo Darwinismo Digitale

Il team di Sensemakers sarà presente  all’evento Upgrade Mobile Summit 2017: “Il Nuovo Darwinismo Digitale”, dove Domenico Susca (Senior consultant & client insight per  Sensemakers e comScore Italia), parlerà in rappresentanza di comScore. “L’utente digitale svelato: chi è, cosa fa davvero, il nuovo consumatore” il tema dell’intervento di Domenico Susca. Il tema del summit del 9 novembre 2017 sarà quello delle nuove tecnologie digitali (payment, gestione dei dati, audio e video advertising) con un focus particolare sul mobile e dalle opportunità da esso offerte.  L’evento si svolgerà mercoledì 9 novembre a Milano,presso l’auditorium Gaber – Grattacielo Pirelli , piazza Duca D’Aosta, 3, Milano.   Maggiori informazioni sull’evento qui    

19 ottobre 2017, Milano – Presentazione libro “Notturni inquieti”

Presentazione Libro Notturni Inquieti Pier Luigi Celli Sensemakers

Pier Luigi Celli, presidente di Sensemakers presenterà il suo ultimo lavoro “Notturni inquieti – L’insonnia della ragione genera manager“, libro sui rapporti umani e manageriali in azienda. In questa occasione ne discuteranno: Pier Luigi Celli, presidente di Sensemakers Francesco Caio, Consigliere per lo Sviluppo Delle reti del MISE Giuseppe Soda, Dean in SDA Bocconi School of Management Monica Maggioni, Presidente Rai. Modera: Nadio Delai, presidente ermeneia L’evento si svolgerà giovedì 19 ottobre a Milano,presso la sala Buzzati , via Eugenio Balzan 3, Milano    

Engage Conference: “The New Video Experience”

The New Video Experience

Il team di Sensemakers sarà presente  all’evento Engage Conference su “The New Video Experience”, dove Fabrizio Angelini (CEO Sensemakers e Conutry Manager per comScore Italia) parlerà in rappresentaza di comScore. Il tema della conferenza dell’11 ottobre 2017 sarà quello dell’impatto e dell’evoluzione del video nella comunicazione pubblicitaria digitale e multimediale.  L’evento si svolgerà mercoledì 11 ottobre a Milano,presso Auditorium IULM , via Carlo Bo’ 7, Milano   Maggiori informazioni dell’evento qui    

comScore – Al dmexco presentato il “Global Mobile Report”

img

Ben Martin presenta al dmexco il “comScore Global Mobile Report”    In data 14 settembre 2017 è stato presentato, presso il dmexco il “Global Mobile Report” di comScore da Ben Martin (Global Marketing Insights Director in comScore). Webinar – Martedì 3 ottobre 2017 (ore 15) In questa occasione la presentazione vertirà su alcuni temi quali: Panoramica dell’ecosistema Mobile in 14 mercati Lo stato del consumo/utilizzo di applicazioni Come gli utenti “Mobile Only” cambiano i modelli di consumo digitale Le implicazioni del mobile su comportamenti e categorie di consumo Le categorie dominanti in termini di tempo speso per ognuna di esse Atteggiamenti nel download delle app e le aree di crescita all’interno del consumo di app Sfide e opportunità per la crescita mobile   Possibilità di iscriversi al Webinar  

dmexco 2017 – Digital Marketing EXposition COnference

dmexco

Il team di Sensemakers sarà presente all’evento dmexco 2017 – “The Global Business and Innovation Platform”. DMEXCO (Digital Marketing EXposition COnference) è una esposizione internazionale per l’industria digitale che si svolge ogni anno a Colonia. Nata nel 2009, rappresenta oggi uno dei più importanti punti di incontro per le aziende digitali, e concentra tutti i più importanti attori del settore, dai “top player” alle nuove start-up. Combina una sezione fieristica, che ospita oltre un migliaio di espositori (tra cui tutti i principali brand del digital), e un programma di conferenze internazionali (con oltre 500 speaker distribuiti su due giorni), per dare la possibilità ai professionisti del settore di scoprire le tendenze emergenti e i potenziali business del futuro nel mondo del digitale. Nel 2016 hanno partecipato 50.700 visitatori, con una crescita del +343% rispetto al 2009, e la presenza di 1013 espositori in oltre 90.000 mq di spazio espositivo. Secondo le stime degli organizzatori, tra gli espositori le categorie più rappresentate sono Brand di vendita al dettaglio/mail (16%), Media/Informazione/Editori (15%), Elettronica ICT/Consumer (13%), Servizi finanziari / Assicurazioni / Consulenza (9%). La sezione congressuale ha visto intervenire in 7 sale (saranno 9 nell’edizione 2017) più di 570 top manager delle principali aziende digital, per un totale di 250 ore di programma. L’edizione 2017 si svolgerà il 13 e 14 settembre a Colonia.     Tutti i dettagli su: dmexco.com    

Huawei sfida Samsung e Apple: 3/4 utenti smartphone scelgono Android

img

I dati di giugno 2017 mostrano che il Samsung Galaxy S8 è lo smartphone più acquistato negli ultimi 30 giorni, ma Huawei è presente con 5 differenti modelli nella top 10 dei nuovi device. Sistema operativo, disponibilità di applicazioni, funzionalità multimediali e social i motivi principali che guidano la scelta di acquisto. Minor importanza per i costi.   Milano, 31 agosto 2017. Nel mercato degli smartphone, Huawei è il brand che registra la maggiore crescita in termini di utenti (+413% in due anni) e lancia la sfida ai leader di mercato Samsung (al 37,5% della smartphone audience italiana) e Apple (18,7%). Tra i fattori critici di successo per i brand, la capacità di dotare gli utenti di dispositivi performanti che permettano di svolgere attività social e multimediali, in crescita costante rispetto all’anno scorso. Questa la fotografia scattata da Mobilens di comScore, in occasione di IFA, in merito all’acquisto di dispositivi mobili di nuova generazione relativa al mese di giugno 2017. Smartphone e sistemi operativi in Italia In Italia, a giugno 2017 il 74,4% dei possessori di telefoni cellulari possiede uno smartphone, dato questo che ha registrato una crescita progressiva se si osserva il medesimo nello stesso mese del 2015 (60%) e dello scorso anno (70%). Considerando la sola smartphone audience italiana, composta da 34 milioni di utenti, Android mantiene la leadership con il 73,5% (era al 69,7% nello stesso mese del 2016), seguito da Apple/iOS con una quota di mercato pari al 18,7% (nel 2016 al 17,9%). Il calo di Microsoft al 6,9% (era al 10,5% un anno fa) e la lenta scomparsa di altri sistemi operativi (tra cui BlackBerry), complessivamente intorno all’1%, bene illustrano la posizione di forza dei due leader del mercato, in particolare Android, che può anche beneficiare di una crescente fidelizzazione: degli utenti Android che intendono cambiare dispositivo solo l’11% ha dichiarato di voler passare a piattaforma iOS (erano 13,5% a giugno 2016), a fronte del 19.6% di utenti iOS pronti a fare il percorso inverso (contro il 15,3% di un anno fa). Dall’altro lato, la stessa Android si prepara ad accogliere gli utenti con dispositivi di vecchia generazione prossimi ad un upgrade, che nel 75% dei casi sceglierebbero proprio il sistema operativo di casa Google. Quote di mercato dei brand: Samsung ancora leader, Apple stabile e Huawei in crescita a tripla cifra Prendendo in considerazione la ripartizione delle quote di mercato dei singoli brand sulla smartphone audience italiana, Samsung detiene ancora il primato con il 37,5% (ma in calo rispetto al 41,9% di giugno 2016), seguito da Apple (18,7%), e Huawei con il 16,3% che raddoppia il numero di utenti dell’anno scorso, e registra un +413% su scala biennale. Seguono Nokia (che perde 3,6 punti percentuali in un anno), LG, Wiko e Asus, che raggiungono complessivamente il 14,5% della quota di mercato.   Smartphone acquistati negli ultimi 30 giorni: Android il sistema operativo più scelto, Samsung e Huawei i brand più acquistati A giugno 2017 risultano 1,7 milioni gli utenti che dichiarano di aver acquistato un nuovo smartphone negli ultimi 30 giorni. Tra questi il 79% sceglie un dispositivo con sistema operativo Android, mentre il 18,6% sceglie un dispositivo Apple/iOS, con Microsoft ferma al 2,2%. I brand più acquistati sono ancora Samsung (32,1%), Huawei (20,7%) e Apple (18,6%). Top ten dei modelli acquistati negli ultimi 30 giorni: Samsung Galaxy S8 il più acquistato, Huawei con 5 modelli tra i primi dieci Da un lato Samsung dà una prova di forza con il Samsung Galaxy S8, modello più acquistato a giugno 2017 (4,1% sul totale dei nuovi dispositivi), e altri due dispositivi, Galaxy J5 (3,7%) e Galaxy S7 (2,6%) tra i primi quattro modelli. Dall’altro lato è Huawei a lanciare la sfida, piazzando nella top 10 dei device più acquistati 5 differenti modelli (dal P9 Lite, secondo con il 3,8%, ai fortunati P8 Lite, anche in versione 2017, passando per i più recenti P10 Lite e P10 Plus). Primo dei due modelli Apple presenti nella top 10 è l’iPhone 5s 16GB, che con il 2,5% si posiziona al quinto posto, davanti al più recente iPhone 7 32GB al 2,1%. Il dato sugli ultimi 30 giorni conferma quindi la preferenza degli italiani per i brand leader di mercato, e ancora la forte crescita della casa cinese. Analizzando il costo dei nuovi smartphone, oltre un quinto degli acquirenti ha speso più di 400 €, mentre il per 17% degli utenti il costo del nuovo dispositivo era compreso nella fascia tra i 170 € e i 249 €. A seguire, con il 15,2%, la fascia tra i 125 € e i 169 €. Tra i criteri decisivi nel processo di acquisto di un nuovo smartphone, il sistema operativo rappresenta il principale driver che guida la scelta (49%), mentre al secondo posto per importanza attribuita (43,8%) si posiziona la disponibilità di App presenti per il modello desiderato (in crescita rispetto al 41,8% dello scorso anno). Le considerazioni legate ai costi rivestono invece un minor peso per gli intervistati, che in percentuale minore rispetto allo scorso anno attribuiscono un alto grado d’importanza a costo specifico del piano dati (36,6% a giugno 2017 vs 43,6% di giugno 2016), prezzo del dispositivo (32,9% vs 36,7%) e costo mensile complessivo del servizio (30,6% vs 34,8%). Caratteristiche degli smartphone in Italia: schermi da 5” in su, crescita della risoluzione delle fotocamere, in particolare le frontali Gli smartphone acquistati negli ultimi 30 giorni, hanno dimensioni dello schermo comprese tra i 5’’ e i 5,5’’ per il 43,7% dei casi, e superiori ai 5,5’’ nel 27,9% dei casi. La tendenza a schermi sempre più grandi viene confermata prendendo in considerazione l’intera smartphone audience italiana, che fa registrare le maggiori crescite in termini di utenti per gli schermi oltre i 5,5” (+69%), e per quelli compresi tra i 5’’ e i 5,5’’ (+57% rispetto a giugno 2016), che rappresentano ormai la gran parte degli smartphone (utilizzati dal 40,1% degli utenti). In calo del 3% invece il numero di chi possiede un dispositivo con dimensioni dello schermo tra

Le dieci sfide nel digitale secondo Comscore

Comscore

Milano, 29 agosto 2017. comScore ha pubblicato il proprio report “Top Ten Burning Issues in Digital”. Reso disponibile al pubblico attraverso un download gratuito, il report fornisce il punto di vista di comScore sui temi, sulle problematiche e sulle tendenze più importanti che stanno influenzando le valutazioni sul digitale da parte di chi vende e compra spazi pubblicitari nell’ambito del più ampio ecosistema media a livello globale. È possibile scaricare una copia del report “Top Ten Burning Issues in Digital” qui: www.comscore.com Sebbene il report presenti dati relativi agli Stati Uniti, i temi e le sfide descritti hanno rilevanza per tutti i mercati internazionali. Colmare il divario tra TV e Digitale. La pianificazione cross-piattaforma ha bisogno di utilizzare per TV e Digitale metriche coerenti e comparabili, e che siano basate sul medesimo standard in termini di opportunity-to-see (OTS). Snodo cruciale è il video digitale, che da un lato estende la reach dei contenuti televisivi, dall’altro introduce nuove forme native digitali. Ma la comparazione cross-mediale introduce un elemento di complessità per il digitale, in particolare a causa dell’incidenza di non-viewable impressions e Traffico Non Valido (IVT), che impattano sullo standard dell’OTS. Perché la pubblicità digitale possa competere con quella televisiva, sarà necessario rendere la sua supply-chain più trasparente. L’utilizzo di segmenti di audience avanzati. La pianificazione media sta andando oltre i semplici età e genere per definire i target di riferimento, introducendo segmentazioni basate su dati comportamentali. Questo avviene già da diverso tempo nel mondo digitale e, grazie ai big data e all’evoluzione tecnologica, assistiamo ad uno spostamento verso la stessa modalità di acquisto delle audience anche nel settore televisivo e cross-piattaforma. Tale pianificazione apre la strada all’utilizzo dei segmenti di audience avanzati come base per ogni tipo di schermo. La monetizzazione su mobile. Al mobile oggi corrispondono i due terzi del tempo speso sui media digitali, ma per i publisher è ancora complicato monetizzarli, soprattutto per via della frammentazione dei media e delle complessità di misurazione tipiche dell’ambiente mobile. Affrontare le sfide nella misurazione del mobile con una maggiore standardizzazione nelle implementazioni (su cui anche IAB si è mossa) darà da un lato maggior peso nella contrattazione ai media digitali. Dall’altro garantirà agli inserzionisti dati migliori per pianificazioni più efficienti. La misurazione delle audience deduplicate. Oltre a includere gli utenti di siti e mobile app sui diversi device, la misurazione delle audience deduplicate di un editore deve tenere conto anche dei suoi contenuti distribuiti su social media e piattaforme di distribuzione di video e news. comScore lavora a stretto contatto con queste piattaforme per poter attribuire correttamente agli editori il traffico erogato, e permettere loro di dimostrare il proprio valore agli inserzionisti. Marketing cross-device Nell’ottica di un approccio multi-piattaforma nell’interazione con il consumatore finale, diventa sempre più importante una visione olistica del consumo mediatico delle persone. Fino a oggi questo è stato ostacolato dalla presenza di fonti dati differenti e dalle diverse metodologie di unificazione cross-device. Facendo luce su questi elementi, i marketer potranno integrare con successo i dati a livello di persona all’interno del proprio business. Le sfide del Programmatic Il programmatic sta affrontando sfide inattese: utenti sovra-targetizzati, a spese di audience più ampie necessarie per far crescere il brand. Oppure problemi legati alla qualità dell’inventory in termini di Brand Safety o Traffico Non Valido. Dall’altra parte, per gli editori la distribuzione di inventory a prezzi troppo bassi può produrre una pressione complessiva sul prezzo dell’inventory premium. Aumenta però la propensione degli inserzionisti a pagare un sovrapprezzo per apparire in un ambiente di qualità, beneficiando così di un “effetto alone”. È necessario quindi un utilizzo disciplinato degli strumenti di controllo in fase pre-bid e della verifica post-bid, come comScore validated Campaign Essentials, per assicurarsi che inserzionisti ed editori ottengano il massimo valore dai propri investimenti. Andare oltre la viewability Nella valutazione di una campagna digitale la viewability rappresenta l’elemento iniziale da tenere in considerazione per comprendere se una impression ha avuto l’opportunità di essere vista. Ma per comprendere se una campagna ha la possibilità di conseguire un impatto, è necessario focalizzare l’attenzione su metriche come la reach e frequency delle campagne, e l’impatto su attitudini e comportamenti dei consumatori. Traffico Non Valido La presenza di grandi botnets mina la fiducia nell’intero ecosistema dell’advertising digitale, soprattutto nel caso di Traffico Non Valido (IVT) sofisticato, più difficile da identificare. La situazione peggiora per le inventory dal valore più elevato, poiché l’IVT tende a concentrarsi in prossimità dei CPM più elevati, come nel caso delle inventory video. Dal momento che gli indici d’ascolto televisivi si stanno evolvendo per includere le inventory video digitali, l’incapacità di identificare e rimuovere l’IVT da questa inventory può condurre a significativi errori nel calcolo degli indici d’ascolto. Da qui emerge la necessità di metodologie avanzate per la rilevazione e la rimozione del Traffico Non Valido. Il valore dell’attenzione L’utilizzo del concetto di “attenzione” e del tempo speso in prossimità del contenuto è un tema caro agli editori premium. Gli inserzionisti che si accontentano di cercare le impressions ed i click al CPM più basso si espongono a impression di scarsa qualità, siti dalla bassa capacità di coinvolgimento, e ambienti potenzialmente non in linea con i valori che il brand intende esprimere. Le metriche di attenzione possono e devono venire prese in considerazione nella valutazione dell’inventory, e si deve tornare a guardare alla qualità degli ambienti mediatici. I modelli di attribuzione L’attribuzione del valore ai singoli elementi di un piano marketing è una componente sempre più significativa nella misurazione dell’efficacia di una campagna, e intende superare gli approcci semplicistici del “first-click” o “last-click”. L’adozione di sofisticati modelli multi-touch può indicare ciò che realmente funziona e permettere ai marketers di allocare in modo più efficiente il proprio budget, per di più effettuando ottimizzazioni in-flight con strumenti di attribuzione predittiva.

IAB Seminar Programmatic: “Data, Transparency and Quality”

iab

Il team di Sensemakers sarà presente al completo allo IAB Seminar su Programmatic e Marketing Automation. Il Programmatic Advertising si conferma nel 2016 uno dei principali driver di crescita della pubblicità online: grazie a un sapiente utilizzo di dati, creatività e tecnologia, permette di massimizzare l’efficienza delle campagne coinvolgendo gli utenti giusti con messaggi rilevanti, ovunque essi siano, su qualsiasi canale, al prezzo ideale. La Marketing Automation, in rapida evoluzione grazie al ruolo sempre più importante dei dati, aiuta le aziende a convertire i contatti in clienti e a gestire in modo efficiente la relazione con gli stessi e con i prospect. Tanti i trend e le best practice che verranno approfonditi con approccio didattico e formativo – con l’obiettivo di fornire a tutti gli advertiser uno scenario esaustivo sulle enormi opportunità offerte da questo segmento di mercato. Maggiori informazioni e l’agenda dell’evento qui L’evento si svolgerà martedì 4 luglio a Milano, dalle 9.45 alle 16.10 presso MiCo Ala Nord, via Gattamelata 5, Milano