Sensemakers

NEWS

adclarity

Monitoring di campagne e strategie

adclarity

 

La meticolosità non è mai abbastanza quando in ballo ci sono gli investimenti che fanno le fortune delle aziende. Le misurazioni sono lo strumento per valutare l’efficacia di una campagna pubblicitaria online, ma non sempre bastano. Per questo motivo alcune aziende si sono predisposte di piattaforme in grado di analizzare l’attività pubblicitaria digitale dei publisher per estrarne report utili a studiare le azioni proprie e dei competitor. L’esempio è AdClarity di Biscience, capace di monitorare l’attività digitale di piu’ di 500.000 advertiser, visitando giornalmente circa 300.000 publisher in oltre 20 country e raccogliere i dati dei principali player del mercato distinguendo informazioni su mediatori coinvolti, creatività utilizzate e campagne lanciate. Una soluzione, quella dell’azienda israeliana, che Sensemakers ha reso disponibile in Italia lo scorso giugno e che Alessandra Balice, senior business development executive, ha spiegato a DailyNet durante lo scorso IAB Forum. 

Qual è lo scopo di AdClarity?

Il nostro obiettivo è rendere trasparenti e facilmente analizzabili le strategie di marketing in un mercato che incontra alcune difficoltà su questi punti. I dati vengono forniti attraverso una dashboard evoluta capace di restituire un’ampia panoramica sul mercato arrivando anche a stimare impression e investimenti.

Come avviene l’analisi delle campagne?

Analizziamo le attività pubblicitarie sui siti attraverso modelli statistici avanzati, motori di analisi semantica e crawler in grado di dire in quale slot sono apparse le creatività di qualunque tipo: da banner a video, da rich text a file html, e così via. Tutto con la massima granularità e scalabilità. Riusciamo a monitorare sia mobile sia desktop, è già disponibile anche Youtube e stiamo lavorando anche al monitoring in-app. Le informazioni che raccogliamo riguardano editori, brand, mediatori, campagne, creatività e landing page. Teniamo molto in conto i feedback che provengono dai nostri clienti e dagli attori del mercato per evolvere il prodotto e per focalizzare l’attenzione della piattaforma all’interno delle differenti country.

Qual è il valore aggiunto che restituite ai vostri clienti?

Aiutiamo gli advertiser e le media agency ad allocare budget sulle strategie degli stessi brand e dei clienti dei centri media, e diamo la possibilità di colmare il gap tra brand ed editori che nel programmatic sono separati di un percorso nebuloso, andando a dare informazioni sugli investimenti e sui mediatori coinvolti. Il programmatic serving occupa circa il 70% de vari step tra advertiser e publisher, e può essere molto utile sapere cosa succede all’interno di questo processo. Gli editori sono invece principalmente interessati a ricevere alert tempestivi su nuove campagne lanciate su siti competitor in particolare per i formati ad alto impatto e venduti in modalità tradizionale o programmatic direct.

Che ruolo ricopre l’Italia tra le country in cui operate?

L’Italia è uno dei nostri paesi di punta ed è una delle nostre country pilota insieme a India, Stati Uniti, Francia e Inghilterra quando lanciamo nuove funzionalità. Per avere una idea della nostra capacità di analisi del mercato italiano ti posso citare qualche numero relativo agli ultimi sei mesi, in questo periodo abbiamo intercettato circa 700.000 campagne associate a 160.000 brand che hanno erogato piu’ di 3 milioni di creativita’ pubblicitarie diverse. Con Sensemakers abbiamo avviato una partnership strategica per potenziare ulteriormente la nostra presenza sul mercato nei prossimi anni.

 

di Francesco Lattanzio

360.com (5 dicembre 2017)
DailyNet (12 dicembre 2017)

ARTICOLI CORRELATI