Sensemakers

Engage Conference: “The New Video Experience”

The New Video Experience

Il team di Sensemakers sarà presente  all’evento Engage Conference su “The New Video Experience”, dove Fabrizio Angelini (CEO Sensemakers e Conutry Manager per comScore Italia) parlerà in rappresentaza di comScore. Il tema della conferenza dell’11 ottobre 2017 sarà quello dell’impatto e dell’evoluzione del video nella comunicazione pubblicitaria digitale e multimediale.  L’evento si svolgerà mercoledì 11 ottobre a Milano,presso Auditorium IULM , via Carlo Bo’ 7, Milano   Maggiori informazioni dell’evento qui    

comScore – Al dmexco presentato il “Global Mobile Report”

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Ben Martin presenta al dmexco il “comScore Global Mobile Report”    In data 14 settembre 2017 è stato presentato, presso il dmexco il “Global Mobile Report” di comScore da Ben Martin (Global Marketing Insights Director in comScore). Webinar – Martedì 3 ottobre 2017 (ore 15) In questa occasione la presentazione vertirà su alcuni temi quali: Panoramica dell’ecosistema Mobile in 14 mercati Lo stato del consumo/utilizzo di applicazioni Come gli utenti “Mobile Only” cambiano i modelli di consumo digitale Le implicazioni del mobile su comportamenti e categorie di consumo Le categorie dominanti in termini di tempo speso per ognuna di esse Atteggiamenti nel download delle app e le aree di crescita all’interno del consumo di app Sfide e opportunità per la crescita mobile   Possibilità di iscriversi al Webinar  

dmexco 2017 – Digital Marketing EXposition COnference

dmexco

Il team di Sensemakers sarà presente all’evento dmexco 2017 – “The Global Business and Innovation Platform”. DMEXCO (Digital Marketing EXposition COnference) è una esposizione internazionale per l’industria digitale che si svolge ogni anno a Colonia. Nata nel 2009, rappresenta oggi uno dei più importanti punti di incontro per le aziende digitali, e concentra tutti i più importanti attori del settore, dai “top player” alle nuove start-up. Combina una sezione fieristica, che ospita oltre un migliaio di espositori (tra cui tutti i principali brand del digital), e un programma di conferenze internazionali (con oltre 500 speaker distribuiti su due giorni), per dare la possibilità ai professionisti del settore di scoprire le tendenze emergenti e i potenziali business del futuro nel mondo del digitale. Nel 2016 hanno partecipato 50.700 visitatori, con una crescita del +343% rispetto al 2009, e la presenza di 1013 espositori in oltre 90.000 mq di spazio espositivo. Secondo le stime degli organizzatori, tra gli espositori le categorie più rappresentate sono Brand di vendita al dettaglio/mail (16%), Media/Informazione/Editori (15%), Elettronica ICT/Consumer (13%), Servizi finanziari / Assicurazioni / Consulenza (9%). La sezione congressuale ha visto intervenire in 7 sale (saranno 9 nell’edizione 2017) più di 570 top manager delle principali aziende digital, per un totale di 250 ore di programma. L’edizione 2017 si svolgerà il 13 e 14 settembre a Colonia.     Tutti i dettagli su: dmexco.com    

Huawei sfida Samsung e Apple: 3/4 utenti smartphone scelgono Android

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I dati di giugno 2017 mostrano che il Samsung Galaxy S8 è lo smartphone più acquistato negli ultimi 30 giorni, ma Huawei è presente con 5 differenti modelli nella top 10 dei nuovi device. Sistema operativo, disponibilità di applicazioni, funzionalità multimediali e social i motivi principali che guidano la scelta di acquisto. Minor importanza per i costi.   Milano, 31 agosto 2017. Nel mercato degli smartphone, Huawei è il brand che registra la maggiore crescita in termini di utenti (+413% in due anni) e lancia la sfida ai leader di mercato Samsung (al 37,5% della smartphone audience italiana) e Apple (18,7%). Tra i fattori critici di successo per i brand, la capacità di dotare gli utenti di dispositivi performanti che permettano di svolgere attività social e multimediali, in crescita costante rispetto all’anno scorso. Questa la fotografia scattata da Mobilens di comScore, in occasione di IFA, in merito all’acquisto di dispositivi mobili di nuova generazione relativa al mese di giugno 2017. Smartphone e sistemi operativi in Italia In Italia, a giugno 2017 il 74,4% dei possessori di telefoni cellulari possiede uno smartphone, dato questo che ha registrato una crescita progressiva se si osserva il medesimo nello stesso mese del 2015 (60%) e dello scorso anno (70%). Considerando la sola smartphone audience italiana, composta da 34 milioni di utenti, Android mantiene la leadership con il 73,5% (era al 69,7% nello stesso mese del 2016), seguito da Apple/iOS con una quota di mercato pari al 18,7% (nel 2016 al 17,9%). Il calo di Microsoft al 6,9% (era al 10,5% un anno fa) e la lenta scomparsa di altri sistemi operativi (tra cui BlackBerry), complessivamente intorno all’1%, bene illustrano la posizione di forza dei due leader del mercato, in particolare Android, che può anche beneficiare di una crescente fidelizzazione: degli utenti Android che intendono cambiare dispositivo solo l’11% ha dichiarato di voler passare a piattaforma iOS (erano 13,5% a giugno 2016), a fronte del 19.6% di utenti iOS pronti a fare il percorso inverso (contro il 15,3% di un anno fa). Dall’altro lato, la stessa Android si prepara ad accogliere gli utenti con dispositivi di vecchia generazione prossimi ad un upgrade, che nel 75% dei casi sceglierebbero proprio il sistema operativo di casa Google. Quote di mercato dei brand: Samsung ancora leader, Apple stabile e Huawei in crescita a tripla cifra Prendendo in considerazione la ripartizione delle quote di mercato dei singoli brand sulla smartphone audience italiana, Samsung detiene ancora il primato con il 37,5% (ma in calo rispetto al 41,9% di giugno 2016), seguito da Apple (18,7%), e Huawei con il 16,3% che raddoppia il numero di utenti dell’anno scorso, e registra un +413% su scala biennale. Seguono Nokia (che perde 3,6 punti percentuali in un anno), LG, Wiko e Asus, che raggiungono complessivamente il 14,5% della quota di mercato.   Smartphone acquistati negli ultimi 30 giorni: Android il sistema operativo più scelto, Samsung e Huawei i brand più acquistati A giugno 2017 risultano 1,7 milioni gli utenti che dichiarano di aver acquistato un nuovo smartphone negli ultimi 30 giorni. Tra questi il 79% sceglie un dispositivo con sistema operativo Android, mentre il 18,6% sceglie un dispositivo Apple/iOS, con Microsoft ferma al 2,2%. I brand più acquistati sono ancora Samsung (32,1%), Huawei (20,7%) e Apple (18,6%). Top ten dei modelli acquistati negli ultimi 30 giorni: Samsung Galaxy S8 il più acquistato, Huawei con 5 modelli tra i primi dieci Da un lato Samsung dà una prova di forza con il Samsung Galaxy S8, modello più acquistato a giugno 2017 (4,1% sul totale dei nuovi dispositivi), e altri due dispositivi, Galaxy J5 (3,7%) e Galaxy S7 (2,6%) tra i primi quattro modelli. Dall’altro lato è Huawei a lanciare la sfida, piazzando nella top 10 dei device più acquistati 5 differenti modelli (dal P9 Lite, secondo con il 3,8%, ai fortunati P8 Lite, anche in versione 2017, passando per i più recenti P10 Lite e P10 Plus). Primo dei due modelli Apple presenti nella top 10 è l’iPhone 5s 16GB, che con il 2,5% si posiziona al quinto posto, davanti al più recente iPhone 7 32GB al 2,1%. Il dato sugli ultimi 30 giorni conferma quindi la preferenza degli italiani per i brand leader di mercato, e ancora la forte crescita della casa cinese. Analizzando il costo dei nuovi smartphone, oltre un quinto degli acquirenti ha speso più di 400 €, mentre il per 17% degli utenti il costo del nuovo dispositivo era compreso nella fascia tra i 170 € e i 249 €. A seguire, con il 15,2%, la fascia tra i 125 € e i 169 €. Tra i criteri decisivi nel processo di acquisto di un nuovo smartphone, il sistema operativo rappresenta il principale driver che guida la scelta (49%), mentre al secondo posto per importanza attribuita (43,8%) si posiziona la disponibilità di App presenti per il modello desiderato (in crescita rispetto al 41,8% dello scorso anno). Le considerazioni legate ai costi rivestono invece un minor peso per gli intervistati, che in percentuale minore rispetto allo scorso anno attribuiscono un alto grado d’importanza a costo specifico del piano dati (36,6% a giugno 2017 vs 43,6% di giugno 2016), prezzo del dispositivo (32,9% vs 36,7%) e costo mensile complessivo del servizio (30,6% vs 34,8%). Caratteristiche degli smartphone in Italia: schermi da 5” in su, crescita della risoluzione delle fotocamere, in particolare le frontali Gli smartphone acquistati negli ultimi 30 giorni, hanno dimensioni dello schermo comprese tra i 5’’ e i 5,5’’ per il 43,7% dei casi, e superiori ai 5,5’’ nel 27,9% dei casi. La tendenza a schermi sempre più grandi viene confermata prendendo in considerazione l’intera smartphone audience italiana, che fa registrare le maggiori crescite in termini di utenti per gli schermi oltre i 5,5” (+69%), e per quelli compresi tra i 5’’ e i 5,5’’ (+57% rispetto a giugno 2016), che rappresentano ormai la gran parte degli smartphone (utilizzati dal 40,1% degli utenti). In calo del 3% invece il numero di chi possiede un dispositivo con dimensioni dello schermo tra

Le dieci sfide nel digitale secondo Comscore

Comscore

Milano, 29 agosto 2017. comScore ha pubblicato il proprio report “Top Ten Burning Issues in Digital”. Reso disponibile al pubblico attraverso un download gratuito, il report fornisce il punto di vista di comScore sui temi, sulle problematiche e sulle tendenze più importanti che stanno influenzando le valutazioni sul digitale da parte di chi vende e compra spazi pubblicitari nell’ambito del più ampio ecosistema media a livello globale. È possibile scaricare una copia del report “Top Ten Burning Issues in Digital” qui: www.comscore.com Sebbene il report presenti dati relativi agli Stati Uniti, i temi e le sfide descritti hanno rilevanza per tutti i mercati internazionali. Colmare il divario tra TV e Digitale. La pianificazione cross-piattaforma ha bisogno di utilizzare per TV e Digitale metriche coerenti e comparabili, e che siano basate sul medesimo standard in termini di opportunity-to-see (OTS). Snodo cruciale è il video digitale, che da un lato estende la reach dei contenuti televisivi, dall’altro introduce nuove forme native digitali. Ma la comparazione cross-mediale introduce un elemento di complessità per il digitale, in particolare a causa dell’incidenza di non-viewable impressions e Traffico Non Valido (IVT), che impattano sullo standard dell’OTS. Perché la pubblicità digitale possa competere con quella televisiva, sarà necessario rendere la sua supply-chain più trasparente. L’utilizzo di segmenti di audience avanzati. La pianificazione media sta andando oltre i semplici età e genere per definire i target di riferimento, introducendo segmentazioni basate su dati comportamentali. Questo avviene già da diverso tempo nel mondo digitale e, grazie ai big data e all’evoluzione tecnologica, assistiamo ad uno spostamento verso la stessa modalità di acquisto delle audience anche nel settore televisivo e cross-piattaforma. Tale pianificazione apre la strada all’utilizzo dei segmenti di audience avanzati come base per ogni tipo di schermo. La monetizzazione su mobile. Al mobile oggi corrispondono i due terzi del tempo speso sui media digitali, ma per i publisher è ancora complicato monetizzarli, soprattutto per via della frammentazione dei media e delle complessità di misurazione tipiche dell’ambiente mobile. Affrontare le sfide nella misurazione del mobile con una maggiore standardizzazione nelle implementazioni (su cui anche IAB si è mossa) darà da un lato maggior peso nella contrattazione ai media digitali. Dall’altro garantirà agli inserzionisti dati migliori per pianificazioni più efficienti. La misurazione delle audience deduplicate. Oltre a includere gli utenti di siti e mobile app sui diversi device, la misurazione delle audience deduplicate di un editore deve tenere conto anche dei suoi contenuti distribuiti su social media e piattaforme di distribuzione di video e news. comScore lavora a stretto contatto con queste piattaforme per poter attribuire correttamente agli editori il traffico erogato, e permettere loro di dimostrare il proprio valore agli inserzionisti. Marketing cross-device Nell’ottica di un approccio multi-piattaforma nell’interazione con il consumatore finale, diventa sempre più importante una visione olistica del consumo mediatico delle persone. Fino a oggi questo è stato ostacolato dalla presenza di fonti dati differenti e dalle diverse metodologie di unificazione cross-device. Facendo luce su questi elementi, i marketer potranno integrare con successo i dati a livello di persona all’interno del proprio business. Le sfide del Programmatic Il programmatic sta affrontando sfide inattese: utenti sovra-targetizzati, a spese di audience più ampie necessarie per far crescere il brand. Oppure problemi legati alla qualità dell’inventory in termini di Brand Safety o Traffico Non Valido. Dall’altra parte, per gli editori la distribuzione di inventory a prezzi troppo bassi può produrre una pressione complessiva sul prezzo dell’inventory premium. Aumenta però la propensione degli inserzionisti a pagare un sovrapprezzo per apparire in un ambiente di qualità, beneficiando così di un “effetto alone”. È necessario quindi un utilizzo disciplinato degli strumenti di controllo in fase pre-bid e della verifica post-bid, come comScore validated Campaign Essentials, per assicurarsi che inserzionisti ed editori ottengano il massimo valore dai propri investimenti. Andare oltre la viewability Nella valutazione di una campagna digitale la viewability rappresenta l’elemento iniziale da tenere in considerazione per comprendere se una impression ha avuto l’opportunità di essere vista. Ma per comprendere se una campagna ha la possibilità di conseguire un impatto, è necessario focalizzare l’attenzione su metriche come la reach e frequency delle campagne, e l’impatto su attitudini e comportamenti dei consumatori. Traffico Non Valido La presenza di grandi botnets mina la fiducia nell’intero ecosistema dell’advertising digitale, soprattutto nel caso di Traffico Non Valido (IVT) sofisticato, più difficile da identificare. La situazione peggiora per le inventory dal valore più elevato, poiché l’IVT tende a concentrarsi in prossimità dei CPM più elevati, come nel caso delle inventory video. Dal momento che gli indici d’ascolto televisivi si stanno evolvendo per includere le inventory video digitali, l’incapacità di identificare e rimuovere l’IVT da questa inventory può condurre a significativi errori nel calcolo degli indici d’ascolto. Da qui emerge la necessità di metodologie avanzate per la rilevazione e la rimozione del Traffico Non Valido. Il valore dell’attenzione L’utilizzo del concetto di “attenzione” e del tempo speso in prossimità del contenuto è un tema caro agli editori premium. Gli inserzionisti che si accontentano di cercare le impressions ed i click al CPM più basso si espongono a impression di scarsa qualità, siti dalla bassa capacità di coinvolgimento, e ambienti potenzialmente non in linea con i valori che il brand intende esprimere. Le metriche di attenzione possono e devono venire prese in considerazione nella valutazione dell’inventory, e si deve tornare a guardare alla qualità degli ambienti mediatici. I modelli di attribuzione L’attribuzione del valore ai singoli elementi di un piano marketing è una componente sempre più significativa nella misurazione dell’efficacia di una campagna, e intende superare gli approcci semplicistici del “first-click” o “last-click”. L’adozione di sofisticati modelli multi-touch può indicare ciò che realmente funziona e permettere ai marketers di allocare in modo più efficiente il proprio budget, per di più effettuando ottimizzazioni in-flight con strumenti di attribuzione predittiva.

IAB Seminar Programmatic: “Data, Transparency and Quality”

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Il team di Sensemakers sarà presente al completo allo IAB Seminar su Programmatic e Marketing Automation. Il Programmatic Advertising si conferma nel 2016 uno dei principali driver di crescita della pubblicità online: grazie a un sapiente utilizzo di dati, creatività e tecnologia, permette di massimizzare l’efficienza delle campagne coinvolgendo gli utenti giusti con messaggi rilevanti, ovunque essi siano, su qualsiasi canale, al prezzo ideale. La Marketing Automation, in rapida evoluzione grazie al ruolo sempre più importante dei dati, aiuta le aziende a convertire i contatti in clienti e a gestire in modo efficiente la relazione con gli stessi e con i prospect. Tanti i trend e le best practice che verranno approfonditi con approccio didattico e formativo – con l’obiettivo di fornire a tutti gli advertiser uno scenario esaustivo sulle enormi opportunità offerte da questo segmento di mercato. Maggiori informazioni e l’agenda dell’evento qui L’evento si svolgerà martedì 4 luglio a Milano, dalle 9.45 alle 16.10 presso MiCo Ala Nord, via Gattamelata 5, Milano  

Class CNBC: Marketing Media and Money – Rilevazione dati e ad blocking

Fabrizio Angelini

Sul lato del consumo digitale aumentano gli utenti che accedono a internet tramite mobile e che visualizzano video online. Ma lo spostamento delle audience porta anche a una concentrazione del traffico e degli investimenti pubblicitari. In merito alle tendenze sull’advertising online, la raccolta sul digitale è in crescita. Le misurazioni facilitano una maggiore trasparenza nel rapporto tra inserzionista ed editore, e soprattutto consentono a chi gestisce la campagna un controllo real-time. Il settore deve prendere consapevolezza delle metriche fondamentali per misurare l’erogazione della campagna, e imparare a gestirle in maniera organica, senza lasciarsi trasportare dall’emergenza di turno.  

Sensemakers lancia in Italia AdClarity

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Milano, 26 giugno 2017. Sensemakers – società specializzata nella consulenza su audience, comportamenti di consumo e investimenti digitali – grazie alla partnership siglata con l’azienda israeliana BiScience lancia in Italia AdClarity. AdClarity è una piattaforma di analisi competitiva degli investimenti pubblicitari on-line leader a livello mondiale attualmente operativa in 20 paesi con una copertura di oltre 500.000 editori e 750.000 investitori. La piattaforma di AdClarity fornisce la più ampia panoramica oggi disponibile sul mercato sulle strategie di investimento on-line con specifico dettaglio su formati: video e display; canali: mobile e desktop; e modalità di negoziazione: diretta e in programmatic con evidenza dei singoli mediatori. La soluzione di AdClarity è utilizzata da oltre 300 clienti nel mondo per analisi competitive volte ad individuare nuovi editori e investitori con cui lavorare per estendere la propria reach o la propria base clienti e per ricevere alert in tempo reale sulle nuove campagne in partenza. Il servizio viene fornito sia attraverso l’accesso ad una piattaforma che riporta con frequenza giornaliera raw data granulari integrabili mediante API nei sistemi di analytics dei clienti, sia attraverso un set di Dashboard personalizzabili che descrivono l’andamento e le caratteristiche di una determinata industry con evidenza dei singoli competitor. Maggiori informazini sono presenti al seguente link: https://www.sensemakers.it/adclarity “Siamo molto felici di portare sul mercato Italiano una soluzione che soddisfa un bisogno molto forte degli operatori del settore e al tempo stesso completa le nostre capacità di analisi degli investimenti pubblicitari on-line” commenta Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers. Antonio Pepe COO di Sensemakers dichiara: “Dopo circa sei mesi di sviluppo e localizzazione della soluzione sul nostro mercato, siamo confidenti che AdClarity rappresenti la migliore piattaforma di competitive intelligence in termini di copertura dei formati e degli editori misurati”

Osservatorio Internet Media: “È ora di misurarsi!”

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Il Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2016/17 dell’Osservatorio Internet Media mostrerà come, per la prima volta dopo anni di contrazione, il mercato dei Media – che include Tv, Stampa, Radio e Internet – chiuda nel 2016 in crescita (+3%) raggiungendo quota 15,8 miliardi di euro. Gli Internet Media, ossia la pubblicità online e la spesa degli utenti per contenuti Media fruiti su Pc, Smartphone, Tablet e Smart Tv connesse, crescono dell’11%. L’Internet advertising nel 2016 si conferma essere il secondo mezzo pubblicitario italiano con una quota pari al 30% del mercato, alle spalle della Tv (50%). A trainare la crescita del 2016 sono i Video, che superano abbondantemente i 500 milioni di raccolta e crescono del 41% rispetto al 2015; crescita che continuerà nel 2017 nell’intorno del +35%. Il mercato dell’advertising online risulta inoltre sempre più concentrato: gli Over The Top coprono ora il 67% degli investimenti pubblicitari online e si stima che varranno nell’intorno del 75% già nel 2017. Cambiano anche le modalità di fruizione dei contenuti: la maggior parte dei Millennials preferisce ricercare contenuti specifici, indifferentemente da dove vengano trasmessi, mentre la maggioranza degli over55 è ancora legata al palinsesto televisivo. Il Convegno si svolgerà mercoledì 14 giugno a Milano, dalle 9.15 alle 13.30 presso l’aula Carassa-Dadda, edificio BL.28, via Lambruschini 4, campus Bovisa – 20156 Milano.    

L’audience mobile in Italia aumenta di 2,5 milioni includendo nelle misurazioni gli adolescenti

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L’audience mobile in Italia aumenta di 2,5 milioni includendo nelle misurazioni gli adolescenti   Per la prima volta in Italia vengono riportati i dati sul consumo di Internet da device mobili nella fascia di età 13-17* sulle entità che abbiano implementato il tag di comScore. Gli adolescenti costituiscono una reach incrementale del 9% rispetto alla Mobile Audience maggiorenne. Milano, 22 maggio 2017 – A seguito del potenziamento metodologico e di processo che a partire da gennaio 2017 ha interessato la suite di prodotti di Audience (Mobile Metrix in particolare), comScore ha rilasciato in Italia i dati sul segmento demografico della fascia di età 13-17*, i cui comportamenti di navigazione su mobile vengono ora riportati per i siti e le app che abbiano implementato il tag di comScore. L’espansione dell’universo riportato su mobile per la prima volta evidenzia le abitudini degli utenti tra i 13 e i 17 anni che a marzo hanno navigato da mobile. A marzo 2017 sono 2,5 milioni gli utenti 13-17 anni ad accedere a Internet tramite smartphone o tablet, tali da portare l’audience mobile italiana a 30,8 milioni di utenti, costituendo una reach incrementale del 9% rispetto all’audience mobile maggiorenne. Riportando la popolazione mobile 13+ sulle entità taggate, Yahoo Answers registra il maggior numero di visitatori fra i 13 e i 17 anni (1,8 milioni di utenti, pari al 71% del segmento), davanti ai domini di Corriere (1,4 milioni) e Repubblica (1,3 milioni), che nel mese hanno raggiunto oltre metà degli adolescenti italiani su mobile. A seguire, Skuola.net e Focusjunior.it, entrambi con 1 milione di utenti 13-17 su mobile, e primi tra i siti dedicati ai giovanissimi. “Siamo particolarmente contenti di rilasciare i primi dati sulla fruizione da mobile degli adolescenti che non solo sono molto interessanti per gli investitori, ma spesso con i propri comportamenti definiscono nuovi trend che poi vengono adottati da fasce più ampie di popolazione”,  dichiara Fabrizio Angelini CEO di Sensemakers che rappresenta in esclusiva comScore in Italia. “Ancora una volta grazie alla nostra tecnologia censuaria e alla collaborazione degli editori che appongono il Tag comScore è possibile superare i limiti delle misurazioni basate sui Panel”.   * comScore non intervista né misura minorenni. L’analisi dei dati censuari anonimi di comScore viene tracciata e suddivisa in segmenti censuari per sesso ed età, e una porzione di questi dati anonimi viene attribuita al segmento demografico di età 13-17.

A marzo 2017 gli utenti Mobile-Only superano per la prima volta gli utenti Desktop-Only

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A marzo 2017 gli utenti Mobile-Only superano per la prima volta gli utenti Desktop-Only News e Lifestyles le categorie con le più alte quote di audience mobile   Le maggiori crescite in punti percentuali dell’Audience esclusivamente mobile si registrano nelle categorie News e Retail. Milano, 15 maggio 2017 – A marzo 2017, per la prima volta nella Total Digital Population italiana (37,3 milioni di visitatori unici Desktop e Mobile), si registra il sorpasso degli utenti che accedono a Internet esclusivamente tramite device mobili (9,3 milioni, pari al 25% del totale) sugli utenti che accedono solo da desktop (9,1 milioni, pari al 24%). Gli utenti multi-piattaforma rappresentano la metà della popolazione digitale italiana (51%), in crescita di 4 punti percentuali rispetto al 47% registrato a settembre 2016. Il confronto tra il dato di marzo 2017 e quello di settembre 2016 evidenzia che l’aumento dell’audience mobile-only riguarda tutte le principali categorie di contenuto. Le maggiori crescite in punti percentuali si registrano nelle categorie News (passata dal 28% al 40%), Retail (dal 22% al 33%) e Sports (dal 41% al 51%). Le singole categorie mostrano peculiarità che ne determinano le modalità di accesso ai contenuti. Da un lato categorie come News e Lifestyles raggiungono ormai l’80% della propria audience complessiva su dispositivi mobili (utenti esclusivi mobile e utenti multipiattaforma). Dall’altro lato, nelle categorie come Retail e Business, in cui è forte l’elemento transattivo, gli utenti mobile sono pari al 65% dell’audience totale, evidenziando come la componente Desktop-Only ricopra ancora un ruolo importante.  

comScore introduce la viewability gratis per rafforzare la fiducia nel mercato globale della pubblicità digitale

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comScore introduce la viewability gratis per rafforzare la fiducia nel mercato globale della pubblicità digitale   Il nuovo servizio metterà a disposizione metriche chiave per le campagne display e video erogate su piattaforme Mobile e Desktop. RESTON, VA, Stati Uniti, 26 aprile 2017 – Oggi comScore ha annunciato che intende offrire misurazioni gratuite sulla viewability ai propri clienti dei mercati globali. comScore Viewability è un’offerta di base lanciata per consentire ai compratori e ai venditori di spazi pubblicitari digitali di misurare i tassi di viewability per le rispettive inventory display, video e mobile. Si tratta di un’iniziativa elaborata per promuovere la fiducia e la trasparenza nel campo della pubblicità digitale, nonché per migliorare la comparabilità a livello cross-media. La viewability è un aspetto che ricopre un’importanza crescente nel processo di verifica delle campagne, al punto che talvolta erode i budget di misurazione a discapito di altre metriche fondamentali. La tendenza diffusa è dunque di affidarsi esclusivamente alla viewability per valutare l’efficacia delle iniziative pubblicitarie, sebbene tali metriche non siano affatto utili a determinare l’impatto complessivo delle campagne ma possono semplicemente indicare se queste siano state visualizzate o meno. Permettendo a compratori e venditori di misurare la viewability a costo zero, comScore Viewability consente ai clienti di rivolgere maggiore attenzione a metriche di performance più approfondite, quali la reach a livello di target geografico e demografico e l’impatto in termini di brand awareness, intenzione di acquisto, visite e vendite del prodotto. “La viewability è certamente cruciale, ma ha monopolizzato per troppo tempo i dibattiti di settore a spese di altre metriche altrettanto importanti,” ha commentato Dan Hess, Executive VP Products di comScore. “Crediamo sia giunto il momento di trasformare la viewability in uno standard acquisito per la pubblicità digitale e spingere il mercato a concentrarsi su un intero universo di metriche ancora più significative, al fine di ottenere misurazioni cross-platform efficaci.” comScore Viewability sarà disponibile gratuitamente a partire da questa estate sotto forma di servizio self-service comprensivo di metriche di reporting di base, erogate mediante un’interfaccia utente interamente riprogettata. Le opinioni degli esponenti del settore “La viewability è un aspetto cruciale per la creazione di un mercato interamente basato su video ad che consenta ai compratori di elaborare pianificazioni su più piattaforme per raggiungere gli obiettivi pubblicitari, poiché contribuisce a colmare il divario esistente tra digitale e TV. Questa nuova soluzione aiuterà ad ampliare l’accesso e l’utilizzo delle metriche di viewability, consentendo all’industria di destinare altrove le proprie risorse per massimizzare l’impatto delle campagne.” Lyle Schwartz, President of Investment, North America presso GroupM “IAB plaude ai continui sforzi compiuti da comScore per migliorare gli standard di viewability della pubblicità digitale. È fondamentale che il settore abbandoni gli inutili dibattiti su quali standard adottare e inizi a investire più tempo sugli aspetti realmente importanti, ovvero sulle strategie, le idee e le iniziative tese a massimizzare l’impatto delle campagne sui comportamenti di consumo. Lo standard MRC per le impression visualizzabili, dopo essere stato concordato, è stato oggetto di miglioramenti continui promossi da una partecipazione che ha coinvolto più settori. È ora che l’intero ecosistema marketing-media accetti tale realtà e inizi a concentrarsi su innovazioni più produttive, aprendo la strada ad accordi sulle modalità di misurazione delle audience e dell’engagement cross-media.” Randall Rothenberg, CEO Presso Interactive Advertising Bureau (IAB) “Trasformare la viewability in uno standard di base è di un’importanza critica per l’evoluzione della pubblicità digitale – aiuta a diminuire ulteriormente il gap tra il digitale e la TV. L’allineamento degli standard tra le diverse piattaforme permette agli advertiser di concentrarsi su metriche significative, come reach e frequency.” Alison Fennah, executive business advisor presso Interactive Advertising Bureau (IAB) Europe “Offrire al mercato l’accesso gratuito alle metriche di viewability è un passaggio fondamentale per favorire il progresso della pubblicità digitale. Ci congratuliamo con comScore per essersi fatta carico di una tale iniziativa finalizzata a promuovere la fiducia e la trasparenza nell’ambito della pubblicità digitale, col fine ultimo di ridurre il divario tra quest’ultima e le campagne televisive.” Blaise D’Sylva, Vicepresidente Media Presso Dr. Pepper Snapple Group “AOL si impegna da sempre ad aiutare investitori ed editori a costruire brand amati dalla gente e azioni dettate da metriche autentiche su più schermi. La pubblicità digitale necessita senza dubbio di più trasparenza e fiducia per centrare questi obiettivi. Siamo incoraggiati nel vedere gli sforzi intrapresi da comScore per aumentare questa trasparenza, attraverso l’accesso alla viewability per tutti. Questa iniziativa offre maggior controllo ai clienti e attira maggiori investimenti nel digitale” Tim Mahlman, President Presso AOL Platforms “La viewability è diventata lo standard sul quale si basa la compravendita digitale. In Yahoo, siamo impegnati nel fornire agli esperti di marketing un ambiente aperto e trasparente, dove possono essere in controllo nel misurare la viewability per display ad, video e native advertising. Plaudiamo comScore per aver preso l’iniziativa di rendere le misurazioni di viewability accessibili gratuitamente sulla sua piattaforma. È un passo avanti importante per tutto il settore, che aiuterà a rafforzare la fiducia degli advertiser assicurando ROI, brand safety e ad effectiveness” Tom Schmidt, Vice President of Advertising Products Presso Yahoo “Siamo lieti di vedere gli sforzi di comScore nel portare più trasparenza e responsabilità nella pubblicità digitale. Nel rendere le misurazioni di viewability accessibili a tutti, la comunità degli editori può meglio dimostrare il reale valore aggiunto che apporta ai media buyer e ai loro brand.” Kirk McDonald, President Presso PubMatic Per saperne di più su comScore Viewability Il servizio sfrutta la medesima tecnologia e tag di misurazione adoperati da comScore validated Campaign Essentials™ (vCE®), il che significa che le metriche messe a disposizione da comScore Viewability saranno allineate con i dati rilevati da vCE. vCE è accreditata dal Media Rating Council (MRC) per la viewability relativa alle impression display e video in ambienti desktop e mobile, e comprende sistemi per filtrare il traffico non valido (IVT) di tipo generale e sofisticato. comScore Viewability non è al momento accreditata. Per ricevere aggiornamenti su comScore Viewability e per saperne di più su questo prodotto, che sarà disponibile

comScore diffonde il nuovo report “La Piramide dei bisogni del Mobile”

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comScore diffonde il nuovo report “La Piramide dei bisogni del Mobile” rivelando importanti evidenze sui mobile trend globali   Dal report emerge come il Mobile rappresenti oltre il 60% dei “minuti digitali” sui mercati a livello mondiale Londra, UK, 19 aprile 2017 – comScore ha diffuso oggi il report internazionale sul mobile per il 2017 ‘La Piramide dei bisogni del Mobile’. Questo nuovo report traccia l’evoluzione globale di smartphone e tablet fino a diventare lo strumento digitale primario, rivelando comportamenti specifici per i quali queste piattaforme sono diventati importanti per la vita quotidiana dei consumatori. Il rapporto utilizza dati mobile e multi-piattaforma da 9 mercati internazionali (USA, Canada, Regno Unito, Spagna, Italia, Brasile, Messico, Cina e Indonesia) per dimostrare tendenze di pubblico e di consumo, insieme a differenze locali nel panorama digitale. Per scaricare una copia del rapporto, si prega di visitare: www.comscore.com/mobile-hierarchy “La quota dominante del tempo digitale rappresentato dal mobile a livello globale evidenzia la necessità di una misurazione in grado di catturare tutte le forme di attività su questi dispositivi,” dichiara Will Hodgman, vice president of international di comScore. “Questo report sottolinea l’importanza della demografia, del consumo di app e delle tendenze comportamentali specifiche per paese che gli editori, gli inserzionisti e le agenzie necessitano di valutare in modo efficace per l’audience mobile in un mondo multi-piattaforma. Siamo entusiasti di espandere questa precisa misura per Mobile su un numero ancora maggiore di mercati durante il 2017”. Il report, basato su dati provenienti dalla suite di soluzioni mobile e multi-piattaforma di comScore, copre le tendenze chiave del Mobile, tra le quali l’utilizzo di app, la demografia e l’accesso multi-piattaforma su categorie come – tra le altre – Social Media, Dating, Retail, Banking e Travel. Alcune delle evidenze chiave contenute in “La Piramide dei bisogni del Mobile” I dispositivi mobili rappresentano oltre il 60% di tutti i minuti digitali in tutti i 9 mercati studiati, e fino al 91% del totale in Indonesia. Le App dominano il tempo speso per smartphone e tablet, rappresentando oltre l’80% dei minuti via mobile in tutti i mercati studiati. La quota di consumatori che abbandonano il desktop varia sensibilmente a seconda del luogo: dal solo 7% del Regno Unito, fino al 70% dell’Indonesia. Il pubblico Mobile-Only comprende sorprendentemente utenti appartenenti a tutte le fasce demografiche. Il comportamento sui Social Media si è spostato verso i contenuti. In Spagna, la condivisione di link a siti web è cresciuta dell’11% nel 2016, rispetto ad un calo del 3% nella pubblicazione di status personali. La comodità del Mobile ha fatto sì che le audience per le categorie ad alto valore – come quelle Banking e Travel – abbiano superato i problemi di sicurezza fino a sorpassare il desktop in molti mercati. La classifica delle Top App è dominata da grandi player internazionali, ma le differenze locali hanno un impatto. App di messaggistica come WhatsApp, Facebook Messenger, Wechat, QQ, Instant Messenger e Line, rappresentano quasi 1 minuto su 7 per alcuni mercati non statunitensi, e hanno portato a un calo della messaggistica SMS standard. Per scaricare il report “La Piramide dei bisogni del Mobile”, si prega di visitare il sito www.comscore.com/mobile-hierarchy. Per ulteriori informazioni su come comScore può aiutare ad avere successo in un mondo mobile-first, contatta l’indirizzo www.comscore.com/contact o visita www.comscore.com/mobile.  

12 aprile 2017, Milano – Engage: “Programmatic Day 2017”

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Programmatic Day è il principale evento in Italia dedicato al Programmatic Advertising e alle opportunità offerte dall’applicazione delle tecnologie data-driven alle strategie pubblicitarie. Rivolto principalmente ad aziende, editori, agenzie e centri media, Programmatic Day offre la migliore occasione in Italia per approfondire i vantaggi e i campi di applicazione del Programmatic Advertising attraverso l’incontro con esperti italiani e internazionali. Il programma del Programmatic Day prevede una serie di momenti dedicati all’analisi dello scenario di mercato, alla definizione degli obiettivi perseguibili attraverso l’ad-tech, degli strumenti disponibili in Italia e della misurazione dei risultati. Il Convegno si svolge mercoledì 12 aprile a Milano, dalle 9.15 alle 13.30 presso il Multisala Orfeo, viale Coni Zugna 50    

A febbraio 2017 Gruppo Mondadori è il principale editore digitale italiano

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A febbraio 2017 Gruppo Mondadori è il principale editore digitale italiano. Gruppo Editoriale Espresso primo sull’Audience Mobile   Negli ultimi 6 mesi la maggiore crescita della Audience mobile è stata invece registrata dalla property RAI che ha raddoppiato i visitatori unici dallo scorso settembre Milano, 4 aprile 2017 – A febbraio 2017 continua la crescita delle Audience digitali in Italia trainata dagli utenti che accedono a Internet attraverso terminali mobili (28,2 milioni di visitatori unici) ormai allineati a quanti accedono tramite desktop (28,4 milioni). Sono ora il 24% del totale gli utenti che si collegano alla Rete esclusivamente mediante un device mobile, in aumento del 15% nell’ultimo anno, mentre gli utenti che accedono solo da desktop nello stesso periodo sono diminuiti del 24%. Il Ranking comScore Top 20 multi-piattaforma di febbraio 2017, evidenzia che le prime 10 properties vantano una reach complessiva superiore al 50% con Mondadori che rappresenta il primo editore digitale italiano e, insieme a Mediaset e Yahoo, consente alla concessionaria Mediamond di raggiungere oltre 30 milioni di visitatori unici una penetrazione superiore all’80%. Il report, basato su dati provenienti dalla suite di soluzioni mobile e multi-piattaforma di comScore, copre le tendenze chiave del Mobile, tra le quali l’utilizzo di app, la demografia e l’accesso multi-piattaforma su categorie come – tra le altre – Social Media, Dating, Retail, Banking e Travel. Il Gruppo Editoriale Espresso rappresenta invece la prima property italiana per numero di utenti su mobile (17,9 milioni), mentre i siti della RAI sono quelli ad aver registrato la maggiore crescita degli utenti mobile nell’ultimo semestre, avendone raddoppiato il numero dallo scorso settembre.  

Lo sviluppo del servizio vCE Campaign Measurement di comScore punta ad aumentare trasparenza e responsabilità nel digital advertising

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Lo sviluppo del servizio vCE Campaign Measurement di comScore punta ad aumentare trasparenza e responsabilità nel digital advertising   Prevenzione delle Frodi Pubblicitarie Sofisticate, Reporting Esteso e Promozione dell’Accreditamento di Terze Parti hanno aumentato la fiducia tra inserzionisti, agenzie ed editori Milano, 2 marzo 2017 – comScore ha annunciato oggi importanti innovazioni nello sviluppo della propria multi-piattaforma olistica che offre la misurazione dell’advertising, validated Campaign Essentials ™ (vCE®). I miglioramenti includono la protezione contro le frodi sofisticate, nuovi accreditamenti del settore, reporting globale esteso e reporting per Facebook, Instagram e il network di partner di Facebook, con una user experience notevolmente migliorata. Questi miglioramenti di vCE affrontano direttamente la crescente necessità di trasparenza nell’ecosistema della pubblicità digitale, consentendo agli inserzionisti di essere sicuri che i loro investimenti nelle campagne stiano raggiungendo il pubblico in target. Risolvere questo problema di fiducia nella pubblicità digitale aiuta anche a spianare la strada per la misurazione cross-piattaforma comparabile tra le campagne digitali e televisive. “Il messaggio era chiaro al recente Leadership Forum annuale di IAB: i principali inserzionisti richiederanno sempre più verifiche affidabili delle campagne da parte di terze parti”, ha detto Dan Hess, executive vice president of products di comScore. “Dopo aver aperto la strada in questo mercato, siamo lieti di condividere i nostri continui progressi nell’accreditamento MRC, nella copertura del reporting, nel rilevamento delle frodi, e nella misurazione mobile e nell’usabilità – rafforzando la posizione di vCE come una soluzione avanzata e completa per il settore.” “L’ANA è molto soddisfatta della continua evoluzione di comScore per affrontare le esigenze di misurazione e rilevamento delle frodi dell’ecosistema del marketing”, ha dichiarato Bob Liodice, presidente e amministratore delegato della Association of National Advertisers. “Siamo impressionati dal continuo sviluppo di strumenti sofisticati che elevano la fiducia dei marketers consentendo un miglioramento del processo decisionale”. Con un unico tag integrato, vCE fornisce metriche complete sulla validazione di campagne e audience – quali consegna in target demografico, GRP (Gross Rating Points) validati, visibilità, traffico non valido (IVT) e brand safety – per campagne display e video su desktop e piattaforme mobile. Protezione dalle frodi sofisticate Attraverso un team di analisi dati focalizzato sulla IVT e altre forme di frodi sulla pubblicità digitale, comScore continua ad espandere le sue capacità uniche per rilevare e filtrare tali attività. Mentre il rilevamento dell’IVT generale richiede solo una lista nera standard di IVT noti al settore, comScore applica informatica forense sofisticata per identificare forme precedentemente sconosciute di IVT che possono gonfiare o offuscare il traffico. Nel 4° trimestre 2016, ad esempio, la Sophisticated IVT (SIVT) ha rappresentato l’86% di tutto l’IVT rilevato e filtrato da comScore, a sottolineare l’importanza fondamentale per il settore di una rilevazione SIVT efficace.   comScore ha recentemente ricevuto l’accreditamento per il rilevamento SIVT e la filtrazione del traffico da desktop e web mobile sia per vCE che per Media Metrix®, rendendola la prima azienda a fornire una filtrazione SIVT accreditata da MRC nella misurazione sia del contenuto che della campagna.   “Il nostro rapporto di lunga data con comScore ha posto le basi per le garanzie di viewability e consegna all’audience che siamo stati in grado di mettere in atto lavorando con gli editori”, ha detto Heather Dumford, global marketing director for media and advertising technology di Conagra Brands. “Siamo stati in grado di costruire su queste fondamenta per continuare a reprimere il traffico non valido e migliorare la qualità complessiva degli annunci, entrambi sono compiti essenziali che ci aiutano a raggiungere il pubblico giusto e i nostri obiettivi di business”. Funzionalità di reporting estese comScore continua a estendere le capacità di vCE a livello globale, recentemente con l’aggiunta della funzione verifica del raggiungimento del target della pubblicità via mobile in Canada, Regno Unito e Spagna. Ciò va ad integrare la misurazione globale di validazione dell’erogazione delle campagne mobile, in termini di viewability, IVT generale e sofisticata, consegna geografica, e brand safety.   Inoltre, con il miglioramento del reporting di vCE per Facebook, ora comScore può rilevare metriche di visibilità chiave per gli annunci pubblicati su Facebook, Instagram e gli editori esterni nella Facebook Audience Network. comScore e Facebook stanno attualmente lavorando per allargare questa partnership aggiungendo la verifica del target demografico delle campagne per gli Stati Uniti attraverso queste properties di Facebook, con altri mercati che seguiranno durante il 2017.* Innovazione tecnologica a beneficio di editori, inserzionisti e fornitori di servizi comScore ha anche concentrato gli sforzi di sviluppo di vCE su un sostanziale miglioramento di produttività, prestazioni e facilità d’uso per i clienti nell’ecosistema dell’advertising.   A differenza di altre soluzioni che richiedono tag multipli per raccogliere tutte le metriche della campagna, comScore fornisce un singolo tag di misurazione olistica che raccoglie metriche di targeting e validazione dell’erogazione su desktop e dispositivi mobile, siti web e app, per formati video e display. Ciò riduce l’onere della messa in atto e l’impatto negativo sulle performance delle implementazioni multiple di tag.   Nel gennaio 2017 comScore ha anche rilasciato una versione aggiornata del kit di sviluppo software (SDK) per semplificare ulteriormente la strumentazione in-app e migliorare la copertura per le campagne mobile.   Infine, comScore sta migliorando la user experience di vCE attraverso lo sviluppo di una nuova interfaccia di reporting. Questa nuova interfaccia utente rende più facile per i clienti monitorare e ottimizzare le campagne in atto facendo emergere rapidamente le metriche più importanti relativamente a editori, posizionamenti e strategie. Esso permette inoltre agli utenti di utilizzare facilmente le norme vCE per confrontare il rendimento della campagna con i benchmark di settore. comScore prevede di mettere la nuova interfaccia a disposizione dei clienti entro l’inizio del secondo trimestre. Certificazioni del settore recenti e riconoscimenti per vCE comScore ha una lunga storia di collaborazione con organismi di controllo di terze parti per ricevere la certificazione per i suoi prodotti. Recentemente, comScore ha annunciato il rinnovo della certificazione da parte di ABC per la misurazione della display viewability, con ulteriori revisioni in corso per la video viewability e l’anti-frode. Inoltre, comScore ha ottenuto il sigillo di

Pier Luigi Celli nuovo Presidente di Sensemakers

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Pier Luigi Celli nuovo Presidente di Sensemakers   L’ex Direttore Generale di Rai è da oggi Presidente della società milanese che misura i comportamenti digitali e nuovi stili di consumo dei media e rappresenta comScore in Italia. Milano, 23 gennaio 2017 – Pier Luigi Celli è il nuovo Presidente di Sensemakers, realtà che rappresenta in esclusiva comScore in Italia, operatore leader mondiale nella fornitura di servizi di consulenza e prodotti in ambito “digital” basati sull’analisi e l’interpretazione dei dati relativi alla navigazione, al comportamento e alle caratteristiche degli utenti della rete. “Siamo molto felici di annunciare la nomina di Pier Luigi Celli”, dichiara Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers. “Una figura di riferimento con uno straordinario bagaglio di competenze e esperienza nel mondo dei media. Il supporto di Pier Luigi sarà fondamentale per interpretare correttamente i radicali cambiamenti in atto nel settore”. Celli, classe 1942, dopo la laurea in Sociologia all’Università di Trento ha iniziato a maturare significative esperienze come responsabile della gestione, organizzazione e formazione delle risorse umane in grandi gruppi, quali Eni, Rai, Omnitel, Olivetti ed Enel. Il bagaglio manageriale acquisito nella gestione di grandi aziende con business così complessi e diversificati, gli ha poi permesso nel 1998 di tornare in Rai come Direttore Generale. Dopo aver ricoperto a inizio anni 2000 ruoli fondamentali nello start up di nuove attività per la telefonia mobile – Wind e Omnitel – è stato per tre anni Responsabile della Direzione Corporate Identity di Unicredito Italiano (oggi Unicredit) per poi passare nel 2005 all’Università LUISS Guido Carli come Direttore Generale. Nel 2013 diventa Senior Advisor Corporate Identity – Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Unipol e nel 2014 Senior Advisor dell’Amministratore Delegato in Poste Italiane. “É evidente a tutti che il sistema dei media stia evolvendo con un tasso di innovazione e trasformazione tecnologica mai sperimentato prima”, dichiara Pier Luigi Celli. “Credo tuttavia sia fondamentale gestire questa crescente complessità armonizzandola con i principi fondamentali della comunicazione e con le evoluzioni organizzative e manageriali che essa richiede. Assumo il nuovo incarico con grande interesse, il settore dei media con la progressiva integrazione tra i mezzi di comunicazione è assolutamente strategico per il Paese e l’impegno di un operatore leader come comScore può aumentarne il grado di efficienza”. “Siamo davvero lieti che Pier Luigi abbia assunto la carica di Presidente di Sensemakers con cui esiste una collaborazione solidissima e ormai pluriennale” dichiara Gian Fulgoni, CEO di comScore. “La sua grande esperienza nei media e la sua profonda conoscenza delle dinamiche economiche e sociali del Paese ci aiuteranno a sviluppare la nostra presenza in Italia che è uno dei nostri mercati chiave”.  

Samsung e Apple guidano il mercato smartphone in Italia. Ma Huawei è il player con la maggiore crescita: +140%

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comScore scatta la foto dello scenario del mercato mobile italiano in occasione di IFA Samsung e Apple guidano il mercato smartphone in Italia. Ma Huawei è il player con la maggiore crescita: +140%   Nel comparto smartphone, Android è scelto dal 69,5% della audience, con iOS al 17,7% e Microsoft al 10,7%. In aumento il numero dei nuovi acquisti (1,4 milioni di persone è in possesso di un nuovo smartphone nel mese di maggio 2016 rispetto ai 1,2 milioni di maggio 2015). Tra i brand Huawei (+140%) fa registrare la maggiore crescita anno su anno in termini di utenti. Milano, 2 settembre 2016 – Gli italiani acquistano smartphone con dimensioni maggiori (soprattutto tra i 5 e i 6 pollici) e fotocamere sempre più potenti. Lo smartphone si configura sempre più come mezzo per attività diverse dalla telefonata: in crescita gli utenti che vedono video, condividono foto e ascoltano musica tramite il proprio dispositivo. Samsung è il brand più diffuso (con una quota del 42,4% della smartphone audience), seguito da Apple (17,7%), ma è Huawei a registrare la crescita più elevata in termini di utenti: +140%. Questa la fotografia scattata da Mobilens di comScore, in occasione di IFA, in merito all’acquisto di dispositivi mobili di nuova generazione relativa al mese di maggio 2016. Smartphone e sistemi operativi in Italia Nel mercato italiano dei telefoni cellulari, gli smartphone hanno raggiunto a maggio 2016 il 68,7% di penetrazione, con 30,6 milioni di utenti, numero che registra una crescita del 17% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Limitandosi ai soli smartphone, il mercato italiano è dominato da Android, installato sui dispositivi del 69,5% della smartphone audience (67,6% nel 2015), seguito da Apple/iOS, con una quota di mercato pari al 17,7% (17,2% nel 2015), e Microsoft, oltre la soglia del 10% ma in calo rispetto all’11,1% dello scorso anno. Tali quote di mercato dovrebbero rimanere stabili nel corso dei prossimi mesi. Una volta scelto, il sistema operativo rappresenta un elemento fidelizzante, e a dimostrarlo sono le intenzioni di acquisto degli utenti smartphone che dichiarano di voler effettuare un upgrade del proprio dispositivo nei prossimi sei mesi: solo il 13% degli utenti Android dichiara di voler passare a piattaforma Apple, e il 16% degli utenti Apple è disposto a fare il percorso inverso. Si può invece immaginare un effetto cannibalizzazione dei dispositivi non-smartphone: oltre la metà (53%) di coloro che possiedono un telefono cellulare di vecchia generazione e intenzionati a un prossimo upgrade, dichiarano la preferenza per Android nel momento del passaggio a uno smartphone. Quota di mercato dei singoli brand: Samsung mantiene la fetta maggiore ma è Huawei il brand che ha fatto segnare la crescita maggiore Analizzando le quote di mercato dei brand nella smartphone audience, Samsung detiene il 42,4% di quota, che la colloca al di sopra di Apple (17,7%) e Nokia (8,9%), quest’ultima in calo e incalzata dall’outsider Huawei, arrivato all’8,1% di quota di mercato e in crescita del 140% nell’ultimo anno. Dispositivi mobili acquistati: 1,4 milioni di utenti hanno acquistato uno smartphone nel mese di maggio Gli utenti che hanno acquistato uno smartphone nel corso di maggio 2016 sono pari a 1,4 milioni (sono stati 1,2 milioni nello stesso mese del 2015), il 75% dei quali ha optato per Android come SO, con Apple/iOS a seguire al 18,2% e Microsoft al 5,2%. Samsung si conferma il brand di smartphone più diffuso anche negli ultimi acquisti (33,8%), mentre i dispositivi Apple sono stati poco meno di un quinto del totale (18,2%), a seguire Huawei con il 14,7% e LG con il 6,6%. Top ten degli smartphone più acquistati: Apple e Samsung dominano la classifica ma Huawei P8 Lite è il più popolare Otto dei primi dieci smartphone più acquistati a maggio 2016 sono dispositivi Samsung o Apple, in linea con il dato che li posiziona come primi due produttori del mercato smartphone, anche se il più acquistato in assoluto (con il 6,7% del totale acquisti) è stato il Huawei P8 Lite. Seguono iPhone 6s (4,8%) e 5s (4,4%), Samsung Galaxy J5 (3,1%) e S6 (2,7%). Gli ultimi dispositivi Apple dotati di schermo di grandi dimensioni come l’Iphone 6 Plus non appaiono ancora nelle prime posizioni. Quasi 4 acquirenti su 5 hanno speso oltre 400 € per il nuovo smartphone (19,2%), segue la fascia di chi ha speso tra i 170 € e i 249 € (18,6%). Se si analizzano le caratteristiche dei nuovi smartphone, si può osservare come ci si sta spostando verso dispositivi con display di maggiori dimensioni e con caratteristiche più potenti. A maggio 2016 oltre metà degli utenti (54,4%) ha acquisito dispositivi con display compreso tra i 5″ e i 6″, mentre nello stesso mese dello scorso anno erano al 27,9% a fronte del 58,4% che aveva acquisito un nuovo smartphone tra con display compreso tra i 4″ e i 5″. Uno cambiamento analogo si assiste anche nella risoluzione della fotocamera. I nuovi smartphone acquistati a maggio 2016 vedono per la maggior parte fotocamere comprese tra i 12 e i 14 Megapixel (39,7%, erano al 12,3% nel 2015), seguiti dalle fotocamere con risoluzione tra 8 e 10 Megapixel (28,9%, erano al 41,7% nel 2015). La motivazione della ricerca di caratteristiche più potenti nei nuovi dispositivi può essere individuata, oltre alla maggiore disponibilità e alle fisiologiche evoluzioni del prodotto, nell’utilizzo che gli utenti fanno del proprio smartphone, che si configura sempre più come strumento per attività diverse dalla classica telefonata. Sono infatti quasi 16 milioni gli utenti che dichiarano di aver guardato video o contenuti televisivi sul proprio dispositivo (in crescita del 17% rispetto a maggio 2015 e pari al 52% della smartphone audience), oltre 13 milioni (43%) coloro che da un lato hanno condiviso foto o video con amici, parenti e conoscenti (crescita del 14% in termini di utenti) e dall’altro hanno ascoltato musica (in crescita dell’11%).

Shopping via Smartphone: il fashion è il settore più amato dagli Italiani

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I dati dell’indagine comScore Mobile Advisor mostrano come cresca in Italia ed Europa l’acquisto di beni e servizi via smartphone, ormai nelle tasche di un numero sempre maggiore di consumatori.   Il fashion è il settore che ne beneficia di più: abbigliamento e accessori sono i prodotti maggiormente acquistati online nel primo trimestre 2016; seguono gli articoli di elettronica di consumo e i libri fisici.   Il browser mobile supera le app come tipologia di accesso preferita dagli utenti nell’esperienza di acquisto tramite smartphone.     Milano, 19 luglio 2016 – “Gli italiani utilizzano sempre più lo smartphone per fare shopping“, commenta Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers e rappresentante di comScore in Italia. “Secondo le ultime rilevazioni che abbiamo condotto con comScore MobiLens e Mobile Advisor sugli acquisti via Mobile nel primo trimestre 2016, analizzando gli italiani sopra i 13 anni che possiedono uno smartphone, ben 8,6 milioni hanno acquistato prodotti e servizi via mobile nel mese di aprile 2016. E la loro percentuale sul totale dei possessori di smartphone è passata dal 24,4% di aprile 2015 al 28,3% di quest’anno”.   A beneficiare della maggiore propensione degli Italiani agli acquisti via smartphone è il settore del fashion. Abbigliamento e accessori sono i prodotti che più Mobile Shopper hanno dichiarato di aver acquistato ad aprile 2016 (oltre il 35% degli utenti).   Sul podio anche i prodotti di elettronica, acquistati da un Mobile Shopper su tre, e i libri fisici, che tengono con il 28% di utenti che ne hanno acquistato almeno uno nel corso del mese.   A seguire biglietti (24%), prodotti per la cura personale (19,8%), buoni regalo (17,4%), giocattoli e biglietti aerei (entrambi 12,3%), articoli per sport e fitness (11,5%) e hotel al 10%. Il contesto europeo Il dato italiano sul Mobile Shopping si inserisce all’interno di un quadro generale europeo in crescita. I numeri sul panorama mobile rilasciati da comScore Mobile Advisor evidenziano le differenze esistenti a livello di adozione dello smartphone nel continente europeo, esaminando anche l’utilizzo di applicazioni e browser per compiere acquisti da mobile.   Nonostante una penetrazione dello smartphone (pari al 68,7%) relativamente inferiore agli altri Paesi EU5, l’Italia è il mercato con il tasso di crescita maggiore in assoluto, con un aumento del 13,4% del numero di utenti possessori di smartphone rispetto al mese di aprile 2015.   In Francia e Germania si registrano le percentuali di possessori di smartphone più elevate nei mercati EU5; nel mese di aprile 2016, le loro audience hanno infatti toccato quota 80%.   Ma se i dati sul possesso di smartphone risultano particolarmente elevati, gli europei si sono imposti anche come assidui Mobile Shopper. Nel Regno Unito, gli utenti smartphone che hanno anche effettuato almeno un acquisto online sono stati oltre un terzo nel mese di aprile, seguiti proprio dall’Italia. Spesso, i Mobile Shopper scelgono di compiere acquisti da app o browser. Sebbene l’utilizzo di applicazioni nel complesso costituisca la componente principale del consumo di contenuti da mobile, gli utenti che hanno acquistato da browser sono risultati superiori a quelli che hanno completato la transazione da app, in tutti e cinque i mercati nel mese di aprile. Nei mercati EU5, infatti, oltre il 60% dei mobile shopper che ha compiuto acquisti online ha scelto di farlo visitando i relativi siti da browser mobile. Regno Unito e Germania hanno però registrato la più elevata incidenza di acquisti da app, con percentuali pari rispettivamente a 59,3 e 52,1%. La capacità di quantificare la crescita dello smartphone come canale commerciale è un aspetto importante per i retailer al fine di ottimizzare l’esperienza in funzione della piattaforma e massimizzare l’interazione da parte della audience di riferimento. 

Il Mobile traina la crescita delle audience degli editori italiani

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Crescita a doppia cifra per tutte le principali testate italiane: non solo quotidiani, ma anche le piattaforme web dei principali broadcaster (Rai e Mediaset) fanno segnare un aumento delle audience connesse da smartphone e tablet rispettivamente del +39% e  +48% nell’ultimo anno.   Milano, 23 Giugno 2016 – Continua la crescita del mobile nella fruizione di contenuti editoriali online; ad Aprile 2016 sono 25 milioni i lettori via smartphone e tablet in aumento del 18% rispetto all’anno precedente. É quanto rilevato dall’ultima analisi di comScore, società leader nella misurazione del mondo digitale e nella web analytics a livello mondiale, che ha pubblicato uno studio sull’andamento delle audience di alcuni grandi editori italiani, che da oltre un anno hanno attivato le soluzioni di misurazione “multipiattaforma”, grazie all’installazione del tag di tracciamento comScore, mantenendo un perimetro di rilevazione costante.   I dati evidenziano una crescita significativa delle audience complessive (dal 9% di Banzai al 31% de ilfattoquotidiano.it) dovuta al forte aumento degli accessi da dispositivi mobili che aumentano le opportunità di contatto in ambito digitale  piuttosto che cannibalizzare le audience desktop. Gli editori selezionati fanno, infatti, registrare una crescita delle audience che accedono ai loro contenuti da dispositivi mobili, in una percentuale che oscilla tra il 29% (Banzai) e il 56% (ilfattoquotidiano.it), incremento decisamente superiore a quello medio rilevato sull’audience mobile in Italia, pari al 18%. Questa nuova forma di consumo risulta ancora più accentuata se si osserva il media mix dei device utilizzati per l’accesso ai contenuti. Nel mese di aprile 2016, infatti, la percentuale di chi accede ai contenuti degli editori esaminati solo attraverso un dispositivo mobile (ovvero esclusivamente tramite smartphone e/o tablet) è generalmente più alta di quella di chi accede sia con un device mobile che con un Desktop (la cosiddetta “componente multipiattaforma”) e di quella di chi accede soltanto mediante il Desktop. Su base annua la dinamica è più significativa con le audience mobile only che aumentano in un range dal 36% al 126% e quelle esclusivamente desktop che si riducono in un range dal -5% al -27%. “Lo spostamento delle audience sui device mobili è un fenomeno in accelerazione di cui comScore misura l’esatta dimensione. – afferma Fabrizio Angelini, comScore Italia – La capacità di riattribuire agli editori originali il traffico proveniente dalla navigazione browsing in-app di terze parti sia sui social network, sia sulle piattaforme di content delivery network come Facebook Instant Articles e Accelerated Mobile Pages di Google consente di valutare appieno l’impatto del mobile. Ora che i trend sono chiari dovranno emergere nuovi modelli di monetizzazione dei siti web ed efficaci strategie pubblicitarie a beneficio della sostenibilità economica degli editori. L’utilizzo del nostro tag è assolutamente gratuito e il numero di editori misurati è in continuo aumento”.