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A marzo 2017 gli utenti Mobile-Only superano per la prima volta gli utenti Desktop-Only

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A marzo 2017 gli utenti Mobile-Only superano per la prima volta gli utenti Desktop-Only News e Lifestyles le categorie con le più alte quote di audience mobile   Le maggiori crescite in punti percentuali dell’Audience esclusivamente mobile si registrano nelle categorie News e Retail. Milano, 15 maggio 2017 – A marzo 2017, per la prima volta nella Total Digital Population italiana (37,3 milioni di visitatori unici Desktop e Mobile), si registra il sorpasso degli utenti che accedono a Internet esclusivamente tramite device mobili (9,3 milioni, pari al 25% del totale) sugli utenti che accedono solo da desktop (9,1 milioni, pari al 24%). Gli utenti multi-piattaforma rappresentano la metà della popolazione digitale italiana (51%), in crescita di 4 punti percentuali rispetto al 47% registrato a settembre 2016. Il confronto tra il dato di marzo 2017 e quello di settembre 2016 evidenzia che l’aumento dell’audience mobile-only riguarda tutte le principali categorie di contenuto. Le maggiori crescite in punti percentuali si registrano nelle categorie News (passata dal 28% al 40%), Retail (dal 22% al 33%) e Sports (dal 41% al 51%). Le singole categorie mostrano peculiarità che ne determinano le modalità di accesso ai contenuti. Da un lato categorie come News e Lifestyles raggiungono ormai l’80% della propria audience complessiva su dispositivi mobili (utenti esclusivi mobile e utenti multipiattaforma). Dall’altro lato, nelle categorie come Retail e Business, in cui è forte l’elemento transattivo, gli utenti mobile sono pari al 65% dell’audience totale, evidenziando come la componente Desktop-Only ricopra ancora un ruolo importante.  

comScore introduce la viewability gratis per rafforzare la fiducia nel mercato globale della pubblicità digitale

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comScore introduce la viewability gratis per rafforzare la fiducia nel mercato globale della pubblicità digitale   Il nuovo servizio metterà a disposizione metriche chiave per le campagne display e video erogate su piattaforme Mobile e Desktop. RESTON, VA, Stati Uniti, 26 aprile 2017 – Oggi comScore ha annunciato che intende offrire misurazioni gratuite sulla viewability ai propri clienti dei mercati globali. comScore Viewability è un’offerta di base lanciata per consentire ai compratori e ai venditori di spazi pubblicitari digitali di misurare i tassi di viewability per le rispettive inventory display, video e mobile. Si tratta di un’iniziativa elaborata per promuovere la fiducia e la trasparenza nel campo della pubblicità digitale, nonché per migliorare la comparabilità a livello cross-media. La viewability è un aspetto che ricopre un’importanza crescente nel processo di verifica delle campagne, al punto che talvolta erode i budget di misurazione a discapito di altre metriche fondamentali. La tendenza diffusa è dunque di affidarsi esclusivamente alla viewability per valutare l’efficacia delle iniziative pubblicitarie, sebbene tali metriche non siano affatto utili a determinare l’impatto complessivo delle campagne ma possono semplicemente indicare se queste siano state visualizzate o meno. Permettendo a compratori e venditori di misurare la viewability a costo zero, comScore Viewability consente ai clienti di rivolgere maggiore attenzione a metriche di performance più approfondite, quali la reach a livello di target geografico e demografico e l’impatto in termini di brand awareness, intenzione di acquisto, visite e vendite del prodotto. “La viewability è certamente cruciale, ma ha monopolizzato per troppo tempo i dibattiti di settore a spese di altre metriche altrettanto importanti,” ha commentato Dan Hess, Executive VP Products di comScore. “Crediamo sia giunto il momento di trasformare la viewability in uno standard acquisito per la pubblicità digitale e spingere il mercato a concentrarsi su un intero universo di metriche ancora più significative, al fine di ottenere misurazioni cross-platform efficaci.” comScore Viewability sarà disponibile gratuitamente a partire da questa estate sotto forma di servizio self-service comprensivo di metriche di reporting di base, erogate mediante un’interfaccia utente interamente riprogettata. Le opinioni degli esponenti del settore “La viewability è un aspetto cruciale per la creazione di un mercato interamente basato su video ad che consenta ai compratori di elaborare pianificazioni su più piattaforme per raggiungere gli obiettivi pubblicitari, poiché contribuisce a colmare il divario esistente tra digitale e TV. Questa nuova soluzione aiuterà ad ampliare l’accesso e l’utilizzo delle metriche di viewability, consentendo all’industria di destinare altrove le proprie risorse per massimizzare l’impatto delle campagne.” Lyle Schwartz, President of Investment, North America presso GroupM “IAB plaude ai continui sforzi compiuti da comScore per migliorare gli standard di viewability della pubblicità digitale. È fondamentale che il settore abbandoni gli inutili dibattiti su quali standard adottare e inizi a investire più tempo sugli aspetti realmente importanti, ovvero sulle strategie, le idee e le iniziative tese a massimizzare l’impatto delle campagne sui comportamenti di consumo. Lo standard MRC per le impression visualizzabili, dopo essere stato concordato, è stato oggetto di miglioramenti continui promossi da una partecipazione che ha coinvolto più settori. È ora che l’intero ecosistema marketing-media accetti tale realtà e inizi a concentrarsi su innovazioni più produttive, aprendo la strada ad accordi sulle modalità di misurazione delle audience e dell’engagement cross-media.” Randall Rothenberg, CEO Presso Interactive Advertising Bureau (IAB) “Trasformare la viewability in uno standard di base è di un’importanza critica per l’evoluzione della pubblicità digitale – aiuta a diminuire ulteriormente il gap tra il digitale e la TV. L’allineamento degli standard tra le diverse piattaforme permette agli advertiser di concentrarsi su metriche significative, come reach e frequency.” Alison Fennah, executive business advisor presso Interactive Advertising Bureau (IAB) Europe “Offrire al mercato l’accesso gratuito alle metriche di viewability è un passaggio fondamentale per favorire il progresso della pubblicità digitale. Ci congratuliamo con comScore per essersi fatta carico di una tale iniziativa finalizzata a promuovere la fiducia e la trasparenza nell’ambito della pubblicità digitale, col fine ultimo di ridurre il divario tra quest’ultima e le campagne televisive.” Blaise D’Sylva, Vicepresidente Media Presso Dr. Pepper Snapple Group “AOL si impegna da sempre ad aiutare investitori ed editori a costruire brand amati dalla gente e azioni dettate da metriche autentiche su più schermi. La pubblicità digitale necessita senza dubbio di più trasparenza e fiducia per centrare questi obiettivi. Siamo incoraggiati nel vedere gli sforzi intrapresi da comScore per aumentare questa trasparenza, attraverso l’accesso alla viewability per tutti. Questa iniziativa offre maggior controllo ai clienti e attira maggiori investimenti nel digitale” Tim Mahlman, President Presso AOL Platforms “La viewability è diventata lo standard sul quale si basa la compravendita digitale. In Yahoo, siamo impegnati nel fornire agli esperti di marketing un ambiente aperto e trasparente, dove possono essere in controllo nel misurare la viewability per display ad, video e native advertising. Plaudiamo comScore per aver preso l’iniziativa di rendere le misurazioni di viewability accessibili gratuitamente sulla sua piattaforma. È un passo avanti importante per tutto il settore, che aiuterà a rafforzare la fiducia degli advertiser assicurando ROI, brand safety e ad effectiveness” Tom Schmidt, Vice President of Advertising Products Presso Yahoo “Siamo lieti di vedere gli sforzi di comScore nel portare più trasparenza e responsabilità nella pubblicità digitale. Nel rendere le misurazioni di viewability accessibili a tutti, la comunità degli editori può meglio dimostrare il reale valore aggiunto che apporta ai media buyer e ai loro brand.” Kirk McDonald, President Presso PubMatic Per saperne di più su comScore Viewability Il servizio sfrutta la medesima tecnologia e tag di misurazione adoperati da comScore validated Campaign Essentials™ (vCE®), il che significa che le metriche messe a disposizione da comScore Viewability saranno allineate con i dati rilevati da vCE. vCE è accreditata dal Media Rating Council (MRC) per la viewability relativa alle impression display e video in ambienti desktop e mobile, e comprende sistemi per filtrare il traffico non valido (IVT) di tipo generale e sofisticato. comScore Viewability non è al momento accreditata. Per ricevere aggiornamenti su comScore Viewability e per saperne di più su questo prodotto, che sarà disponibile

comScore diffonde il nuovo report “La Piramide dei bisogni del Mobile”

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comScore diffonde il nuovo report “La Piramide dei bisogni del Mobile” rivelando importanti evidenze sui mobile trend globali   Dal report emerge come il Mobile rappresenti oltre il 60% dei “minuti digitali” sui mercati a livello mondiale Londra, UK, 19 aprile 2017 – comScore ha diffuso oggi il report internazionale sul mobile per il 2017 ‘La Piramide dei bisogni del Mobile’. Questo nuovo report traccia l’evoluzione globale di smartphone e tablet fino a diventare lo strumento digitale primario, rivelando comportamenti specifici per i quali queste piattaforme sono diventati importanti per la vita quotidiana dei consumatori. Il rapporto utilizza dati mobile e multi-piattaforma da 9 mercati internazionali (USA, Canada, Regno Unito, Spagna, Italia, Brasile, Messico, Cina e Indonesia) per dimostrare tendenze di pubblico e di consumo, insieme a differenze locali nel panorama digitale. Per scaricare una copia del rapporto, si prega di visitare: www.comscore.com/mobile-hierarchy “La quota dominante del tempo digitale rappresentato dal mobile a livello globale evidenzia la necessità di una misurazione in grado di catturare tutte le forme di attività su questi dispositivi,” dichiara Will Hodgman, vice president of international di comScore. “Questo report sottolinea l’importanza della demografia, del consumo di app e delle tendenze comportamentali specifiche per paese che gli editori, gli inserzionisti e le agenzie necessitano di valutare in modo efficace per l’audience mobile in un mondo multi-piattaforma. Siamo entusiasti di espandere questa precisa misura per Mobile su un numero ancora maggiore di mercati durante il 2017”. Il report, basato su dati provenienti dalla suite di soluzioni mobile e multi-piattaforma di comScore, copre le tendenze chiave del Mobile, tra le quali l’utilizzo di app, la demografia e l’accesso multi-piattaforma su categorie come – tra le altre – Social Media, Dating, Retail, Banking e Travel. Alcune delle evidenze chiave contenute in “La Piramide dei bisogni del Mobile” I dispositivi mobili rappresentano oltre il 60% di tutti i minuti digitali in tutti i 9 mercati studiati, e fino al 91% del totale in Indonesia. Le App dominano il tempo speso per smartphone e tablet, rappresentando oltre l’80% dei minuti via mobile in tutti i mercati studiati. La quota di consumatori che abbandonano il desktop varia sensibilmente a seconda del luogo: dal solo 7% del Regno Unito, fino al 70% dell’Indonesia. Il pubblico Mobile-Only comprende sorprendentemente utenti appartenenti a tutte le fasce demografiche. Il comportamento sui Social Media si è spostato verso i contenuti. In Spagna, la condivisione di link a siti web è cresciuta dell’11% nel 2016, rispetto ad un calo del 3% nella pubblicazione di status personali. La comodità del Mobile ha fatto sì che le audience per le categorie ad alto valore – come quelle Banking e Travel – abbiano superato i problemi di sicurezza fino a sorpassare il desktop in molti mercati. La classifica delle Top App è dominata da grandi player internazionali, ma le differenze locali hanno un impatto. App di messaggistica come WhatsApp, Facebook Messenger, Wechat, QQ, Instant Messenger e Line, rappresentano quasi 1 minuto su 7 per alcuni mercati non statunitensi, e hanno portato a un calo della messaggistica SMS standard. Per scaricare il report “La Piramide dei bisogni del Mobile”, si prega di visitare il sito www.comscore.com/mobile-hierarchy. Per ulteriori informazioni su come comScore può aiutare ad avere successo in un mondo mobile-first, contatta l’indirizzo www.comscore.com/contact o visita www.comscore.com/mobile.  

12 aprile 2017, Milano – Engage: “Programmatic Day 2017”

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Programmatic Day è il principale evento in Italia dedicato al Programmatic Advertising e alle opportunità offerte dall’applicazione delle tecnologie data-driven alle strategie pubblicitarie. Rivolto principalmente ad aziende, editori, agenzie e centri media, Programmatic Day offre la migliore occasione in Italia per approfondire i vantaggi e i campi di applicazione del Programmatic Advertising attraverso l’incontro con esperti italiani e internazionali. Il programma del Programmatic Day prevede una serie di momenti dedicati all’analisi dello scenario di mercato, alla definizione degli obiettivi perseguibili attraverso l’ad-tech, degli strumenti disponibili in Italia e della misurazione dei risultati. Il Convegno si svolge mercoledì 12 aprile a Milano, dalle 9.15 alle 13.30 presso il Multisala Orfeo, viale Coni Zugna 50    

A febbraio 2017 Gruppo Mondadori è il principale editore digitale italiano

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A febbraio 2017 Gruppo Mondadori è il principale editore digitale italiano. Gruppo Editoriale Espresso primo sull’Audience Mobile   Negli ultimi 6 mesi la maggiore crescita della Audience mobile è stata invece registrata dalla property RAI che ha raddoppiato i visitatori unici dallo scorso settembre Milano, 4 aprile 2017 – A febbraio 2017 continua la crescita delle Audience digitali in Italia trainata dagli utenti che accedono a Internet attraverso terminali mobili (28,2 milioni di visitatori unici) ormai allineati a quanti accedono tramite desktop (28,4 milioni). Sono ora il 24% del totale gli utenti che si collegano alla Rete esclusivamente mediante un device mobile, in aumento del 15% nell’ultimo anno, mentre gli utenti che accedono solo da desktop nello stesso periodo sono diminuiti del 24%. Il Ranking comScore Top 20 multi-piattaforma di febbraio 2017, evidenzia che le prime 10 properties vantano una reach complessiva superiore al 50% con Mondadori che rappresenta il primo editore digitale italiano e, insieme a Mediaset e Yahoo, consente alla concessionaria Mediamond di raggiungere oltre 30 milioni di visitatori unici una penetrazione superiore all’80%. Il report, basato su dati provenienti dalla suite di soluzioni mobile e multi-piattaforma di comScore, copre le tendenze chiave del Mobile, tra le quali l’utilizzo di app, la demografia e l’accesso multi-piattaforma su categorie come – tra le altre – Social Media, Dating, Retail, Banking e Travel. Il Gruppo Editoriale Espresso rappresenta invece la prima property italiana per numero di utenti su mobile (17,9 milioni), mentre i siti della RAI sono quelli ad aver registrato la maggiore crescita degli utenti mobile nell’ultimo semestre, avendone raddoppiato il numero dallo scorso settembre.  

Lo sviluppo del servizio vCE Campaign Measurement di comScore punta ad aumentare trasparenza e responsabilità nel digital advertising

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Lo sviluppo del servizio vCE Campaign Measurement di comScore punta ad aumentare trasparenza e responsabilità nel digital advertising   Prevenzione delle Frodi Pubblicitarie Sofisticate, Reporting Esteso e Promozione dell’Accreditamento di Terze Parti hanno aumentato la fiducia tra inserzionisti, agenzie ed editori Milano, 2 marzo 2017 – comScore ha annunciato oggi importanti innovazioni nello sviluppo della propria multi-piattaforma olistica che offre la misurazione dell’advertising, validated Campaign Essentials ™ (vCE®). I miglioramenti includono la protezione contro le frodi sofisticate, nuovi accreditamenti del settore, reporting globale esteso e reporting per Facebook, Instagram e il network di partner di Facebook, con una user experience notevolmente migliorata. Questi miglioramenti di vCE affrontano direttamente la crescente necessità di trasparenza nell’ecosistema della pubblicità digitale, consentendo agli inserzionisti di essere sicuri che i loro investimenti nelle campagne stiano raggiungendo il pubblico in target. Risolvere questo problema di fiducia nella pubblicità digitale aiuta anche a spianare la strada per la misurazione cross-piattaforma comparabile tra le campagne digitali e televisive. “Il messaggio era chiaro al recente Leadership Forum annuale di IAB: i principali inserzionisti richiederanno sempre più verifiche affidabili delle campagne da parte di terze parti”, ha detto Dan Hess, executive vice president of products di comScore. “Dopo aver aperto la strada in questo mercato, siamo lieti di condividere i nostri continui progressi nell’accreditamento MRC, nella copertura del reporting, nel rilevamento delle frodi, e nella misurazione mobile e nell’usabilità – rafforzando la posizione di vCE come una soluzione avanzata e completa per il settore.” “L’ANA è molto soddisfatta della continua evoluzione di comScore per affrontare le esigenze di misurazione e rilevamento delle frodi dell’ecosistema del marketing”, ha dichiarato Bob Liodice, presidente e amministratore delegato della Association of National Advertisers. “Siamo impressionati dal continuo sviluppo di strumenti sofisticati che elevano la fiducia dei marketers consentendo un miglioramento del processo decisionale”. Con un unico tag integrato, vCE fornisce metriche complete sulla validazione di campagne e audience – quali consegna in target demografico, GRP (Gross Rating Points) validati, visibilità, traffico non valido (IVT) e brand safety – per campagne display e video su desktop e piattaforme mobile. Protezione dalle frodi sofisticate Attraverso un team di analisi dati focalizzato sulla IVT e altre forme di frodi sulla pubblicità digitale, comScore continua ad espandere le sue capacità uniche per rilevare e filtrare tali attività. Mentre il rilevamento dell’IVT generale richiede solo una lista nera standard di IVT noti al settore, comScore applica informatica forense sofisticata per identificare forme precedentemente sconosciute di IVT che possono gonfiare o offuscare il traffico. Nel 4° trimestre 2016, ad esempio, la Sophisticated IVT (SIVT) ha rappresentato l’86% di tutto l’IVT rilevato e filtrato da comScore, a sottolineare l’importanza fondamentale per il settore di una rilevazione SIVT efficace.   comScore ha recentemente ricevuto l’accreditamento per il rilevamento SIVT e la filtrazione del traffico da desktop e web mobile sia per vCE che per Media Metrix®, rendendola la prima azienda a fornire una filtrazione SIVT accreditata da MRC nella misurazione sia del contenuto che della campagna.   “Il nostro rapporto di lunga data con comScore ha posto le basi per le garanzie di viewability e consegna all’audience che siamo stati in grado di mettere in atto lavorando con gli editori”, ha detto Heather Dumford, global marketing director for media and advertising technology di Conagra Brands. “Siamo stati in grado di costruire su queste fondamenta per continuare a reprimere il traffico non valido e migliorare la qualità complessiva degli annunci, entrambi sono compiti essenziali che ci aiutano a raggiungere il pubblico giusto e i nostri obiettivi di business”. Funzionalità di reporting estese comScore continua a estendere le capacità di vCE a livello globale, recentemente con l’aggiunta della funzione verifica del raggiungimento del target della pubblicità via mobile in Canada, Regno Unito e Spagna. Ciò va ad integrare la misurazione globale di validazione dell’erogazione delle campagne mobile, in termini di viewability, IVT generale e sofisticata, consegna geografica, e brand safety.   Inoltre, con il miglioramento del reporting di vCE per Facebook, ora comScore può rilevare metriche di visibilità chiave per gli annunci pubblicati su Facebook, Instagram e gli editori esterni nella Facebook Audience Network. comScore e Facebook stanno attualmente lavorando per allargare questa partnership aggiungendo la verifica del target demografico delle campagne per gli Stati Uniti attraverso queste properties di Facebook, con altri mercati che seguiranno durante il 2017.* Innovazione tecnologica a beneficio di editori, inserzionisti e fornitori di servizi comScore ha anche concentrato gli sforzi di sviluppo di vCE su un sostanziale miglioramento di produttività, prestazioni e facilità d’uso per i clienti nell’ecosistema dell’advertising.   A differenza di altre soluzioni che richiedono tag multipli per raccogliere tutte le metriche della campagna, comScore fornisce un singolo tag di misurazione olistica che raccoglie metriche di targeting e validazione dell’erogazione su desktop e dispositivi mobile, siti web e app, per formati video e display. Ciò riduce l’onere della messa in atto e l’impatto negativo sulle performance delle implementazioni multiple di tag.   Nel gennaio 2017 comScore ha anche rilasciato una versione aggiornata del kit di sviluppo software (SDK) per semplificare ulteriormente la strumentazione in-app e migliorare la copertura per le campagne mobile.   Infine, comScore sta migliorando la user experience di vCE attraverso lo sviluppo di una nuova interfaccia di reporting. Questa nuova interfaccia utente rende più facile per i clienti monitorare e ottimizzare le campagne in atto facendo emergere rapidamente le metriche più importanti relativamente a editori, posizionamenti e strategie. Esso permette inoltre agli utenti di utilizzare facilmente le norme vCE per confrontare il rendimento della campagna con i benchmark di settore. comScore prevede di mettere la nuova interfaccia a disposizione dei clienti entro l’inizio del secondo trimestre. Certificazioni del settore recenti e riconoscimenti per vCE comScore ha una lunga storia di collaborazione con organismi di controllo di terze parti per ricevere la certificazione per i suoi prodotti. Recentemente, comScore ha annunciato il rinnovo della certificazione da parte di ABC per la misurazione della display viewability, con ulteriori revisioni in corso per la video viewability e l’anti-frode. Inoltre, comScore ha ottenuto il sigillo di

Pier Luigi Celli nuovo Presidente di Sensemakers

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Pier Luigi Celli nuovo Presidente di Sensemakers   L’ex Direttore Generale di Rai è da oggi Presidente della società milanese che misura i comportamenti digitali e nuovi stili di consumo dei media e rappresenta comScore in Italia. Milano, 23 gennaio 2017 – Pier Luigi Celli è il nuovo Presidente di Sensemakers, realtà che rappresenta in esclusiva comScore in Italia, operatore leader mondiale nella fornitura di servizi di consulenza e prodotti in ambito “digital” basati sull’analisi e l’interpretazione dei dati relativi alla navigazione, al comportamento e alle caratteristiche degli utenti della rete. “Siamo molto felici di annunciare la nomina di Pier Luigi Celli”, dichiara Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers. “Una figura di riferimento con uno straordinario bagaglio di competenze e esperienza nel mondo dei media. Il supporto di Pier Luigi sarà fondamentale per interpretare correttamente i radicali cambiamenti in atto nel settore”. Celli, classe 1942, dopo la laurea in Sociologia all’Università di Trento ha iniziato a maturare significative esperienze come responsabile della gestione, organizzazione e formazione delle risorse umane in grandi gruppi, quali Eni, Rai, Omnitel, Olivetti ed Enel. Il bagaglio manageriale acquisito nella gestione di grandi aziende con business così complessi e diversificati, gli ha poi permesso nel 1998 di tornare in Rai come Direttore Generale. Dopo aver ricoperto a inizio anni 2000 ruoli fondamentali nello start up di nuove attività per la telefonia mobile – Wind e Omnitel – è stato per tre anni Responsabile della Direzione Corporate Identity di Unicredito Italiano (oggi Unicredit) per poi passare nel 2005 all’Università LUISS Guido Carli come Direttore Generale. Nel 2013 diventa Senior Advisor Corporate Identity – Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Unipol e nel 2014 Senior Advisor dell’Amministratore Delegato in Poste Italiane. “É evidente a tutti che il sistema dei media stia evolvendo con un tasso di innovazione e trasformazione tecnologica mai sperimentato prima”, dichiara Pier Luigi Celli. “Credo tuttavia sia fondamentale gestire questa crescente complessità armonizzandola con i principi fondamentali della comunicazione e con le evoluzioni organizzative e manageriali che essa richiede. Assumo il nuovo incarico con grande interesse, il settore dei media con la progressiva integrazione tra i mezzi di comunicazione è assolutamente strategico per il Paese e l’impegno di un operatore leader come comScore può aumentarne il grado di efficienza”. “Siamo davvero lieti che Pier Luigi abbia assunto la carica di Presidente di Sensemakers con cui esiste una collaborazione solidissima e ormai pluriennale” dichiara Gian Fulgoni, CEO di comScore. “La sua grande esperienza nei media e la sua profonda conoscenza delle dinamiche economiche e sociali del Paese ci aiuteranno a sviluppare la nostra presenza in Italia che è uno dei nostri mercati chiave”.  

Samsung e Apple guidano il mercato smartphone in Italia. Ma Huawei è il player con la maggiore crescita: +140%

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comScore scatta la foto dello scenario del mercato mobile italiano in occasione di IFA Samsung e Apple guidano il mercato smartphone in Italia. Ma Huawei è il player con la maggiore crescita: +140%   Nel comparto smartphone, Android è scelto dal 69,5% della audience, con iOS al 17,7% e Microsoft al 10,7%. In aumento il numero dei nuovi acquisti (1,4 milioni di persone è in possesso di un nuovo smartphone nel mese di maggio 2016 rispetto ai 1,2 milioni di maggio 2015). Tra i brand Huawei (+140%) fa registrare la maggiore crescita anno su anno in termini di utenti. Milano, 2 settembre 2016 – Gli italiani acquistano smartphone con dimensioni maggiori (soprattutto tra i 5 e i 6 pollici) e fotocamere sempre più potenti. Lo smartphone si configura sempre più come mezzo per attività diverse dalla telefonata: in crescita gli utenti che vedono video, condividono foto e ascoltano musica tramite il proprio dispositivo. Samsung è il brand più diffuso (con una quota del 42,4% della smartphone audience), seguito da Apple (17,7%), ma è Huawei a registrare la crescita più elevata in termini di utenti: +140%. Questa la fotografia scattata da Mobilens di comScore, in occasione di IFA, in merito all’acquisto di dispositivi mobili di nuova generazione relativa al mese di maggio 2016. Smartphone e sistemi operativi in Italia Nel mercato italiano dei telefoni cellulari, gli smartphone hanno raggiunto a maggio 2016 il 68,7% di penetrazione, con 30,6 milioni di utenti, numero che registra una crescita del 17% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Limitandosi ai soli smartphone, il mercato italiano è dominato da Android, installato sui dispositivi del 69,5% della smartphone audience (67,6% nel 2015), seguito da Apple/iOS, con una quota di mercato pari al 17,7% (17,2% nel 2015), e Microsoft, oltre la soglia del 10% ma in calo rispetto all’11,1% dello scorso anno. Tali quote di mercato dovrebbero rimanere stabili nel corso dei prossimi mesi. Una volta scelto, il sistema operativo rappresenta un elemento fidelizzante, e a dimostrarlo sono le intenzioni di acquisto degli utenti smartphone che dichiarano di voler effettuare un upgrade del proprio dispositivo nei prossimi sei mesi: solo il 13% degli utenti Android dichiara di voler passare a piattaforma Apple, e il 16% degli utenti Apple è disposto a fare il percorso inverso. Si può invece immaginare un effetto cannibalizzazione dei dispositivi non-smartphone: oltre la metà (53%) di coloro che possiedono un telefono cellulare di vecchia generazione e intenzionati a un prossimo upgrade, dichiarano la preferenza per Android nel momento del passaggio a uno smartphone. Quota di mercato dei singoli brand: Samsung mantiene la fetta maggiore ma è Huawei il brand che ha fatto segnare la crescita maggiore Analizzando le quote di mercato dei brand nella smartphone audience, Samsung detiene il 42,4% di quota, che la colloca al di sopra di Apple (17,7%) e Nokia (8,9%), quest’ultima in calo e incalzata dall’outsider Huawei, arrivato all’8,1% di quota di mercato e in crescita del 140% nell’ultimo anno. Dispositivi mobili acquistati: 1,4 milioni di utenti hanno acquistato uno smartphone nel mese di maggio Gli utenti che hanno acquistato uno smartphone nel corso di maggio 2016 sono pari a 1,4 milioni (sono stati 1,2 milioni nello stesso mese del 2015), il 75% dei quali ha optato per Android come SO, con Apple/iOS a seguire al 18,2% e Microsoft al 5,2%. Samsung si conferma il brand di smartphone più diffuso anche negli ultimi acquisti (33,8%), mentre i dispositivi Apple sono stati poco meno di un quinto del totale (18,2%), a seguire Huawei con il 14,7% e LG con il 6,6%. Top ten degli smartphone più acquistati: Apple e Samsung dominano la classifica ma Huawei P8 Lite è il più popolare Otto dei primi dieci smartphone più acquistati a maggio 2016 sono dispositivi Samsung o Apple, in linea con il dato che li posiziona come primi due produttori del mercato smartphone, anche se il più acquistato in assoluto (con il 6,7% del totale acquisti) è stato il Huawei P8 Lite. Seguono iPhone 6s (4,8%) e 5s (4,4%), Samsung Galaxy J5 (3,1%) e S6 (2,7%). Gli ultimi dispositivi Apple dotati di schermo di grandi dimensioni come l’Iphone 6 Plus non appaiono ancora nelle prime posizioni. Quasi 4 acquirenti su 5 hanno speso oltre 400 € per il nuovo smartphone (19,2%), segue la fascia di chi ha speso tra i 170 € e i 249 € (18,6%). Se si analizzano le caratteristiche dei nuovi smartphone, si può osservare come ci si sta spostando verso dispositivi con display di maggiori dimensioni e con caratteristiche più potenti. A maggio 2016 oltre metà degli utenti (54,4%) ha acquisito dispositivi con display compreso tra i 5″ e i 6″, mentre nello stesso mese dello scorso anno erano al 27,9% a fronte del 58,4% che aveva acquisito un nuovo smartphone tra con display compreso tra i 4″ e i 5″. Uno cambiamento analogo si assiste anche nella risoluzione della fotocamera. I nuovi smartphone acquistati a maggio 2016 vedono per la maggior parte fotocamere comprese tra i 12 e i 14 Megapixel (39,7%, erano al 12,3% nel 2015), seguiti dalle fotocamere con risoluzione tra 8 e 10 Megapixel (28,9%, erano al 41,7% nel 2015). La motivazione della ricerca di caratteristiche più potenti nei nuovi dispositivi può essere individuata, oltre alla maggiore disponibilità e alle fisiologiche evoluzioni del prodotto, nell’utilizzo che gli utenti fanno del proprio smartphone, che si configura sempre più come strumento per attività diverse dalla classica telefonata. Sono infatti quasi 16 milioni gli utenti che dichiarano di aver guardato video o contenuti televisivi sul proprio dispositivo (in crescita del 17% rispetto a maggio 2015 e pari al 52% della smartphone audience), oltre 13 milioni (43%) coloro che da un lato hanno condiviso foto o video con amici, parenti e conoscenti (crescita del 14% in termini di utenti) e dall’altro hanno ascoltato musica (in crescita dell’11%).

Shopping via Smartphone: il fashion è il settore più amato dagli Italiani

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I dati dell’indagine comScore Mobile Advisor mostrano come cresca in Italia ed Europa l’acquisto di beni e servizi via smartphone, ormai nelle tasche di un numero sempre maggiore di consumatori.   Il fashion è il settore che ne beneficia di più: abbigliamento e accessori sono i prodotti maggiormente acquistati online nel primo trimestre 2016; seguono gli articoli di elettronica di consumo e i libri fisici.   Il browser mobile supera le app come tipologia di accesso preferita dagli utenti nell’esperienza di acquisto tramite smartphone.     Milano, 19 luglio 2016 – “Gli italiani utilizzano sempre più lo smartphone per fare shopping“, commenta Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers e rappresentante di comScore in Italia. “Secondo le ultime rilevazioni che abbiamo condotto con comScore MobiLens e Mobile Advisor sugli acquisti via Mobile nel primo trimestre 2016, analizzando gli italiani sopra i 13 anni che possiedono uno smartphone, ben 8,6 milioni hanno acquistato prodotti e servizi via mobile nel mese di aprile 2016. E la loro percentuale sul totale dei possessori di smartphone è passata dal 24,4% di aprile 2015 al 28,3% di quest’anno”.   A beneficiare della maggiore propensione degli Italiani agli acquisti via smartphone è il settore del fashion. Abbigliamento e accessori sono i prodotti che più Mobile Shopper hanno dichiarato di aver acquistato ad aprile 2016 (oltre il 35% degli utenti).   Sul podio anche i prodotti di elettronica, acquistati da un Mobile Shopper su tre, e i libri fisici, che tengono con il 28% di utenti che ne hanno acquistato almeno uno nel corso del mese.   A seguire biglietti (24%), prodotti per la cura personale (19,8%), buoni regalo (17,4%), giocattoli e biglietti aerei (entrambi 12,3%), articoli per sport e fitness (11,5%) e hotel al 10%. Il contesto europeo Il dato italiano sul Mobile Shopping si inserisce all’interno di un quadro generale europeo in crescita. I numeri sul panorama mobile rilasciati da comScore Mobile Advisor evidenziano le differenze esistenti a livello di adozione dello smartphone nel continente europeo, esaminando anche l’utilizzo di applicazioni e browser per compiere acquisti da mobile.   Nonostante una penetrazione dello smartphone (pari al 68,7%) relativamente inferiore agli altri Paesi EU5, l’Italia è il mercato con il tasso di crescita maggiore in assoluto, con un aumento del 13,4% del numero di utenti possessori di smartphone rispetto al mese di aprile 2015.   In Francia e Germania si registrano le percentuali di possessori di smartphone più elevate nei mercati EU5; nel mese di aprile 2016, le loro audience hanno infatti toccato quota 80%.   Ma se i dati sul possesso di smartphone risultano particolarmente elevati, gli europei si sono imposti anche come assidui Mobile Shopper. Nel Regno Unito, gli utenti smartphone che hanno anche effettuato almeno un acquisto online sono stati oltre un terzo nel mese di aprile, seguiti proprio dall’Italia. Spesso, i Mobile Shopper scelgono di compiere acquisti da app o browser. Sebbene l’utilizzo di applicazioni nel complesso costituisca la componente principale del consumo di contenuti da mobile, gli utenti che hanno acquistato da browser sono risultati superiori a quelli che hanno completato la transazione da app, in tutti e cinque i mercati nel mese di aprile. Nei mercati EU5, infatti, oltre il 60% dei mobile shopper che ha compiuto acquisti online ha scelto di farlo visitando i relativi siti da browser mobile. Regno Unito e Germania hanno però registrato la più elevata incidenza di acquisti da app, con percentuali pari rispettivamente a 59,3 e 52,1%. La capacità di quantificare la crescita dello smartphone come canale commerciale è un aspetto importante per i retailer al fine di ottimizzare l’esperienza in funzione della piattaforma e massimizzare l’interazione da parte della audience di riferimento. 

Il Mobile traina la crescita delle audience degli editori italiani

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Crescita a doppia cifra per tutte le principali testate italiane: non solo quotidiani, ma anche le piattaforme web dei principali broadcaster (Rai e Mediaset) fanno segnare un aumento delle audience connesse da smartphone e tablet rispettivamente del +39% e  +48% nell’ultimo anno.   Milano, 23 Giugno 2016 – Continua la crescita del mobile nella fruizione di contenuti editoriali online; ad Aprile 2016 sono 25 milioni i lettori via smartphone e tablet in aumento del 18% rispetto all’anno precedente. É quanto rilevato dall’ultima analisi di comScore, società leader nella misurazione del mondo digitale e nella web analytics a livello mondiale, che ha pubblicato uno studio sull’andamento delle audience di alcuni grandi editori italiani, che da oltre un anno hanno attivato le soluzioni di misurazione “multipiattaforma”, grazie all’installazione del tag di tracciamento comScore, mantenendo un perimetro di rilevazione costante.   I dati evidenziano una crescita significativa delle audience complessive (dal 9% di Banzai al 31% de ilfattoquotidiano.it) dovuta al forte aumento degli accessi da dispositivi mobili che aumentano le opportunità di contatto in ambito digitale  piuttosto che cannibalizzare le audience desktop. Gli editori selezionati fanno, infatti, registrare una crescita delle audience che accedono ai loro contenuti da dispositivi mobili, in una percentuale che oscilla tra il 29% (Banzai) e il 56% (ilfattoquotidiano.it), incremento decisamente superiore a quello medio rilevato sull’audience mobile in Italia, pari al 18%. Questa nuova forma di consumo risulta ancora più accentuata se si osserva il media mix dei device utilizzati per l’accesso ai contenuti. Nel mese di aprile 2016, infatti, la percentuale di chi accede ai contenuti degli editori esaminati solo attraverso un dispositivo mobile (ovvero esclusivamente tramite smartphone e/o tablet) è generalmente più alta di quella di chi accede sia con un device mobile che con un Desktop (la cosiddetta “componente multipiattaforma”) e di quella di chi accede soltanto mediante il Desktop. Su base annua la dinamica è più significativa con le audience mobile only che aumentano in un range dal 36% al 126% e quelle esclusivamente desktop che si riducono in un range dal -5% al -27%. “Lo spostamento delle audience sui device mobili è un fenomeno in accelerazione di cui comScore misura l’esatta dimensione. – afferma Fabrizio Angelini, comScore Italia – La capacità di riattribuire agli editori originali il traffico proveniente dalla navigazione browsing in-app di terze parti sia sui social network, sia sulle piattaforme di content delivery network come Facebook Instant Articles e Accelerated Mobile Pages di Google consente di valutare appieno l’impatto del mobile. Ora che i trend sono chiari dovranno emergere nuovi modelli di monetizzazione dei siti web ed efficaci strategie pubblicitarie a beneficio della sostenibilità economica degli editori. L’utilizzo del nostro tag è assolutamente gratuito e il numero di editori misurati è in continuo aumento”.

RAI News – Gli e-shopper di domani. Intervista a Fabrizio Angelini

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I ragazzi tra 13 e 17 anni, la cosiddetta Generazione Z, sono tutti o quasi ‘smartphone muniti’. Questo significa che la loro esperienza, anche di acquisto, passa attraverso il device. Alcuni settori del commercio online stanno guardando con molta attenzione le tendenze di questa nuova fascia di consumatori. Cresce il numero degli italiani che compra online: sono quasi 19 milioni quelli che lo hanno fatto negli ultimi 3 mesi, secondo dati degli Osservatori del Politecnico di Milano e presentati al Forum delle-commerce organiizato dal Consorzio Netcomm, che riunisce le aziende del settore. Ma chi sono gli eShopper italiani? Giovani, soprattutto, e stanno cambiando in fretta il panorama dell’e-commerce. La metà dei consumatori su piattaforme di vendita via internet ha meno di 44 anni e fa acquisti prevalentemente via mobile. Oggi il 27,8% di chi possiede uno smartphone lo utilizza per acquisti via web. Fino a un paio d’anni fa la spesa media online era compresa tra 50 e 100 euro;  oggi il 42% di chi compra online spende più di 100 € al mese. Gli “under 45” preferiscono il web per acquistare l’abbigliamento, gli “over 45” per l’elettronica di consumo Arrivano gli Z Tra gli e-shopper spicca la  “Generazione Z”. Sono i ragazzi tra i 13 e i 17 anni che nella quasi totalità hanno uno smartphone e lo usano ogni giorno. Secondo Fabrizio Angelini di ComScore, la Generazione Z è importante dal punto di vista del futuro dell’ecommerce perché, benché siano ragazzini che non hanno ancora accesso alla carta di credito nella fascia d’età più giovare (13-14 anni), appena diventano più maturi, intorno ai 16 anni, diventano anche loro consumatori online grazie alle prepagate regalate dai genitori e hanno una propensione all’acquisto da mobile più che consolidata.  Sono anche giovani e giovanissimi che usano moltissimo i social network (oggi soprattutto Instagram), e le aziende hanno cominciato a tenerli d’occhio. Instagram, ad esempio, racconta Alessandra Melchionda, Client Solutions Management Team di Facebook, ha nove milioni di utenti mensili in Italia che tornano sulla piattaforma in media undici volte al giorno e considerano i brand un valore. Infine, i ragazzi tra 13 e 17 anni comprano online soprattutto abbigliamento ma sono anche molto interessati ai viaggi. E anche qui, ovviamente con lo smartphone in mano. L’amministratore delegato di Amadeus Italia, Francesca Benati, racconta che l’uso dello smartphone da parte di questo pubblico di giovanissimi sta creando nuove formule di comunicazione per le aziende che si occupano di turismo online. Superata totalmente l’esperienza delle agenzie di viaggio, che la Generazione Z forse nemmeno conoscerà, bisogna ripensare il modo di avvicinare il prodotto turistico a questi e-shopper del futuro, in modo tale che possano fare le loro scelte partendo da un’app che sia fatta apposta per gli smartphone.    di Celia Guimaraes Milano 20 maggio 2016 www.rainews.it  

Siamo sempre più connessi? È questione di App

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Crescono gli italiani online: +9%; passano dai 34,4 milioni nel gennaio 2015 a 37,5 nel gennaio 2016. La navigazione tramite mobile uno dei driver della crescita. Ma nell’utilizzo delle App su smartphone si osserva una concentrazione: le app di Whatsapp, Google e Facebook sono installate su oltre la metà dei dispositivi. Nella top ten delle applicazioni più diffuse scalano posizioni Libero.it (+43%) Amazon (+37%) e Instagram (+27%).    Milano, XX Aprile 2016 – Gli italiani sono sempre più connessi. Nell’arco del 2015 è cresciuta del 18% la fruizione del web in modalità “multipiattaforma”, e del 36% l’accesso al web esclusivamente tramite mobile (smartphone e/o tablet). Ma mentre i possessori di smartphone dichiarano di accedere alla rete via smartphone tramite App in percentuale maggiore rispetto al browser, si assiste nel contempo a una forte concentrazione nell’utilizzo di App. Whatsapp, Google e Facebook viaggiano ognuna tra il 50% ed il 60% di penetrazione sulla popolazione utilizzatrice di smartphone. Sempre più connessi. Con sempre più dispositivi A gennaio 2016 sono stati rilevati in Italia 37,5 milioni di utenti connessi al web, per la maggior parte in modalità Multipiattaforma (oltre il 45%). Gli utenti che hanno effettuato l’accesso alla rete con utilizzo contestuale sia da dispositivi mobili che da PC risultano in crescita (+18%). In maniera analoga cresce la fruizione del web in modalità esclusivamente Mobile, con un incremento annuo del 36% e interessa una quota prossima agli 8 milioni di utenti unici mensili. A cedere il passo è la navigazione esclusiva da PC, che pur confermandosi come il metodo di accesso al web per oltre 12 milioni di utenti unici, ha subito un calo dell’11% in un anno. Fonte: comScore MMX Multiplatform, Jan 2015 – Jan 2016 La navigazione tramite App supera quella da browser Secondo i dati della ricerca Mobilens di comScore, nel mese di gennaio 2016 l’87% di chi ha navigato in rete da uno smartphone dichiara di averlo fatto attraverso una App, mentre la modalità di navigazione tramite browsing si attesta all’83%. L’utilizzo delle App risulta inoltre molto concentrato. La lotta per monopolizzare i servizi di messaging, social network ed email premia i leader del mercato. Il 60% dei possessori di smartphone dichiara infatti di aver usato Whatsapp, mentre il 50% ha usato le app di Google o quelle di Facebook. Fonte: comScore MobiLens, Gen 2016 Considerando le variazioni anno su anno, cresce il numero di italiani che dichiarano di avere utilizzato almeno una App nel corso del mese precedente, attestandosi sui 27 milioni di utenti, con un incremento del 19% rispetto allo stesso mese del 2015. In merito alle performance delle singole App, i “soliti noti” fanno registrare crescite percentuali a doppia cifra, con +19% per Whatsapp e Google (entrambe oltre i 15 milioni di utenti) e +12% per Facebook per proseguire con Skype ed Outlook.com, entrambe sopra quota 5 milioni e con tassi di crescita rispettivamente del 17% e del 12%. Sono tre App profondamente diverse tra loro quelle ad aver fatto registrare i più ampi tassi di crescita nel corso dell’ultimo anno. Instagram evidenzia una crescita del +27%, quasi pareggiando gli utenti di Outlook, mentre Amazon si conferma il nome di punta per l’eCommerce anche per le App (oltre quota 4 milioni, +37%). La crescita più consistente (+43%) riguarda Libero.it, che ha saputo raccogliere le preferenze di oltre 3 milioni di utenti collegando ai propri servizi di e-mail contenuti relativi a news, intrattenimento, informazione e meteo. Fonte: comScore MobiLens, Gen 2015 – Gen 2016    

Cresce il consumo di video online in Italia: 8 miliardi quelli visualizzati su PC a gennaio, +21%

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A gennaio 30 milioni di Italiani hanno guardato un totale di 8,1 miliardi di video online. Gli utenti crescono sia da desktop che da mobile. Google/Youtube e Facebook i principali player del video online.   Milano, 29 Marzo 2016 – Il mobile come traino per la crescita dell’online in Italia: si può riassumere così lo scenario che emerge dalle rilevazioni comScore di inizio anno. A gennaio 2016 sono stati 37,5 milioni gli italiani che hanno navigato in Internet, pari al 64% della popolazione totale. I video on-line sono tra i contenuti più consumati, in forte crescita sia da PC che da Mobile. A gennaio 2016 su PC sono stati rilevati quasi 30 milioni di utenti che hanno guardato un video online, pari all’intera Audience Desktop, mentre su Mobile sono 16,3 milioni gli utenti a dichiarare di aver visto un video tramite il proprio smartphone. Per quanto concerne la navigazione Internet, in Italia si riscontra un ritardo rispetto ai livelli di penetrazione nei maggiori Paesi europei. Se la Spagna con il 69% non è molto distante, lo stesso non si può dire di UK, dove oltre l’80% dei Britannici sono connessi a Internet. Fonte: comScore MMX Multiplatform, Gen 2016   Un gap da colmare significa per il settore anche ampi margini di miglioramento. Considerando la variazione rispetto allo scorso anno, il dato complessivo mostra una crescita consistente della popolazione connessa al web, con un aumento di 3,2 milioni di utenti (pari al +9%). Il fattore determinante di tale crescita è rappresentato dai dispositivi mobili. Coloro che hanno infatti effettuato l’accesso a internet tramite Smartphone e Tablet a gennaio ammontano a 25,1 milioni facendo registrare un incremento del 23% rispetto allo stesso mese del 2015. Fonte: comScore MMX Multiplatform, Gen 2015 – Gen 2016   Esiste un altro trend che in Italia può rivelarsi un volano per l’utilizzo di internet: il consumo di video on-line fa registrare una forte crescita sia da PC che da Mobile. A gennaio 2016 su PC sono stati rilevati quasi 30 milioni di utenti che hanno guardato un video online, pari all’intera Audience Desktop. In poche parole, chiunque abbia fatto un accesso a internet tramite PC ha visualizzato un video online. Ciò si traduce in un incremento del 18% in termini di utenti e del 21% in termini di video visualizzati rispetto allo stesso mese del 2015, crescita che ha portato il numero di visualizzazioni oltre la soglia degli 8 miliardi di video mensili. Spostandosi sui dispositivi mobili, secondo i dati della ricerca Mobilens, crescono, fino ad arrivare a 16,3 milioni, anche i possessori di smartphone che dichiarano di aver usato il proprio device per visualizzare contenuti video. La viralizzazione su PC avviene principalmente attraverso i siti di Google (Youtube in primis) e di Facebook, che in Italia raggiungono rispettivamente 19,5 e 17 milioni di utenti desktop, confermandosi i principali player per il consumo di video tramite PC. Scorrendo la classifica, dopo la piattaforma di video musicali VEVO (8,4 milioni) troviamo Banzai: tra contenuti dedicati a cuochi alle prime armi e approfondimenti per amanti della tecnologia, riesce a pareggiare il dato di un gigante del mercato discografico come Warner Music. A seguire in Top 10 tra i player italiani, due attori nati come rispettivamente come broadcaster e provider di servizi stampa tradizionali ma oggi in grado di portare online oltre 5 milioni di video-spettatori al mese: il Gruppo Mediaset (5,5 milioni) e il Gruppo Editoriale Espresso (5,4). A chiudere la Top 10 ci pensa un altro grande player nativo digitale italiano come Italiaonline, con 4,8 milioni di utenti video unici. Fonte: comScore Video Metrix, Gen 2016  

comScore Day 2015: annunciata la roadmap per il prossimo anno

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Il consueto evento annuale di comScore in Italia, con la presenza di Gian Fulgoni, fondatore e chairman della società, coincide con una serie di annunci per il 2016: dalle partnership per il data sharing con Italiaonline e Banzai, alla creazione del panel mobile nel corso del prossimo anno. Nella cornice milanese della Terrazza Martini è andato in scena giovedì 19 novembre l’appuntamento annuale di comScore con il mercato italiano, durante il quale è stata ufficialmente annunciata la roadmap per il 2016. All’evento, preceduto nel pomeriggio da una conferenza stampa, ha partecipato Gian Fulgoni, fondatore e chairman della digital analytics company americana, che ha illustrato alla platea dati nazionali e internazionali relativi al panorama dell’advertising digitale. Si sono quindi tolti i veli su ciò che sarà l’immediato futuro di comScore in Italia. Ufficializzate l’implementazione nel 2016 del panel mobile in Italia da una parte; dall’altra le partnership di data sharing con Italiaonline e Banzai, grazie alle quali le due principali internet company italiane forniranno a comScore i propri dati demografici da integrare in vCE e vMe, tool di tracciamento delle campagne online. A testimoniare i benefici nati proprio dall’utilizzo dei tool di validazione delle ad campaign sono intervenuti durante la serata Andrea Di Fonzo (Direttore Generale Mediacom) e Walter Scieghi (Head of Marketing & Consumer Communication Nestlè Italia) per illustrare la case history Nestlè dal lato investitore, e Andrea Santagata (Amministratore Delegato Banzai Media) per spiegare come Banzai, in qualità di publisher, ha  gestito la propria offerta commerciale sulla base delle evidenze emerse dal tracciamento delle campagne sui propri siti. È possibile scaricare da qui le presentazioni del comScore Day.  

comScore e Sensemakers all’evento A-Day 2015

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Organizzata da 4w MarketPlace e patrocinata da FCP-Federazione Concessionarie Pubblicità e dall’Associazione Editori Digitali, l’edizione 2015 dell’A-Day “Display the future – La tecnologia accorcia le distanze” si è focalizzata sull’evoluzione delle nuove tecnologie che riguardano la pubblicità digitale. Si è svolta giovedì 12 novembre l’edizione 2015 dell’A-Day, quest’anno dedicata alle nuove tecnologie che stanno mutando lo scenario dell’advertising on-line. Chiamato a intervenire in nome e per conto di comScore nella cornice fiorentina, Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers, ha illustrato gli standard internazionali della viewability, nuovo paradigma cui i marketer devono prestare attenzione nel momento in cui una campagna online viene pianificata, monitorata e valutata. Se la viewability rappresenta ormai il presente nell’ambito dell’advertising digitale, il passo successivo, con l’avvento del programmatic, è la valutazione della qualità complessiva delle inventory, i cui parametri sono già a disposizione in fase di pre-bid grazie all’integrazione su alcune piattaforme DSP.  

19 novembre 2015 – Milano: comScore Day

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Il consueto appuntamento annuale di comScore con il mercato italiano vedrà la partecipazione di Gian Fulgoni, co-fondatore e vice-president della digital analytics company americana. Agenda 17.00: Accredito 17.30: Le nuove misurazioni alla prova del mercato Gian Fulgoni, Presidente e co-fondatore comScore e Fabrizio Angelini – comScore Italia. 18.20: Il caso Nestlè. Walter Scieghi – Head of Marketing & Consumer Communication Nestlè Italia e Andrea di Fonzo – Direttore Generale Mediacom. 18.40: Il caso Banzai. Andrea Santagata – Amministratore Delegato Banzai Media 19.00: Cocktail Il comScore Day si svolgerà giovedì 19 novembre a Milano, presso la Terrazza Martini, Piazza Armando Diaz 7. L’evento è a partecipazione su invito.    

The 2015 U.S. Mobile App Report

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La scorsa settimana comScore ha pubblicato “The 2015 U.S. Mobile App Report”, che contiene insight molto interessanti sulla crescente importanza e sulle modalità di fruizione delle app nell’ecosistema digitale degli Stati Uniti. Le caratteristiche delle app di maggiore successo o che stanno emergendo più fortemente, così come le relative opportunità di monetizzazione, sono tra i contenuti del Report che ha già ricevuto una grande copertura dalla stampa internazionale: The Wall Street Journal, The New York Times, Digiday, Business Insider, Fortune, Time, Quartz, AVC, Search Engine Land, Marketing Land, VentureBeat, Tech Insider Poiché moltissimi dei trend che si manifestano oltreoceano vengono poi rapidamente osservati anche nel nostro Paese, speriamo di farti cosa gradita inviandoti il Report. Scarica la presentazione Non esitare a contattarci per ogni esigenza di chiarimento o ulteriore informazione.  

IAB Seminar: The New Programmatic and Data Fusion

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IAB Italia implementa la sua mission “Ispirare, rappresentare e promuovere l’internet advertising” anche tramite IAB Seminar, il format dell’Associazione messo a punto per analizzare e approfondire tematiche specifiche e “best practice” relative a internet e al mondo della comunicazione interattiva. L’obiettivo di IAB Seminar è offrire ai partecipanti un’occasione di formazione di alto livello e business-oriented per supportare il mercato in un momento di veloce e continua evoluzione. Dopo il successo registrato ad aprile 2015 con IAB Seminar Native Advertising –The Art of Making, e a luglio con IAB4Pharma – Seminar sul Pharma and Medical Devices, la terza edizione dell’anno sarà dedicata al Programmatic Advertising. L’evento IAB Seminar 2015 “The New Programmatic and Data Fusion” si terrà martedì 13 ottobre dalle ore 9.30 a Milano, presso la Sala Silver del MiCo Ala Nord – Gate 14, Via Gattamelata 5. Visita il sito dell’evento per consultare il programma della giornata e iscriverti.    

Metriche e nuove opportunità del Programmatic spiegate da comScore allo IAB Seminar

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Come cambia il panorama dell’advertising con la crescita del Programmatic, quali nuove metriche utilizzare per valutare i propri investimenti pubblicitari, quali strategie adottare per aumentare la fiducia tra gli attori in gioco. Sono stati i punti salienti dell’intervento di Fabrizio Angelini nel corso dello IAB Seminar sul Programmatic del 13/10/2015. Martedì 13 ottobre esperti nazionali e internazionali si sono alternati sul palco della Sala Silver del MiCo Ala Nord a Milano (Gate 14, via Gattamelata 5) per confrontarsi sulle più avanzate strategie in Programmatic Advertising, comparto che sta guadagnando sempre più consensi – e quote di mercato – anche in Italia, e che promette notevoli opportunità di utilizzo dei dati di profilazione delle audience.  L’ambito è quello dello IAB Seminar, format dell’Associazione messo a punto per analizzare e approfondire tematiche specifiche e “best practice” relative a internet e al mondo della comunicazione interattiva. A intervenire durante la giornata anche comScore, società leader a livello mondiale nel campo della digital media analytics e rappresentata in Italia da Sensemakers. Fabrizio Angelini, CEO e founder di Sensemakers, ha illustrato come cambia il nuovo paradigma di pianificazione, destinato a integrare in ottica real-time le tradizionali metriche di audience (reach, demo) e quelle sulla qualità delle inventory (viewability e traffico non umano). In questa evoluzione si affiancano gli scenari e le opportunità legate da un lato all’iperprofilazione, che deve essere affiancata da certezza dell’OTS e della qualità degli spazi, dall’altro alle inventory, la cui scarsità e qualità divento importante strumento nelle mani di piccoli e grandi editori.  

Gli italiani mostrano un maggiore engagement rispetto agli Europei nell’utilizzo dello smartphone

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Dalla ricerca Mobilens di comScore, emerge che in Italia il 60% degli utenti mobile possiede uno smartphone. Analizzando le quote di mercato dei sistemi operativi smartphone si rileva che Android è leader con il 67%, in crescita di 7 punti percentuali dallo scorso anno. Apple detiene il 17%, esattamente come un anno fa (maggio 2014 vs maggio 2015). Microsoft è assestata all’11%. Italia vs Europa: quali contenuti sono utilizzati di più da smartphone? Chi in Italia possiede uno smartphone lo usa di più e per un numero maggiore di servizi di quanto non succeda negli altri Paesi europei. È quanto sembra emergere osservando il confronto tra il dato Italia e il dato EU5 (che comprende UK, Germania, Spagna, Francia e Italia stessa). Mentre né in Italia né a livello europeo si osservano rilevanti differenze di genere nell’utilizzo dello smartphone, si riscontrano invece tassi di penetrazione differenti sulla audience italiana rispetto a quella europea, in misura trasversale ai due generi. In particolare, gli italiani mostrano una maggiore propensione all’utilizzo di instant messaging (75% versus 60% negli uomini e 81% versus 63% nelle donne) e di social network (61% versus 53% negli uomini, 66% versus 57% nelle donne), denotando uno spiccato uso dello smartphone come strumento di interazione sociale. Anche per gli altri servizi il dato è confermato, pur con differenze talvolta meno marcate. Sull’audience smartphone italiana si registrano tassi di penetrazione superiori anche nei servizi di entertainment, quali la visione di TV e video su mobile (52% vs 41% per gli uomini, 55% vs 39% per le donne), e nei servizi di informazione, come previsioni meteo (63% vs 58% per gli uomini, 64% vs 58% per le donne) e news locali e internazionali (55% vs 49% per gli uomini, 51% vs 41% per le donne). A quali contenuti si accede maggiormente da app o da browser? La differente tipologia di contenuti può influenzare il metodo di accesso al servizio. In tal senso, quindi, l’accesso ai servizi di instant messaging avviene maggiormente tramite app (52%), mentre solo il 27% vi accede tramite browser; contrariamente alle informazioni locali o internazionali che gli italiani consultano da browser per il 35,6% contro il 17% da app. Non esiste invece un’elevata differenza per il meteo e i social network  che vengono rispettivamente fruiti da app per il 33,2% e 31,5% contro il 29,1% e 27,3% da browser. Quali sono le app più utilizzate? “Quello che emerge dai dati è un elevato livello di concentrazione nell’utilizzo delle App, che va ad accentuarsi se invece dei livelli di penetrazione consideriamo il tempo speso”, commenta Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers che rappresenta comScore in esclusiva per l’Italia. “Se aggiungiamo che due utenti su tre non scaricano nessuna App nel mese precedente alla rilevazione e che il tasso di obsolescenza delle stesse è molto forte, emerge come il mercato delle App sia altamente concentrato e competitivo.” WhatsApp è al primo posto con una reach del 59,7% seguita da Google con il 51% e Facebook, sul podio al terzo posto con 48,7%. Skype (19,5%) Outlook (17,1%) e Yahoo (13,6) occupano le restanti prime 6 posizioni.